Papa Gregorio VII: differenze tra le versioni

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Il contesto in cui Ildebrando crebbe fu caratterizzato da una vera e propria crisi morale della chiesa (un periodo conosciuto come ''[[saeculum obscurum]]''), da tempo screditata dalla pratica dalla compravendita delle cariche ecclesiastiche (detta [[simonia]]) e dalla diffusione del [[concubinato]] o del matrimonio per gli appartenenti al clero ([[nicolaismo]]), situazioni frequenti in particolare in Italia, Germania e Francia. In risposta a tale situazione fin dalla fine del X secolo aveva avuto inizio [[riforma dell'XI secolo|una profonda riforma]] della chiesa, partita in particolare dal mondo monastico, che mirava a ottenere una maggiore autonomia rispetto al potere laicale e a imporre una moralizzazione della condotta, sia del clero che del ceto [[cavalleria medievale|della cavalleria]], grazie alle iniziative della [[pace di Dio]] e, successivamente, della [[tregua di Dio]]. Il movimento riformatore venne largamente sostenuto dalla [[congregazione cluniacense]] (originario dell'[[abbazia di Cluny]]) ma non solo: protagoniste delle riforma furono anche le abbazie [[benedettini|benedettine]] [[Abbazia di Brogne|di Brogne]], in [[Belgio]], e [[Abbazia di Gorze|di Gorze]] in [[Lorena (regione francese)|Lorena]] (celebre per la [[Riforma di Gorze]]).<ref>{{cita|Blumenthal, 1990|pp. 23-30}}.</ref><ref>{{cita|D'Acunto, 2020|pp. 31-41}}.</ref>
 
Ildebrando venne inviato giovanissimo a studiare a [[Roma]] dove suo zio era [[priore]] dell'abbazia [[cluniacense]] di [[Chiesa di Santa Maria del Priorato (Roma)|Santa Maria sull'Aventino]], riformata nel X secolo da [[Oddone da Cluny]] per volontà di [[Alberico II di Spoleto]] e questo potrebbe essere un elemento indiretto di prova a favore della sua appartenenza alla famiglia degli Aldobrandeschi, perché a quell'epoca difficilmente un non nobile sarebbe potuto divenire priore in una città come Roma. SDecondoSecondo altri autori, fra cui Fedele Soldani nella sua Quarta Lettera quarta sopra il monacato e la parentela di S. Gregorio VII, sarebbe invece stato istruito in San Pietro. Quel che è certo è che Ildebrando iniziò a Roma la sua formazione ecclesiastica diventando, quasi certamente, monaco. Tra i suoi maestri vi fu [[Lorenzo d'Amalfi]] e molto probabilmente anche [[Giovanni Graziano]], futuro papa Gregorio VI, un fervente sostenitore della riforma.<ref>{{cita|Blumenthal, 1990|p. 162}}.</ref> L'istruzione impartita al giovane fu per lo più mistica piuttosto che filosofica; egli attinse maggiormente ai [[salmi]] o agli scritti di [[papa Gregorio Magno]] (il cui nome assumeranno lui e il suo maestro una volta divenuti pontefici) rispetto a quelli, ad esempio, di [[Sant'Agostino]].<ref name="milza209"/>
 
=== Cappellano di Gregorio VI ===