Parabole di Gesù: differenze tra le versioni

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Ciascun [[vangelo]] contiene parabole di Gesù che non si trovano negli altri. Per esempio, due parabole tra le più celebri, la [[parabola del figlio prodigo]] e la [[parabola del buon samaritano]], sono comprese solo nel ''[[Vangelo secondo Luca]]'', mentre altre due parabole famose (la [[parabola della zizzania]] e la [[parabola del servo spietato]]) sono citate solo nel ''[[Vangelo secondo Matteo]]''. Le parabole riportate solo dal ''Vangelo secondo Matteo'' sono sei, quelle del ''Vangelo secondo Luca'' tredici. Solo tre parabole si trovano nel ''[[Vangelo secondo Giovanni]]'', diverse da tutte le altre. Il ''[[Vangelo di Tommaso]]'' riporta, tra altre parabole comuni ai [[vangeli sinottici]], due parabole non attestate altrimenti: la [[parabola della giara vuota]] e la [[parabola dell'assassino]], entrambe considerate detti autentici di Gesù da alcuni studiosi.<ref>''The Five Gospels: The Search for the Authentic Words of Jesus'' (1993) Polebridge Press (Macmillan), ISBN 0-02-541949-8.</ref>
 
Diversamente, ci sono parabole presenti in più di un vangelo sinottico: otto compaiono in tutti e tre i vangeli, mentre altre cinque (o sei se si considera che la [[parabola dei talenti]] e la [[parabola delle mine]] sono essenzialmente due diverse trascrizioni della stessa storia), appaiono sia in ''Matteo'' sia in ''Luca''. Le parabole del ''Vangelo secondo Marco'', eccetto una molto breve, sono citate anche in ''Matteo'', ine ''Luca'', oppure in entrambi.
 
==Caratteristiche delle parabole di Gesù==
 
Il termine parabola deriva dal greco “parabolé”, che significa letteralmente “comparazione e similitudine”. È un racconto didascalico che differisce da [[mito]], [[allegoria]] e [[favola]]. È un modo di esprimersi che utilizza esempi concreti ed è basato sul paragone tra due situazioni: una nota e una non nota. Ha lo scopo di illustrare in modo semplice concetti complessi, favorendo una comprensione immediata., Mama ha pure l'intento di consentire il passaggio degli ascoltatori da un modo, per loro abituale, di capire e di interpretare le parole espresse e gli eventi narrati, a una nuova modalità estranea e inusuale. Generalmente, le parabole sono incentrate su uno o più tra questi temi: la venuta del Regno dei Cieli, le caratteristiche di Dio, questioni inerenti alla moralità e alla giustizia. Sul piano della forma letteraria, gli elementi che caratterizzano tutte le parabole sono: sintesi, immediatezza e incisività. Le parabole come forma narrativa sono attestate anche nella letteratura rabbinica coeva ali inizi del Cristianesimo. In [[lingua ebraica|ebraico]] la parabola è detta משל (IPA /ma'ʃal/), lett. "esempio".
 
Gli studi scientifici che, in epoca moderna, hanno configurato la comprensione predominante, classica, delle parabole neotestamentarie sono riconducibili al tedesco Adolf Jülicher (1857-1938); per decenni si è ritenuto che la sua opera epocale ''Die Gleichnisreden Jesu'' (volume 1, Freiburg 1886; volume 2, Freiburg 1899; entrambi riediti nel 1910) fosse la parola ultima e definitiva sull'argomento. Naturalmente altri studiosi hanno comunque fornito il loro contributo alla comprensione e all'esegesi delle parabole del [[Nuovo Testamento]]; fra questi va ricordato senz'altro, per esempio, [[Joachim Jeremias]] (1900-1979). È soltanto di recente, però, che una équipe di studiosi, prevalentemente giovani e tutti di area tedesca, riuniti attorno a Ruben Zimmermann, ha deciso di cimentarsi nella ricerca di nuove vie nell'interpretazione delle parabole, dischiudendo prospettive finora rimaste inesplorate<ref>Il precipitato dei lavori di questa équipe è stato pubblicato in Ruben Zimmermann (ed.), ''Kompendium der Gleichnisse Jesu'', in Zusammenarbeit mit Detlev Dormeyer, Gabi Kern, Annette Merz, Christian Münch, Enno Edzard Popkes, Gütersloher Verlagshaus, Gütersloh 2007 (trad. it., ''Compendio delle parabole di Gesù'', edizione italiana a cura di Flavio Dalla Vecchia, [[Queriniana (casa editrice)|Queriniana]], Brescia 2011).</ref>.