Esodo giuliano dalmata: differenze tra le versioni
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Fiume (Croazia)| |
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== L'esodo ==
L’esodo dei giuliano dalmati, ossia l’esodo degli italiani dalla [[provincia di Zara]], dalle città di Fiume e di Pola, nonché dalle altre parti dell’Istria, che dopo la seconda guerra mondiale furono assegnate alla Jugoslavia, non fu un evento unico ma un processo che durò dal 1943 al 1956. L’esodo dalla [[provincia di Zara]], in cui fu coinvolto circa il 70% dei suoi {{formatnum:43670}} abitanti iniziò come sfollamento della città a seguito dei devastanti bombardamenti alleati del 1943/44 e si consolidò in esilio dopo l’ingresso in città delle truppe jugoslave nell'ottobre 1944. L’esodo da [[Fiume (Croazia)|Fiume]] iniziò subito dopo la conquista della città da parte delle truppe jugoslave, avvenuta il 3 maggio 1945, e terminò entro la fine del 1946 coinvolgendo circa {{formatnum:36000}} fiumani. L’esodo da Pola, iniziato nel 1946, ancor prima dell’assegnazione della città alla Jugoslavia in base al [[Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate|trattato di pace]] firmato il 10 febbraio 1947, coinvolse circa {{formatnum:30000}} polesi. Dalle altre parti dell’Istria (''ad esclusione del territorio della Zona B del [[Territorio Libero di Trieste]]'') e dal goriziano emigrarono circa {{formatnum:135000}} persone. L’esodo dalla Zona B del [[Territorio Libero di Trieste|TLT]] iniziò o nel 1950 e si protrasse fino al 1954, coinvolgendo circa {{formatnum:60000}} persone. Alla fine del fenomeno migratorio, nella parte della [[Venezia Giulia]] assegnata alla [[Jugoslavia]] e nella [[provincia di Zara|ex provincia di Zara]] erano rimasti approssimativamente {{formatnum:160000}} sloveni, {{formatnum:110000}} croati e {{formatnum:20000}} italiani.<ref>Vademecum per il Giorno del ricordo - Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia|{{cita web|url=https://www.irsrecfvg.eu/news/notizia/30/vademecum-per-il-giorno-del-ricordo|accesso=24 marzo 2024}}</ref><ref>Regione Storia – L’esodo dei giuliano-dalmati {{cita web|url=https://www.regionestoriafvg.eu/tematiche/tema/370/Esodo-dei-giuliano-dalmati#|accesso=24 marzo 2024}}</ref><ref>Boris Gombač, Atlante storico dell'Adriatico orientale, p.195, Bandecchi & Vivaldi Editori, Pontedera 2007, ISBN 978-88-8641-327-5</ref><ref>Slovenski zgodovinski atlas, Nova revija, Ljubljana 2011 – ISBN 978-961-6580-89-2</ref>
===Le vessazioni del regime===
Molti titoisti consideravano la popolazione italiana come ostile allo Stato jugoslavo progettato da Tito. Il regime comunista di [[Josip Broz Tito|Tito]] procedette, fin dal [[1943]], ancor prima del termine delle ostilità, ad eliminare inizialmente gli elementi più compromessi con il fascismo e la successiva occupazione nazista mediante processi sommari, atti di violenza contro l'incolumità delle persone, rappresaglie, [[massacri delle foibe|infoibamenti]], per instaurare successivamente un clima di terrore nei confronti di coloro che si dimostravano ostili al nuovo regime.
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