Settimo Accardi: differenze tra le versioni

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Nonostante tutte le accuse, Accardi nell'arco di tre decenni era stato condannato soltanto per minacce e aggressione. Tuttavia nel giugno del 1951 assieme ad altre 16 persone viene condannato per la gestione abusiva di una distilleria che produceva 600 galloni di alcol al giorno, a [[Midtown]] [[Manhattan]].
 
Viene condannato ad 1 anno di reclusione in un penitenziario federale, e a pagare una multa di 159.363 000{{formatnum:159363}} dollari all'internal revenue service. Il 10 luglio 1953 gli viene revocata la cittadinanza americana, perché secondo le autorità, Accardi durante le udienze per la naturalizzazione non li aveva informati di due precedenti arresti. Nella sua difesa Accardi ha sostenuto che il quinto emendamento della costituzione gli dava il diritto di non divulgare queste notizie, ma i giudici respinsero la sua difesa.
 
Nel 1955 Accardi viene arrestato dal Federal Narcotics Bureau di [[Newark]], [[New Jersey]] con l'accusa di essere uno dei capi di un grosso traffico internazionale di eroina con la [[Sicilia]]. Dopo aver pagato la cauzione di 92.000 dollari, Accardi si rifugia nella natia [[Sicilia]], dove prosegue con il contrabbando di eroina verso gli [[Stati Uniti]] ed il [[Canada]]. In seguito si trasferisce in Canada a [[Toronto]] a gestire da vicino le operazioni per conto della [[Famiglia Genovese]], in società con la Famiglia [[Cuntrera-Caruana]] originari di [[Siculiana]], ed i Fratelli Agueci di [[Buffalo]]. Nel [[1960]] le autorità Statunitensi scovano Accardi a [[Torino]] in [[Italia]], dove ufficialmente era proprietario di un centro all'ingrosso di frutta e verdura, in realtà Accardi dirigeva da lì le spedizioni di droga verso l'[[America]].