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[[File:Sibyl Domenico Ghirlandaio01.jpg|thumb|left|upright|''Sibilla Cimmeria'']]
Le scritte riportano: "''Hec teste Virgil Magnus, in ultima autem etate; Invisibile verbum palpabitur germinabit''". L'"ultima ètà" è quella dell'oro e il riferimento al "verbo invisibile" rimanda alla venuta di Cristo. La scritta su Virgilio rimanda alla quarta ecloga delle ''[[Bucoliche]]'' in cui si parla, con uno spirito da [[palingenesi]], della venuta di un bambino portatore di un'età di pace e felicità, simile a [[Età dell'oro|quella]] in cui regnò [[Saturno (divinità)|Saturno]], descritta nelle profezie sibilline ispirate alla filosofia greca e alle [[Religione egizia|religioni egizia]] e [[persia]]na. L'interpretazione cristiana della quarta ecloga viene fatta risalire a [[Costantino]] e si rafforzò nel Medioevo 8si(si pensi al ruolo scelto per Virgilio da [[Dante]]), per poi vedere il suo trionfo con la rilettura della cultura pagana di [[Marsilio Ficino]] e [[Cristoforo Landino]], che identificò il ''puer'' con Cristo. Anche se forse in realtà Virgilio intendeva celebrare Augusto, una lettura civile dell'egloga è comunque convincente nella lettura dell'iconografia della cappella, poiché l'imperatore fu colui che, dopo le [[Guerre civili (storia romana)|guerre civili]] restaurò a Roma la pace e le tradizioni, gli ideali e le virtù della [[repubblica romana|Roma repubblicana]], ripresi poi da Lorenzo una volta conclusa la [[pace di Lodi]] ([[1454]]).
 
Per quanto riguarda la qualità pittorica delle ''Sibille'', solo i volti sembrano di mano di Domenico, mentre i corpi, di proporzioni inesatte, con il disegno delle mani un po' incerto, fanno pensare a un lavoro di bottega. La loro rappresentazione frontale tradisce la mancata conoscenza delle regole della prospettiva da sott'in su, sperimentata pochi anni prima da [[Melozzo da Forlì]] negli [[Angeli musicanti|affreschi di Santi Apostoli]], che Ghirlandaio non ebbe probabilmente modo di studiare nel suo soggiorno romano del 1480-1482. Tale insegnamento a Firenze venne invece recepito, pochi anni dopo, da [[Filippino Lippi]].