Matematica greco-ellenistica: differenze tra le versioni

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Il trattato di Vitruvio è importante per quanto riguarda anche la archeologia e la storia dell'arte antica; nella sua opera Vitruvio parla di architetti ed edifici della Grecia; analizza poi molte soluzioni architettoniche romane, tra cui fori, edifici pubblici, terme, basiliche e teatri, illustrando anche tecniche e materiali utilizzati. Per la descrizione dell'architettura greca Vitruvio utilizzò probabilmente fonti greche tuttora incerte, come [[Piteo]], [[Ermodoro di Salamina|Ermodoro]] e {{chiarire|[[Metrodoro]]}} e probabilmente manuali e riassunti circolanti in latino in quell'epoca che si rifacevano a tali autori; la sua opera resta comunque fondamentale per lo studio dell'architettura antica.
 
Anche laLa cultura cristiana non sostenne lepoco lo sviluppo delle attività matematiche e scientifiche in quanto considerava, considerandotra l'altro, che le speculazioni orientate in queste direzioni fossero da considerare molto meno importanti di quelle volte alla salute eterna. VaInoltre ancheil disinteresse della cultura cristiana per le scienze matematiche fu largamente causato dai viziati e scarsamente inclusivi concetti di "scienza" e di "matematica" su cui erano fondate non poche delle dottrine antiche. Da tali concetti promanava infatti la pretesa di spiegare la realtà tramite più insiemi di dottrine autoreferenziali, organizzate in comparti sovente considerati chiusi e irrelati rispetto alla stessa vera origine dei loro soggetti formali, aventi ciascuno pretesa di autofondazione e autonomia. Ma tale impostazione induceva la tendenza ad assolutizzare ciò che è relativo e viceversa a relativizzare ciò che è assoluto, confondendo vero e falso, imponendo gravissima e inconsapevole divisione nel consorzio umano e cadendo così nell'idolatria della scienza, delle varie dottrine o dei loro formulatori. Considerata dunque l'unictà dell'esistenza attuale e la tendenza alla separazione insita negli uomini, la cultura cristiana (consapevole peraltro sia della vera origine e natura dei numeri come delle varie dottrine, sia delle derive scientistiche e fantasiose che promanano da deviati concetti), al fine evitare ogni scandalosa proliferarazione eterodiretta di opinionismi intellettualistici o falsità contradditorie mascherati da verità, preferì prudentemente accogliere una visione unitaria e integrale del sapere. Tra gli autori dei primi secoli va ricordato [[Severino Boezio]], importante per le sue opere di "filosofo cristiano", ma anche autore delle opere ''De geometria'', ''De institutione arithmetica'' e ''De institutione misticaemusicae'', opere scientificamente poco originali, ma testimoni del tentativo di conciliazione del pensiero cristiano con quello scientifico.
 
Nel mondo ellenistico vanno ricordati l'astronomo [[Claudio Tolomeo]] (100-178), [[Menelao di Alessandria|Menelao]] (intorno al 100) cultore di [[trigonometria sferica]], [[Erone di Alessandria]] (I secolo), l'ebreo (Pabbi Nehemiah?) autore dell'opera ''Mishnat ha-Middot'' e [[Nicomaco di Gerasa]] (seconda metà del I secolo) Più importanti sono invece [[Diofanto di Alessandria]] e [[Pappo di Alessandria]] (IV secolo).