Georges Pompidou: differenze tra le versioni

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==== La cultura ====
Grazie anche all'influenza della moglie [[Claude Pompidou|Claude Cahour]], donna di straordinaria eleganza e profonda cultura, assidua frequentatrice di sale da concerto e gallerie d'arte,<ref>Si deve essenzialmente a Claude Pompidou la decisione di destinare all'arte contemporanea il centro al [[Beaubourg]] che oggi porta il nome del marito. {{citazione necessaria|Inizialmente, Pompidou immaginava di insediarvi una biblioteca.}} Sempre grazie all'influsso della moglie, Pompidou richiamerà in [[Francia]] [[Pierre Boulez]], all'epoca ritiratosi all'estero.</ref> si circonda di artisti e intellettuali, e appoggia l'arte e la musica contemporanea. Da Primo ministro, aderisce all'idea di [[André Malraux]] di far affrescare da [[Marc Chagall]] la vòlta dell'[[Opéra Garnier]], rimuovendoricoprendo le pitture ottocentesche di [[Jules Eugène Lenepveu|Jules-Eugène Lenepveu]], e sempre su proposta di Malraux, promuove una legge che consente di regolare le imposte di successione attraverso la cessione allo Stato di opere d'arte, iniziativa che consentirà, tra l'altro, la creazione del [[Musée National Picasso]]. I suoi protetti sono il pittore cinetico [[Victor Vasarely]] e il compositore e direttore d'orchestra [[Pierre Boulez]]. Promuove il ''Festival d'automne'', una manifestazione multidisciplinare (teatro, danza, opera, cinema, arti plastiche, letteratura) che dal [[1972]] si svolge ogni anno a Parigi ed è dedicata esclusivamente alla produzione contemporanea.
[[File:07.05.1971. Voyage de G. Pompidou à Toulouse. (1971) - 53Fi3546.jpg|miniatura|391x391px|Il Presidente Pompidou a Tolosa]]
Nel corso dell'ultimo anno della sua presidenza muove i primi passi il progetto di un'altra grandiosa istituzione culturale: il [[museo d'Orsay]]. Nel febbraio [[1973]], approva l'idea, sottopostagli dal ministro della Cultura [[Jacques Duhamel]], di riconvertire la stazione ferroviaria sul Lungosenna da anni dismessa e salvata a stento dalla demolizione in un museo dedicato all'arte della seconda metà del XIX secolo.<ref>La paternità dell'iniziativa spetta a Jacques Rigaud, all'epoca direttore di gabinetto di Jacques Duhamel.</ref> Il cantiere vedrà la luce durante il settennato del suo successore [[Valéry Giscard d'Estaing]] e il nuovo museo sarà inaugurato il 1º dicembre [[1987]] da [[François Mitterrand]].