Regno d'Armenia: differenze tra le versioni

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==== Guerra armeno-romana ====
{{vedi anche|Battaglia di Tigranocerta|Battaglia di Artaxata}}
 
===== Primo turno =====
Articoli principali: Battaglia di Tigranakert, Battaglia di Aratzani e Lucullo
 
AVANTI CRISTO All'inizio del I secolo la Repubblica Romana conquistò vasti domini in Asia Minore. Negli anni '80 e '70 dello stesso secolo, dopo le vittoriose guerre condotte da Roma contro il Ponto e la conquista del Campo di Cilicia da parte di Tigran II, le due potenze divennero confinanti. Con le sue conquiste, Tigran II bloccò tutte le strade che portavano in Oriente davanti a Roma. Seriamente preoccupata per questo, Roma inizia a prepararsi alla guerra contro la potenza armena. La situazione politico-militare era favorevole. AVANTI CRISTO 71 _ Generale romano Luculloha sconfitto l'alleato di Tigran II Mihrdat Evpator. Quest'ultimo è fuggito a Mets Hayk e ha ricevuto asilo politico. Lucullo inviò un ambasciatore speciale a Tigranes e chiese che Mihrdat gli fosse consegnato. Il re armeno, ovviamente, rifiutò la richiesta dei romani, dicendo: "Non consegnerò Mihrdat, e se i romani iniziano una guerra, allora... li contrattaccherà". AVANTI CRISTO 69 _ in primavera, gli eserciti romani, attraversando il confine del fiume Eufrate, invasero Mets Hayk. Inizia la guerra armeno-romana. La guerra si svolse in due fasi: a.C. 69 - a.C. 67 e 66 a.C. Differiscono tra loro in termini di strategia e risultati raggiunti.
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Alla fine dello stesso anno, Pompeo sconfisse Mihrdat Eupator e catturò Pontus, privando così Great Hayk del suo unico alleato. L'esercito romano si stava preparando a invadere Mets Hayk. La difficile situazione creata richiedeva a Tigran II di agire con estrema attenzione e precisione.
 
===== Rivolta di TigranTigrane Jr.il Giovane =====
{{vedi anche|Tigrane il Giovane}}
Articolo principale: Tigran Jr
 
In questo fatidico momento per il Grande Armeno, nel Paese iniziarono le divisioni interne. Il figlio minore di Tigran il Grande, Tigran, che gli storici chiamano Tigran il Giovane, si ribellò a Tigran il Grande. Quest'ultimo credeva che la guerra dovesse continuare fino alla fine vittoriosa. Tigran il Grande represse la ribellione di Tigran il Giovane, rappresentando gli interessi dell'opposizione del Consiglio armeno degli anziani, che si era dichiarato re degli armeni. Sua madre, Cleopatra, e suo nonno, Mihrdat Evpator, non furono coinvolti nella rivolta. Quest'ultimo sperava di servire gli interessi politici di Pontos con l'adesione di suo nipote. Nella situazione creata, Tigran il Grande dovette ritirare l'esercito dalla Cappadocia e tornare a Hayk Mets. Sconfitto dal padre, Tigran il Giovane fuggì in Persia. Il re dei Parti Hrahat Gapprofittò subito del momento e decise di aiutare il principe ribelle dandogli in sposa sua figlia. Tigran il Giovane invase Mets Hayk con l'esercito dei Parti e assediò Artashat. Tuttavia, l'esercito armeno contrattaccò i Parti, che si ritirarono nel loro paese, e Tigran il Giovane fuggì nel Ponto. Avendo ricevuto a metà strada la notizia che suo nonno, Mihrdates Eupator, era stato sconfitto da Pompeo ed era fuggito nel regno del Bosforo, decise questa volta di cercare l'aiuto di Pompeo. Pompeo usò immediatamente il fortunato principe per influenzare la politica di Tigran il Grande.
 
===== Seconda fase =====
AVANTI CRISTO 66 _ In estate, l'esercito romano di Pompeo, accompagnato da Tigran il Giovane, invase Mets Hayk. La posizione di Tigran il Grande fu piuttosto indebolita a causa delle azioni ostili dei Parti, della ribellione di suo figlio e dell'invasione del Grande esercito armeno da parte dell'esercito romano. Le speranze di raggiungere il successo erano scarse, quindi sarebbe stato più prudente fare pace con lui a prezzo di concessioni a favore del Grande Hayek e combattere contro gli altri due con l'aiuto della stessa Roma. Great Hayk potrebbe perdere la sua indipendenza, quindi era necessario fare concessioni su questioni non vitali, la principale delle quali era l'indipendenza.
 
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Il trattato di Artashat fu il successo diplomatico di Tigran il Grande. Riuscì a preservare l'integrità territoriale della Grande Armenia, la patria armena, dall'Eufrate al Mar Caspio e dalla Mesopotamia settentrionale al fiume Kur. L'indipendenza statale della Grande Armenia è stata preservata, la più importante garanzia della sopravvivenza del popolo armeno. Questo era il grande significato storico del Trattato di Artashat.
 
Gli ultimi dieci anni di vita di Tigran B furono anni di pace e prosperità economica per il Granderegno Armenod'Armenia.
 
=== Trono di Artavaside II ===
{{vedi anche|Artavaside II}}
 
A Tigrane II successe il principe ereditario [[Artavaside II]] (55 a.C. - 34 a.C.), persona poliedrica e intellettuale che conosceva le lingue straniere. Lo storico greco [[Plutarco]] testimonia che Artavaside II "ha inventato tragedie, scritto discorsi e romanzi storici". Era anche un abile diplomatico, un realistico politologo e, come hanno dimostrato gli eventi successivi, un'importante figura militare.
 
==== La campagna orientale di Crasso e il Grande Hayk ====
AVANTI CRISTO 60 anni Tre figure di spicco di Roma, Gneo Pompeo, Giulio Cesare e Marco Crasso, crearono un'alleanza nota nella storiografia come Primo Triumvirato. Il triumvirato divideva la repubblica romana in sfere di influenza. Marco Crasso ottenne l'Oriente e allo stesso tempo il diritto alla guerra contro i Parti. AVANTI CRISTO Nel 54 arrivò in Oriente e cominciò a prepararsi per la campagna contro i Parti. Il glorioso e arrogante Crasso, come scrive lo storico moderno, sognava di ripetere l'impresa di Alessandro Magno e di raggiungere l'India.
 
Crasso chiese che i re di tutti i paesi alleati di Roma si presentassero a lui e fornissero truppe. Gli fu presentato anche ArtavazdArtavaside BII. Rimanendo fedele al B.C. 66:anno al trattato armeno-romano, egli, come "amico e alleato del popolo romano", promise di dare a Crasso una quantità significativa di forze armate (16.000 vedove e 24.000 fanti). Tuttavia, Artavazd propose contemporaneamente di organizzare un'incursione contro i Parti attraverso il territorio della Grande Armenia. Il re armeno lo giustificava con il fatto che il suddetto percorso di quell'incursione, sebbene più lungo, era completamente sicuro, perché il terreno montuoso del Grande Hayk avrebbe privato la cavalleria dei Parti di tutti i suoi vantaggi. Inutile dire che Artavazd intendeva proteggere Mets Hayk con le forze dell'esercito romano dalla possibile invasione dei Parti. Tuttavia, purtroppo, Crasso scelse la rotta breve ma pericolosa dell'invasione, che attraversò gli infiniti deserti e le steppe della Mesopotamia con un clima rigido e secco.
 
Sulla via del ritorno a casa, ArtavazdArtavaside II ricevette la notizia che il re dei Parti Orodes aveva invaso Great Hayk e stava saccheggiando i territori meridionali del paese. Naturalmente, Artavazd non poteva più fornire un esercito ausiliario a Crasso ed era obbligato a proteggere la madrepatria. Venuto a conoscenza di ciò, Crasso accusò Artavazd di tradimento con parole scortesi e minacciò di punire il re armeno dopo aver terminato l'invasione dei Parti.
 
ArtavazdisArtavaside II, mostrando una mente politica flessibile e lungimiranza, cambiò posizione e propose a Orodes un'alleanza e operazioni militari congiunte contro i romani. Il re dei Parti accettò volentieri questa offerta, e a.C. 54 anni alla fine fu firmato ad Artashat un accordo armeno-partico, rafforzato dal matrimonio della sorella del re armeno e del principe ereditario dei Parti Bakur.
 
Nel frattempo, Crasso, infliggendo enormi perdite, a.C. 53 anni in primavera raggiunse la città di Kharan in Mesopotamia. L'esercito dei Parti si stava lentamente ritirando, spingendo le legioni romane in profondità nel paese. Tuttavia, presto i Parti smisero di ritirarsi e nel B.C. 53 anni il 6 maggio, il generale dei Parti Suren con un grande esercito sconfisse improvvisamente e decisamente l'esercito romano a testa alta. Il numero degli uccisi ha superato i 20 mila e il numero dei prigionieri ha superato i 10 mila. Anche Crasso e suo figlio furono uccisi. Lo storico greco Plutarco testimonia che Suren invia la testa dell'assassinato Crasso a Mets Hayk. A quel tempo, i re armeni e dei parti ei loro parenti vennero ad Artashatnel teatro stavano guardando la tragedia "Le donne di Bacco" del famoso drammaturgo greco Euripide. L'attore greco Jason sale sul palco con la testa di Crasso invece della testa fittizia di un cervo e dice: "Veniamo dalle montagne e abbiamo portato selvaggina ricca", che è stata accolta con grande gioia dagli spettatori. Secondo lo stesso storico, "così finì la campagna orientale di Crasso, che finì come una tragedia".
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La sconfitta di Crasso lasciò a Roma una forte impressione, ma complicate vicende politiche interne gli impedirono di organizzare una nuova campagna e di vendicarsi dei Parti. Inoltre, l'assassinio di Giulio Cesare (44 a.C.) fece precipitare il paese in un vortice di guerre civili. Sfruttando il momento opportuno, l'esercito combinato partico-armeno a.C. Nel 40 d.C., sotto la guida del principe ereditario dei Parti Bakur e del generale armeno Vasak, attraversando l'Eufrate, invase l'Assiria. Le città della Fenicia, della Siria, della Palestina e della costa del Mar Mediterraneo, insoddisfatte del pesante dominio romano, accolsero con gioia Armeni e Parti aprendo loro le porte uno dopo l'altro.
 
L'apparizione dei Parti e degli Armeni sulle rive del Mar Mediterraneo fece riflettere Roma e la costrinse a ricorrere a misure drastiche. Il generale Bassos fu inviato ad est e sconfisse gli alleati in una battaglia decisiva. Durante i combattimenti fu ucciso anche il principe ereditario Bakur. Inaspettatamente, l'alleanza armeno-parti fu interrotta a causa della lotta per il trono iniziata in Partia. I romani approfittarono subito di questa opportunità. Secondo la decisione del Secondo Triumvirato (Marco Antonio, Marco Lepido e Ottaviano Augusto), salito al potere a Roma, Marco Antonio fu inviato in Oriente. AVANTI CRISTO 38 - a.C. 37:anno Antonio iniziò i preparativi per una grande spedizione in Partia. Questa volta il percorso del raid sarebbe passato attraverso Mets Hayk. Pertanto, i romani avevano bisogno di ottenere la confederazione del Grande Armeno. ArtavazdArtavaside II si trovò di fronte a un dilemma. Nelle difficili condizioni, ArtavazdArtavaside II dovette allearsi nuovamente con i romani. Il re armeno promise ad AntoniosAntonio di fornire un esercito ausiliario di 11.000 uomini e consentire la campagna contro i Parti attraverso il territorio della Grande Armenia.
 
AVANTI CRISTO 36 anni in estate Antonio iniziò la sua campagna con un esercito di 100.000 e attrezzature d'assedio caricate su trecento carri. L'esercito romano attraversò il territorio di Mets Hayk, entrò ad Atrpatakan, subordinato a Mets Hayk durante il regno di Tigran il Grande, e ora alleato dei Parti. Antonius aveva fretta di catturare Atrapatakan il giorno primala capitale Praaspan, quindi, separando due legioni per i veicoli d'assedio, si mosse con le forze principali nelle profondità del paese. I Parti approfittarono subito di quel momento e, attaccando, distrussero i mezzi d'assedio. È diventato chiaro che era impossibile catturare le città dei Parti senza questi veicoli. Da parte sua, comprendendo bene il possibile fallimento del raid, Artavazd decise di tornare a Mets Hayk e di rifiutarsi di partecipare ad ulteriori operazioni militari. Successivamente, Antonio usò quella circostanza per giustificarsi, dichiarando che Artavaz era un disertore e il principale colpevole della sua sconfitta. Questa accusa è falsa, perché fu dopo la sconfitta di Antonio che Artavazd ritirò le sue truppe.
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Le azioni ipocrite di Antonio misero a dura prova il suo rapporto con la Roma ufficiale. La guerra civile divenne inevitabile, che presto scoppiò.
 
AVANTI CRISTO 31 anni il 2 settembre, nella battaglia di Azio, Antonio subì una completa sconfitta dall'esercito del triumvirato Gaio Ottaviano Augusto e fuggì ad Alessandria. Nell'ottobre dello stesso anno, per ordine di Cleopatra, ArtavazdArtavaside II fu giustiziato ad Alessandria. Non molto tempo dopo, la minaccia di cattura da parte di Ottaviano costrinse Antonio e Cleopatra a suicidarsi.
 
=== ArtashesArtaxias BII ===
{{vedi anche|Artaxias II}}
Articolo principale: Artashes B
 
Dopo la cattura di ArtavazdArtavaside BII, l'esercito romano catturò Mets Hayk. Le città e le grandi ricchezze accumulate nelle taverne furono saccheggiate. Le fonti romane descrivono in dettaglio la rapina del famoso mehian della dea Anahit nella città di Eriza e come i soldati romani affamati tagliarono la statua d'oro della dea in pezzi separati.
 
Tuttavia, Mets Hayk, occupata dai romani, fu burrascosa. ArtashArtaxias, il principe ereditario fuggito dalla prigionia, senza successo, si ritirò nel Partevastan con le sue truppe. Il brusco cambiamento nella situazione politica costrinse il re dei Parti Hrahat D a cambiare atteggiamento nei confronti del Grande Armeno. Non solo diede rifugio al principe ereditario profugo e gli diede in sposa sua figlia, ma fornì anche una grande assistenza militare per organizzare la lotta contro i conquistatori romani. Le azioni di Artaserse divennero più mirate soprattutto dopo la battaglia di Azio. Dopo aver sconfitto le truppe armeno-parti, entrò a Mets Hayk e, sconfiggendo le legioni romane in diverse battaglie decisive, le gettò fuori dal paese.
 
AVANTI CRISTO 30 anni ArtaserseArtaxias fu solennemente proclamato re armeno. ArtaserseArtaxias II (30 a.C. - 20 a.C.) fu una personalità forte, decisa e implacabile nei confronti del nemico. Ha chiesto a Roma di restituire i suoi fratelli minori Tigran e Artavaz, ma è stato rifiutato. In risposta all'esecuzione di suo padre, Artavazd II, ordinò che i romani a Mets Hayk fossero passati a fil di spada. Ha poi marciato sull'alleato di Roma Atrapatakancontro il regno, lo conquistò e lo annesse al suo regno. Il regno del Grande Armeno divenne significativamente più forte durante il suo regno. Non è quindi un caso che i dram da lui coniati portassero la scritta "da re a re". Il giovane ed energico re era pieno di determinazione per ripristinare l'antico potere del regno armeno. L'accentuata posizione antiromana di Artaserse II e soprattutto l'alleanza con i Parti influirono notevolmente sulla politica orientale di Roma, ostacolando i suoi piani di conquista. Pertanto, l'imperatore Augusto, che aveva seguito da vicino gli eventi in corso nella Grande Armenia, decise di rovesciare l'indesiderato Artaserse II e per elevare invece al trono suo fratello minore, il principe Tigran. Quest'ultimo, essendo a Roma da dieci anni, aveva ricevuto un'educazione romana. AVANTI CRISTO 20 anni i romani organizzarono l'assassinio del re armeno. Artashisian Great Hayk è stato privato del suo ultimo potente sovrano, che ha fatto molto per ripristinare l'antico potere del regno armeno.
 
=== Gli ultimi Artashesianiartassidi ===
{{vedi anche|Tigrane III|Tigrane IV|Erato|Artavaside III}}
Articoli principali: Tigran G, Tigran D, Artavazd G ed Erato
 
Subito dopo l'assassinio di ArtashArtaxias II, per ordine del principe ereditario Ottaviano Augusto, il futuro imperatore Tiberio innalzò solennemente TigranTigrane GIII al trono di Artashat (20 a.C. - 8 a.C.). Questo evento fu visto a Roma come una vittoria importante e celebrata in pompa magna. Furono coniate monete d'oro e d'argento con la scritta "Il grande armeno conquistato", e i famosi poeti Ovidio e Orazio scrissero persino iscrizioni speciali per essa.
 
Contrariamente alle aspettative dei romani, TigranTigrane GIII non divenne l'umile scagnozzo di Roma. Negli ultimi anni della sua vita rifiutò l'orientamento romano e condusse una politica del tutto indipendente. Il suo successore e figlio, TigranTigrane DIV (8 a.C. - 5 a.C., 2 a.C. - 1 d.C.) continuò la sua politica. Preoccupato per un simile sviluppo degli eventi, Augusto invia un grande esercito al figlio adottivo Gaio Cesare, che depone TigranTigrane DIV e proclama re suo zio ArtavazdArtavaside GIII (5 a.C. - 2 a.C.). Avendo vissuto a Roma per 25 anni e alienato dalla realtà armena, questo re governa la Grande Armenia secondo le leggi romane e saccheggia il tesoro dello stato in modo incontrollabile. Non tollerando questa situazione, gli armeni si ribellarono contro di lui e lo uccisero. TigranTigrane DIV sale nuovamente al trono, questa volta insieme alla sorella Erato (2 a.C. - 1 d.C.). Il re armeno negoziò con Augusto affinché quest'ultimo riconoscesse il suo regno. Un certo accordo è stato raggiunto in quella direzione. Ma 1 anno durante una delle guerre combattute contro i montanari caucasici, Tigran D fu ucciso ed Erato abdicò.
 
== Dragon Kings ==
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Esaurendo i rappresentanti maschili della dinastia Artash, i romani ebbero l'opportunità di collocare i loro fossili sul trono armeno. ANNO DOMINI 1 anno fino al 52 _ con l'aiuto dei romani salirono al trono i rappresentanti della dinastia Atrpatakan e Virk. Tuttavia, d'altra parte, anche il vicino Parthevastan nominava i suoi cittadini. Il popolo armeno ha intrapreso una lotta persistente contro i re stranieri e il Consiglio degli anziani armeni ha cercato di gettare le basi per una nuova dinastia armena. In quelle condizioni, non era affatto casuale che i re stranieri, ad eccezione di Zenone (18 - 34), divenne vittima della vendetta del Consiglio armeno degli anziani. Solo Zenone governò abbastanza a lungo e pacificamente. Zeno era un rappresentante della casa reale del Ponto, ma è cresciuto a Mets Armenia, conosceva le usanze armene e godeva della simpatia del popolo. Adottò anche il cognome Artashes e iniziò a chiamarsi Zeno-Artashes. Dopo Zenone-Artash, a causa della ribellione antiromana del generale armeno Gisak Dimaksyan, il regno armeno poté ripristinare per breve tempo la sua piena indipendenza (37-43 d.C.). Tuttavia, anche dopo, con l'aiuto dei romani, i principi di Virk stavano invadendo il trono armeno. Nella seguente appropriata allegoria del famoso poeta romano Virgilio: "Ponte intollerante"Araks" si riferisce alla lotta ostinata del popolo armeno contro i conquistatori. Come risultato dell'anarchia politica Nel 37 d.C., la Mesopotamia armena (27.000 km²) fu separata dalla Mesopotamia armena a sud dalla città di Mtsbin, che passò al Partevastan, e dal paese di Goderdza (4.100 km²) a nord, che passò anch'esso a Virk. Il Consiglio armeno degli anziani iniziò a guardare verso il Parthevastan, che a sua volta cercò di stabilire Parthev Arshakunis sul trono armeno.
 
== ArshakunisArsacidi d'Armenia ==
{{vedi anche|Arsacidi d'Armenia}}
 
=== Persiano romano 54 - 64 guerra ===
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=== Vramshapuh ===
Articolo principale:{{vedi anche|Vramshapuh}}
 
Il lungo periodo del regno di VramshapuhiVramshapuh fu un periodo di pace esterna e tranquillità interna. Durante il suo regno la cultura armena conobbe una grande impennata, ma nell'arena politica, contrariamente a Khosrov, non si pose mai grossi problemi. Durante il regno di Vramshapuhi, il geniale Mesrop Mashtots, con l'aiuto del Catholicos Sahak Partev , creò la scrittura armena. Rendendosi conto che Vramshapuh era sotto il dominio persiano, l'Impero bizantino (come fu chiamato l'Impero Romano d'Oriente dopo il 395) riconquistò i territori occidentali del regno del Grande Hayk non molto tempo dopo l'invenzione della scrittura. Sebbene Vramshapuhi fosse armeno dopo la sua mortesu richiesta dei ministri, Khosrov G., liberato dalla prigionia persiana, salì nuovamente al trono armeno, ma regnò solo per pochi mesi. Volendo abituare gli armeni al dominio straniero, il re persiano nominò suo figlio Shapuhi (415-419) re armeno. Tuttavia, non è riuscito a ottenere la simpatia dei ministri armeni e, secondo Movses Khorenatsi, "tutti lo odiavano e non lo onoravano regalmente durante la caccia oi giochi". Non molto tempo dopo, è stato ucciso mentre tornava a Tizbo. 422_ _ Fu conclusa la pace tra Bisanzio e la Persia sasanide, dopodiché, con il consenso del re persiano, Artashes (Artashir) Arshakun, figlio di Vramshapuhi, salì al trono nell'Armenia orientale..
 
=== La caduta finale del regno armeno ===
{{vedi anche|Artassio IV}}
Articolo principale: Artashes D
 
Durante i suoi sei anni di regno, Artash non fu nemmeno in grado di regolare i rapporti con i ministri che gli si opponevano. Sahak Parthev era mano nella mano con il re, cercando di salvare il potere reale ad ogni costo. Fece del suo meglio per riconciliare il re con i ministri disobbedienti. Tuttavia, il Catholicos non ebbe successo, perché la corte persiana attirò i ministri che non erano eredi, allettandoli con la promessa di renderli eredi. La corte persiana cercò di attirare dalla sua parte anche Sahak Parthev, promettendo nuovi domini e privilegi. Tuttavia, il Catholicos patriottico non ha fatto un accordo. Tuttavia, 428anno Artashes fu detronizzato dalla corte persiana e Sahak Parthev fu privato del potere cattolico. Il regno armeno orientale cadde. La terra è stata mutilata. Un certo numero di territori ne furono separati e annessi a unità amministrative vicine. Il territorio principale del paese si trasformò in un marz persiano con grande autonomia, che sarebbe stato gestito da un governatore persiano.
 
Il popolo armeno ha dovuto condurre una lotta persistente e lunga per il ripristino della propria indipendenza statale, rendendosi conto che questo obiettivo può essere raggiunto solo attraverso l'unità nazionale.
 
== Divisione amministrativa ==