Muhammad Ahmad: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Nato a [[Dongola]], una cittadina dell'[[Nubia|Alta Nubia]], al secolo compresa nell'allora [[Sudan Anglo-Egiziano]] (oggi rientrante nel ''[[wilayat]]'' [[Stati del Sudan|sudanese]] del [[Nord (Sudan)|Nord]]), in una modesta famiglia [[sunnismo|sunnita]] d'etnia [[Nubiani|nubiana]] [[Lingua arabaArabizzazione|arabizzatasi]] (ma il padre era un ''[[faqih|faqīh]]'' che morì quando Muḥammad Aḥmad era giovane). Le condizioni economiche della famiglia lo spinsero fin dalla giovane età ad occuparsi con la madre d'un piccolo commercio navale. Compì studi [[Corano|coranici]] e si unì più tardi alla [[tariqa|confraternita]] sunnita della [[Sammaniyya|Sammāniyya]], guadagnandosi notorietà come maestro e [[Sufismo|sufi]].
 
Dopo essere divenuto il capo della confraternita stessa nel 1880, durante un momento difficile della [[storia del Sudan]] di quegli anni si proclamò ''[[Mahdi]]'' e, appoggiandosi al popolare sentimento religioso e nazionalista, si pose a capo della rivolta contro la dominazione anglo-egiziana. Nel 1884, sconfitto un distaccamento egiziano, pose sotto assedio le forze britanniche a [[Khartum]] e le costrinse alla resa il 26 gennaio 1885. L'impresa, che portò alla morte del governatore britannico del Sudan, [[Charles George Gordon|Gordon Pascià]] (''Gordon di Khartum''), suscitò enorme scalpore tra i delegati europei alla [[conferenza di Berlino (1884)|conferenza di Berlino]].