D'Afflitto: differenze tra le versioni

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=== Letterati e scienziati ===
 
* ''[[Gennaro Maria D'Afflitto|Gennaro Maria]]''<ref>{{Cita libro|titolo=B. SIGNORELLI, s. v., in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 31 (1985) all’indirizzo http://www.treccani.it/enciclopedia/gennaro-maria-d-afflitto_%28Dizionario-Biografico%29/}}</ref>,''' ''' nacque a Napoli nel 1618. Nel 1633 fu ammesso nel convento di S. Maria della Sanità dei domenicani, dove emise la professione nel 1634. Fu ingegnere militare al seguito degli eserciti spagnoli e docente di matematica. Incontrò a Napoli il suo protettore, il figlio naturale di Filippo IV, don [[Giovanni d'Austria|Giovanni Giuseppe d’Austria]] (1647-1648), che seguì a Madrid, ove il Supremo Consiglio di Guerra lo prescelse come professore di matematiche del Real Palazzo, e poi nella campagna di Orbetello e Porto Longone (1650). Passò poi al servizio di [[Ferdinando II de' Medici|Ferdinando II di Toscana]] sempre come docente di matematica e ingegnere militare. Fu a Roma alla fine del 1667 e poi a Genova, dove diede il proprio parere sulle opere di difesa della rada di Vado Ligure. Fu infine a Savona nel 1669. Gli sono attribuiti lavori di fortificazione a Cuneo e Nizza Marittima per conto dei Savoia. Morì a Napoli nel 1673. Opere: ''Muniendarum urbium, methodus modernus''<ref>{{Cita libro|titolo=Firenze, Bibl. nazionale, Fondo Magliabechiano, cl. XIX, 1}}</ref>; ''De igne et ignivomis'' (1661).
* ''Eustachio''<ref>{{Cita libro|titolo=C. CASSANI, s. v., in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 31 (1985) all’indirizzo http://www.treccani.it/enciclopedia/eustachio-d-afflitto_%28Dizionario-Biografico%29/}}</ref>, nacque a [[Roccagloriosa|Rocca Gloriosa]] il 29 luglio 1742. Nel 1748 entrò nel Collegio dei nobili a Napoli, retto dai gesuiti; nel 1758 divenne chierico e fu eletto cappellano dei Tesoro di S. Gennaro dai nobili del seggio di Nilo, cui era aggregata la famiglia. Il 26 settembre 1761 entrò nell'Ordine Domenicano e studiò teologia a Roma e Perugia. Ritornato a Napoli, insegnò filosofia. Nel 1773 gli fu conferita la cattedra di storia della religione e fu chiamato ad insegnare nella nuova università di Malta. Nel 1778 entrò a far parte della Reale Accademia delle scienze e delle lettere, e l'anno successivo gli fu conferito l’incarico di vice-bibliotecario e coadiutore per la sistemazione della Biblioteca farnesiana. Nel 1782 terminò il primo volume dell'opera ''Memorie degli scrittori del Regno di Napoli'', e fu nominato custode del museo di Capodimonte. Il 14 luglio del 1784 assunse la direzione della biblioteca, ma l’8 dicembre 1787 morì lasciando stampata solo metà del secondo volume, pubblicato postumo nel 1794.