Liberty Magona: differenze tra le versioni
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== Storia ==
=== Le origini ===
Nel [[1865]] a Piombino nasce la Magona d'Italia su iniziativa di Alfred Novello, imprenditore di origini inglesi, a cui si associano immediatamente, Auguste Ponsard, ingegnere proveniente dalla siderurgia pubblica ex granducale, e Alessandro Gigli. La fabbrica fu dotata di un altoforno a carbone di legna e di un [[convertitore Bessemer]], il primo ad essere impiantato in Italia, per produrre acciaio partendo dalla ghisa liquida. L'impresa entrò subito in crisi ed i soci si divisero. La Magona cessò nel 1866 la produzione a causa della concorrenza della vicina società "Perseveranza" di Jacopo Bozza, ma soprattutto per gli alti costi di fornitura del materiale ferroso dall'[[Isola d'Elba]], proibitivi per il mercato italiano di allora.<ref>[https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=59180 Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. La Magona d'Italia Piombino] siusa.archivi.beniculturali.it/</ref>.
La scelta di Piombino come sito di ubicazione di tali stabilimenti è determinata da alcune caratteristiche geografiche, come la presenza di un porto naturale che facilita enormemente le manovre di carico-scarico dei prodotti e il trasporto delle materie prime, nonché la vicinanza dell'Isola d'Elba, grande bacino minerario da sfruttare.
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=== Il passaggio ai privati ===
Nel 1992 viene scorporato lo stabilimento dall'[[Ilva]] e conferito alla "Acciaierie e Ferriere di Piombino", società di cui facevano parte l'Ilva e il "Gruppo Lucchini" del bresciano [[Luigi Lucchini]]. Nel 1995 l'industria passa al gruppo Lucchini diventando "Lucchini Siderurgica", che nel 1998 diviene "Lucchini Spa".
La Magona è stata rilevata nel 2005 dal gruppo [[ArcelorMittal]], con sede legale in Belgio, mantenendo lo stabilimento in via Portovecchio a Piombino. Lo stabilimento Magona è stato venduto nell'ottobre 2018 dal gruppo ArcelorMittal alla multinazionale anglo indiana Liberty House Group cambiando ragione sociale in Liberty Magona<ref>{{cita web|url=https://www.avvenire.it/economia/pagine/acciaio-arcelormittal-ex-magona-di-piombino|titolo=Acciaio. ArcelorMittal cede l'ex Magona di Piombino|accesso=7 maggio 2020}}</ref>.
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