Montegiorgio: differenze tra le versioni
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Annessa al portale della scomparsa San Salvatore; al suo interno affreschi del XIV secolo molto deteriorati.
=== Loggiato ottocentesco ===
Nella seconda metà del XIX secolo, il Comune realizza, al posto di un dirupo scalato, un porticato a sud di palazzo Passari ed in linea con esso, da cui è separato da un'
E' costituito da 7 logge. Tra una loggia e l'altra, sono affisse lapidi commemorative e busti in onore di personaggi illustri montegiorgesi: [[Lucidio Ceci]], Mons. Giuseppe Petrelli, [[Gaetano Orsolini]], [[Giacinto Cestoni]].
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Le massaie venivano qui per il bucato fino agli anni '50.
Dal secondo dopoguerra sul fiume Tenna furono costruiti argini, ponti che ne diminuirono l' ampiezza, ma aumentarono la velocità delle acque rendendo la cascata molto più alta e impetuosa.
La cascata fu poi cementificata e vi fu costruita la chiusa per alimentare i canali per l' irrigazione
Alla fine degli anni '70 la prima cementificazione crollò a causa di una piena, se ne possono ancora vedere i resti, ne seguì un'
Fino agli anni '70, i ragazzi andavano alla cascata del Sasso come al mare.
==== Querciabella ====
Querciabella, ''cerquavella'' in dialetto, è l'appellativo di una pianta della specie [[Roverella]] che fu secolare, si stima dai 5 agli 8 secoli<ref>''Marche: cinquanta alberi da salvare'' Valido Capodarca, Firenze, Vallecchi editore, 1984.</ref>
Per la sua maestosità, bellezza e grandezza meritò un tondino di localizzazione sulle carte del Touring Club Italiano.<ref>Marco Ramadori, Aldo Ferracuti (con la collaborazione di)'', Piane di Montegiorgio camminando lungo il sentiero della storia ...'' fa parte di ''Quaderni montegiorgesi'' n. 22, [Montegiorgio], [2019] p.11.</ref>
Insisteva su un terreno privato lungo la strada statale Faleriense, di proprietà anticamente dei Conti Passari, poi Ganucci.
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