Anatole France: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
=== La giovinezza ===
Anatole Thibault nacque in un quartiere parigino di editori, librai e antiquari, al numero 19 del quai Malaquais dove il padre François Thibault, originario della [[Beauce]], il quale, inizialmente ciabattino e poi [[sottufficiale]] monarchico, si faceva chiamare ''France Libraire'', avendo il proprio negozio di libri.<ref>{{Cita web|titolo=Une vie, une oeuvre - Anatole France (1844-1924), le doux sourire du sceptique|titolotradotto=Una vita, un'opera, il dolce sorriso dello scettico|sito=France culture|url=https://www.radiofrance.fr/franceculture/podcasts/les-nuits-de-france-culture/une-vie-une-oeuvre-anatole-france-1844-1924-le-doux-sourire-du-sceptique-1ere-diffusion-31-09-2009-4362412|accesso=19 maggio 2024|lingua=fr}}</ref><ref name="Anat#"/> Da lui Anatole prese lo [[pseudonimo]] di France con il quale è soprattutto noto.
 
Ricevette un'istruzione classica presso l{{'}}''Institution Sainte Marie'' prima e al ''[[Collège Stanislas]]'' poi, uscendone nel [[1862]] senza aver brillato e ottenendo il [[Bachelor|baccellierato]] nel [[1864]]. Fin da giovanissimo aiutò il genitore nel suo commercio, prendendo gusto alla conoscenza erudita e avendo modo di conoscere nella libreria paterna, specializzata in opere e documenti sulla [[Rivoluzione francese]], tanti studiosi i quali, con la loro erudizione, lo scetticismo ironico e l'umorismo disincantato, saranno di modello ai personaggi dei suoi romanzi.
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=== L'impegno politico ===
Divenuto [[Académie française|accademico di Francia]] nel [[1896]] al posto di [[Ferdinand de Lesseps]], iniziò a scrivere la [[tetralogia]] della ''Storia contemporanea'' ([[1897]]-[[1901]]), quattro romanzi - ''L'Orme du Mail'' (L'olmo del viale), ''Le Mannequin d'oisier'' (Il manichino di vimini), ''L'Anneau d'améthyste'' (L'anello d'ametista) e ''M.Monsieur Bergeret à Paris'' (M.Il signor Bergeret a Parigi) - che hanno per protagonista il signor Bergeret, modesto e disilluso, ma colto e arguto professore di un liceo di provincia, attraverso i cui occhi France descrive la società del suo tempo, le sue miserie e le sue ipocrisie, mantenendo tuttavia fiducia nella possibilità del riscatto e dell'elevamento umano.
 
[[File:Emile Zola.jpg|thumb|left|upright|Émile Zola, che denunciò l'affare Dreyfus]]
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Si ritirò nella sua residenza di campagna della ''Béchellerie'', presso [[Tours]], con la moglie Emma Laprévotte - già cameriera della signora de Caillevet - e, mentre giustificava la [[Prima guerra mondiale|guerra della Francia contro l'Impero tedesco]], approvò la [[Rivoluzione russa]] del [[1917]] e scrisse libri di memorie, come ''Le Petit Pierre'' (Pierino) nel [[1918]] e ''La Vie en fleur'' (La vita in fiore) nel [[1922]], dopo aver ottenuto, nel [[1921]], il [[premio Nobel per la letteratura]].
 
Anatole France era [[ateo]]<ref>Cfr. l'introduzione di Luciana Viarengo alla ristampa del suo "L'isola dei pinguini", Isbn Edizioni, 2006.</ref> e era statofu tra i promotori della [[Legge di separazione tra Stato e Chiese del 1905|separazione della Chiesa dallo Stato]].<ref name="Anat#">{{Cita news|titolo=Anatole France, pacifista e seduttore|data=17 maggio 2024|url=https://www.repubblica.it/venerdi/2024/05/16/news/anatole_france_pacifista_e_seduttore-422975334/|autore=Daria Galateria|wkautore=Daria Galateria|rivista=[[Il Venerdì di Repubblica|il venerdì]]|p=146}}</ref> Nel [[1920]] la [[Chiesa cattolica]] mise all'[[Indice dei libri proibiti|indice]] tutte le sue opere.
Morì nel [[1924]], all'età di 80 anni, ed ebbe grandiosi [[Funerale di Stato|funerali di Stato]] a Parigi. È sepolto nel cimitero di [[Neuilly-sur-Seine]].
 
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* 1903 - ''Histoire comique'' (''Storia comica'', tr. di [[Fausto Valsecchi]], Milano, Sonzogno, 1914); (''Storia di comici'', tr. di Erme Cadei, Milano, Morreale, 1925); (''Storia comica'', tr. di Franco Stevani, Milano, La Prora, 1945)
* 1905 - ''Sur la pierre blanche'' (''Sopra la pietra bianca'', tr. di Gustavo A. Marolla, Milano, Barion, 1925); (''Sopra la pietra bianca'', tr. di Giovanni Marcellini, Lanciano, Carabba, 1929; ''Sulla pietra bianca'', tr. di Laura Emilia Barchiesi, Camerano, Gwynplaine, 2011)
* 1908 - ''L'Île des pingouinsPingouins'' (''[[L'isola dei pinguini]]'')
* 1908 - ''Vie de Jeanne d'Arc''
* 1908 - ''Les Contes de Jacques Tournebroche'' (''I racconti di Giacomo Tournebroche''), tr. di Luigi Galeazzo Tenconi, Milano, Efa, 1945; (''I racconti di Giacomo Girarrosto'', tr. di Pino Bava, Milano, Veronelli, 1958)