Monte Carzen: differenze tra le versioni

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Fiume (Croazia)|
 
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===1944-1945. La “Linea blu” di difesa nazista===
L’[[organizzazione Todt]], creata da [[Fritz Todt]], ministro degli Armamenti e degli Approvvigionamenti del [[Terzo Reich]], è stata un’impresa di costruzioni che operò dapprima nella Germania nazista, e successivamente, in tutti i paesi occupati dalla [[Wehrmacht]]. Il ruolo principale dell’impresa fu la costruzione di strade, ponti e altre opere fondamentali per le armate tedesche, come la fabbricazione di [[linee difensive tedesche in Italia]]: la [[Linea Gustav]], la [[Linea Gotica]] e, appunto, la Linea Blu, o “Blaue Linie”, “Blaue II” o “Linea Alpina” che dall'intersezione del confine svizzero-austriaco scendeva per circa 400 chilometri a sud est verso il bresciano, il [[lago d’Idrod'Idro]], salendo poi a nord del [[lago di Garda]] in Trentino e della provincia di [[Belluno]] seguitando fino a [[Monfalcone]] e [[Fiume (Croazia)|Fiume]] e sfruttava ove era possibile i manufatti della [[Grande Guerra]].
L’organizzazione operò in stretta sinergia con gli alti comandi militari durante tutta la seconda guerra mondiale, arrivando ad impiegare al lavoro coatto ma anche volontario, remunerato, di più di 1.500.000 uomini e ragazzi, di cui 170.000 in Italia, 11.000 nel solo bresciano e i lavoratori adulti erano esentati dal prestare servizio militare obbligatorio nelle forze armate della [[Repubblica Sociale Italiana]], evitando altresì la deportazione nei campi di lavoro in Germania. Dal luglio del 1944, su ordine di [[Adolf Hitler]], che emanò la direttiva numero 60, e sotto la giurisdizione nel settore ovest di [[Franz Hofer (Gauleiter)|Franz Hofer]], [[gauleiter]] dell’[[Zona d'operazioni delle Prealpi|Alpenvorland]] (che comprendeva le ex province italiane di Belluno, Bolzano e Trento), iniziarono i cantieri dei lavori della cosiddetta “Linea blu”, la linea che avrebbe dovuto garantire il blocco dell’avanzata degli angloamericani verso il nord. Nella bassa [[Vallecamonica]] e nella zona del [[lago di Garda]] e d’Idro doveva sbarrare la strada verso il Trentino ed il [[Cantone dei Grigioni]] in [[Svizzera]]. Nell’alto Garda Bresciano e nella Valle Sabbia furono costruite opere per appostamenti difensivi di artiglieria, camminamenti e ricoveri ipogei sul monte Manos, sul monte Carzen, sul [[monte Stino]], nell'ex comune di [[Moerna]] e sulle alture della sponda orientale del [[lago d’Idrod'Idro]] impiegando operai locali e della [[Val Vestino]], più a sud i lavori interessarono il [[monte Pizzocolo]] e il monte Castello di Gaino, capo Reamòl a [[Limone sul Garda]] e la riviera del Garda da [[Gargnano]] a [[Gardone Riviera]] con la costruzione di bunker a servizio dei vari ministeri della [[Repubblica Sociale Italiana|RSI]]. Nell’aprile del 1945 l’opera poteva definirsi completa ma non fu mai presidiata o armata e tantomeno impiegata dall’esercito tedesco a causa del crollo del fronte italiano e alla successiva fine del conflitto.
 
==Natura==