Paul Preuss: differenze tra le versioni

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Il 3 ottobre [[1913]] muore precipitando dallo spigolo nord del [[Mandlkogel]], una montagna nella sua terra natale. Nessuno sa cosa sia successo esattamente perché, come tante altre volte, era solo e arrampicava slegato.
 
L'ostruzionismo subito da Preuss in quegli anni, è dovuto al fatto che la [[Prussia]] conosce una lunga serie di ostilità ed esclusione antisemita, e la stessa Associazione alpina tedesca e austriaca (DÖAV) rifiuta per anni di accettare questo eccezionale scalatore tra i suoi membri. Solo più tardi è accettato nel Club Alpino Accademico di [[Monaco di Baviera|Monaco]], che si definiva l'élite dell'alpinismo. Negli anni successivi il DÖAV diviene molto presto antisemita e gli alpinisti ebrei iniziano gradualmente ad essere esclusi dalle singole sezioni. Ma non furono esclusi solo gli attivisti: l'obiettivo era anche quello di sminuire i successi degli alpinisti ebrei e di farli dimenticare. Già negli anni '20 il nome di Preuss è cancellato dai libri di storia dal Club alpino, le sue pubblicazioni sono eliminate e le sue azioni sono messe a tacere e dimenticate in Germania per motivi antisemiti. Solo negli anni Sessanta del secolo scorso il suo ricordo si ravvivò: rimase sempre presente nelle Dolomiti e ritornò nella coscienza degli alpinisti austriaci e tedeschi.
[[File:Paul Preuss im Schiefen Riss am Totenkirchl.jpg|miniatura|Paul Preuß sullo Schiefen Riss presso Totenkirchl sui [[Monti del Kaiser]]]]
===Filosofia===