Luciobarbus graellsii: differenze tra le versioni

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[[File:Luciobarbus graellsii Ombrone 03.jpg|right|thumb|230px|Foto del labbro inferiore in cui è ben visibile l'assenza del lobo mediano]]
Il '''barbo dell'Ebro''' ('''''Luciobarbus graellsii''''' {{zoo|[[Franz Steindachner|Steindachner]]|1866}}) è un [[Osteichthyes|pesce osseo]] d'acqua dolce appartenente alla [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[Cyprinidae]]. In italiano viene chiamato anche '''barbo di Graells''' o '''barbo spagnolo'''.
 
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È una specie endemica della [[Spagna]] nordorientale nel bacino del fiume [[Ebro]] e di altri tributari del [[mar Mediterraneo]]: [[Oria (fiume)|Oria]], [[Nervión]], [[Artibai]], [[Oca (fiume)|Oca]], [[Ter (fiume)|Ter]] e [[Llobregat]] nonchè nell'[[Ason]] che invece sfocia nell'[[oceano Atlantico]].
 
Una popolazione [[Specie alloctona|introdotta]] è stata inesplicabilmente ritrovata negli anni 90 del [[XX secolo]] in Toscana nel fiume [[Ombrone]]<ref name=Bianco>{{cita pubblicazione | autore = P. G. Bianco e V. Ketmaier | anno = 2001 | titolo = Anthropogenic changes in the freshwater fish fauna of Italy, with reference to the central region and ''Barbus graellsii'', a newly established alien species of Iberian origin | rivista = Journal of Fish Biology | volume = 59 | numero = Supplemento A | pagine pp= 190-208 | doi = 10.1006/jfbi.2001.1766 | url = https://bbcd.bio.uniroma1.it/clone_bbcd/sites/default/files/file%20lezioni/Bianco%20&%20Ketmaier.pdf | lingua = en | accesso =29 aprile 29/04/2024 }}</ref> e, dopo pochi anni, anche nell'[[Albegna]] e nel [[Fiora]], sempre in [[provincia di Grosseto]], in tutti e tre questi bacini ha popolazioni abbondanti e ben strutturate<ref name=Fortini>{{cita libro|autore=Fortini N.|titolo=Nuovo atlante dei pesci delle acque interne italiane|editore=Aracne|anno=2016|id= ISBN 978-88-548-9494-5}}</ref> tanto da aver soppiantato sia l'autoctono ''[[Barbus tyberinus]]'' che altre specie di ''[[Barbus]]'' alloctone nel basso e medio corso dei fiumi<ref name=Bianco/>. Negli anni 10 del [[XXI secolo]] è stato ritrovato anche nel tratto [[Umbria|umbro]] del bacino del [[Tevere]]<ref>{{cita pubblicazione | autore = Luca Buonerba, Laura Pompei e Massimo Lorenzoni | anno = 2013 | titolo = First record of Iberian barbel ''Luciobarbus graellsii'' (Steindachner, 1866) in the Tiber River (Central Italy) | rivista = BioInvasions Records | volume = 2 | numero = | pagine pp= | doi = http://dx.doi.org/10.3391/bir.2013.2.4.06 | url = https://www.reabic.net/journals/bir/2013/4/BIR_2013_Buonerba_etal.pdf | lingua = en | accesso =29 aprile 29/04/2024 }}</ref> dove sembra essersi insediato con un successo pari a quello dei fiumi toscani<ref>{{cita pubblicazione | autore = A. Carosi, L.Ghetti, C. Cauzillo, L. Pompei e M. Lorenzoni | anno = 2017 | titolo = Occurrence and distribution of exotic fishes in the Tiber River basin (Umbria, central Italy) | rivista = Journal of Applied Ichthyology | volume = 1 | numero = 10 | pagine = 1-10 | doi = Occurrence and distribution of exotic fishes in the Tiber River
basin (Umbria, central Italy) | url = https://www.researchgate.net/publication/313828377_Occurrence_and_distribution_of_exotic_fishes_in_the_Tiber_River_basin_Umbria_central_Italy | lingua = en | accesso =29 aprile 29/04/2024 }}</ref>.
 
Si tratta di una specie fluviale amante però di correnti meno vivaci dei ''Barbus'' autoctoni dell'Italia, si incontra nei tratti medio collinari e planiziali dei fiumi nelle [[zonazione ittica|zone superiore e inferiore dei Ciprinidi]]<ref name=Fortini/>. Preferisce zone ricche di vegetazione di sponda con alberi che ombreggiano l'acqua<ref name=Fishbase>{{FishBase|46094|''Luciobarbus graellsii''|29.04.2024}}</ref>.
 
==Caratteristiche==
L'aspetto generale di questo pesce appare molto simile ai membri del genere ''Barbus'' [[autoctono (biologia)|autoctoni]] dell'Italia anche se ha sagoma leggermente più alta, meno slanciata e più compressa ai lati ma appare immediatamente riconoscibile da questi per le scaglie più grandi e la colorazione argentea uniforme priva di punti o segni scuri<ref name=Fortini/>. L'aspetto del corpo, per dimensione delle scaglie e colorazione, può sembrare più simile al [[Squalius squalus|cavedano]] che ai barbi autoctoni, tanto che quando è comparso nei fiumi italiani veniva considerato dai pescatori un (impossibile) ibrido tra barbo e cavedano<ref name=Fortini/>. Il barbo dell'Ebro ha corpo affusolato con testa conica e appuntita. Le labbra sono carnose e presentano due paia di [[barbiglio|barbigli]] sul labbro superiore; il barbiglio posteriore è più lungo e raggiunge il bordo posteriore dell'occhio<ref name=Fortini>{{cita libro|autore=Fortini N.|titolo=Nuovo atlante dei pesci delle acque interne italiane|editore=Aracne|anno=2016|id= ISBN 978-88-548-9494-5}}</ref>. Come tutti i ''[[Luciobarbus]]'' manca il lobo mediano, una protuberanza posteriore al centro del labbro inferiore presente nei ''[[Barbus]]''<ref name=Fortini/><ref name=Kottelat>{{cita libro|autore=Kottelat M., Freyhof J.|titolo=Handbook of European Freshwater Fishes|editore=Publications Kottelat|città=Cornol (CH)|anno=2007|id= ISBN 88-7021-299-8}}</ref>. Le [[scaglia|scaglie]] sono molto più grandi che nei ''Barbus''<ref name=Fortini/>. Il raggio ossificato della [[pinna dorsale]] è liscio o ha solo deboli seghettature molto distanziate nei giovanili più piccoli di 15 cm; il bordo posteriore di questa pinna è diritto o appena concavo<ref name=Fishbase/>. Il [[peritoneo]] è di colore nero (nei ''Barbus'' italiani è di colore grigiastro)<ref name=Bianco/>. Il maschio durante la fregola presenta tubercoli nuziali grandi e in piccolo numero solo sul muso<ref name=Bianco/> mentre i ''[[Barbus]]'' ne hanno molti, molto piccoli e disposti su tutta la testa e la parte anteriore del corpo<ref name=Kottelat/>.
 
La livrea è uniformemente argentata o bronzea più chiara sul ventre, senza la punteggiatura scura tipica dei ''Barbus'', i giovanili possono avere delle macchiette scure sul corpo ma poco definite e in piccolo numero. Le pinne sono uniformemente scure senza disegni o maculature; talvolta nella parte posteriore possono avere una colorazione aranciata<ref name=Fortini/>.
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===Alimentazione===
Si nutre prevalentemente di invertebrati [[benthos|bentonici]] e di alghe e altri vegetali acquatici<ref>{{cita web|url=https://www.fishbase.de/TrophicEco/FoodItemsList.php?vstockcode=38847&genus=Luciobarbus&species=graellsii|titolo=Food items reported for ''Luciobarbus graellsii''|accesso=30/04/ aprile 2024}}</ref>
 
===Riproduzione===