Infinite Jest: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Dio potrebbe inserire la questione se crediate nell'esistenza di un dio o meno piuttosto in basso nella lista delle cose sul vostro conto che a lui/lei/esso interessano|D. F. Wallace, ''Infinite Jest''<ref name=Wallace>{{cita|Wallace (2006)||Wallace}}, p.245</ref>}}
 
Le vicende ruotano attorno alla cartuccia smarrita di un [[film]] (a cui spesso si fa riferimento come "l'Intrattenimento") intitolata ''Infinite Jest'' dal suo autore, James Incandenza: la visione del film produce un vero e proprio piacere fisico, talmente intenso che i suoi ignari spettatori dopo pochi istanti diventano catatonici e perdono qualsiasi interesse per tutto ciò che non sia l'infinita visione del film.
 
La cartuccia rappresenta l'incarnazione estrema della dipendenza, uno dei temi centrali del romanzo, che si svolge in gran parte nell'accademia di tennis fondata da Incandenza (l'ETA, situata nei sobborghi di Boston) e nell'attigua casa di recupero e reinserimento per tossicodipendenti (l'Ennet House) in cui presta servizio Don Gately, un ex ladro d'appartamenti e tossicodipendente in via di reinserimento.