Giuseppe Parini: differenze tra le versioni
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Intanto in casa Serbelloni il Parini osservava la vita della [[nobiltà]] in tutti i suoi aspetti ed ebbe così modo di assorbire e rielaborare alcune nuove idee che arrivavano dalla [[Francia]] di [[Voltaire]], [[Montesquieu]], [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]], [[Étienne Bonnot de Condillac|Condillac]] e dell{{'}}''[[Encyclopédie]]'', che influenzarono gli scritti di questo periodo, al quale risalgono, tra gli altri, il ''[[Dialogo sopra la nobiltà]]'' (1757), le [[Ode|odi]] ''La vita rustica'' (che sarà pubblicata solamente nel 1790 nelle ''Rime degli arcadi'' con lo [[pseudonimo]] di Darisbo Elidonio), ''La salubrità dell'aria'' (1759), che affronta come la precedente l'opposizione città-campagna, ma con uno stile completamente nuovo, e ''La impostura'' (1761).
Secondo quanto riportato dalle fonti storiche, Parini fu iniziato nella Loggia massonica milanese "L'Oriente" nel 1759, all'età di circa
Nell'ottobre del 1762, per aver difeso la figlia del compositore e maestro di musica [[Giovanni Battista Sammartini]] che era stata schiaffeggiata dalla duchessa in uno scatto d'ira, fu licenziato<ref>{{Cita|Nicoletti|p. 31}}.</ref>. Abbandonata casa Serbelloni, venne presto accolto dagli Imbonati come precettore del giovane [[Carlo Imbonati|Carlo]], al quale il poeta dedicherà, nel [[1764|1764, l]]'ode ''L'educazione''.
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