Bon Scott: differenze tra le versioni
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Giunto al 67 di Overhill Road, Kinnear cercò nuovamente di svegliare Bon Scott ma senza successo, poiché probabilmente egli era già piombato in un grave stato di incoscienza. Rassegnatosi a non poterlo svegliare per ospitarlo in casa, Kinnear reclinò il sedile passeggero della vettura e coprì Bon Scott con una coperta per ripararlo dal freddo di quella notte di febbraio. Kinnear lasciò nella vettura anche un biglietto con scritto il proprio nome, il suo recapito telefonico e l’indirizzo di casa sua, che era proprio di fronte, e andò a dormire.<ref name="ref_B" />
L’indomani intorno alle undici del mattino, Kinnear ricevette una visita di un amico, un certo Leslie Loads, a cui chiese di controllare se nella sua Renault 5 vi fosse stato ancora Bon Scott ma l’amico gli riferì di non vedere nessuno all’interno della vettura, che non aveva nemmeno i vetri appannati, al che Kinnear si tranquillizzò pensando che egli fosse rincasato da solo chiamando un taxi e si rimise a dormire. <br>
Tuttavia a scoprire Bon Scott esanime, o forse già morto, fu soltanto Alistair Kinnear verso il tardo pomeriggio del 19 febbraio, quando uscì di casa per andare a trovare un’amica e vide il suo corpo ancora nella sua Renault 5 parcheggiata di fronte casa. Pallido e riverso in posizione fetale, con evidenti tracce di vomito, Bon Scott giaceva sullo stesso sedile dove l’aveva lasciato la notte prima.
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