Richard Wagner: differenze tra le versioni

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Tolto Robert Schumann dagli "antiwagneriani", non solo questo fatto è assolutamente falso ma anzi, Schumann era ritenuto un progressista riguardo il linguaggio musicale della sua epoca, tanto da essere molto vicino a Liszt e dedicargli la sua Fantasia in Do, op. 17, a sua volta però Liszt è certamente considerato un wagneriano. Quindi in sintesi non si considera Robert Schumann un Wagneriano ma neanche un antiwagneriano.
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Le composizioni di Wagner, in particolare quelle del suo ultimo periodo, sono rilevanti per la loro [[Tessitura (musica)|tessitura]] [[Contrappunto|contrappuntistica]], il ricco [[Scala cromatica|cromatismo]], le [[Armonia|armonie]], l'[[orchestrazione]] e per l'uso della tecnica del ''[[Leitmotiv]]'': temi musicali associati a persone, luoghi o sentimenti. Inoltre fu il principale precursore del linguaggio musicale moderno: l'esasperato cromatismo del ''[[Tristano e Isotta (opera)|Tristano]]'' avrà infatti un effetto fondamentale sullo sviluppo della [[musica classica]]. Egli trasformò il pensiero musicale attraverso la sua idea di ''[[Gesamtkunstwerk]]'' (opera d’arte totale), sintesi delle arti poetiche, visive, musicali e drammatiche. Questo concetto trova la sua realizzazione nel [[Festspielhaus di Bayreuth]], il teatro da lui costruito per la rappresentazione dei suoi [[Dramma musicale|drammi]], dove tuttora si svolge il [[Festival di Bayreuth]], dedicato completamente al compositore di Lipsia.
 
La sua arte rivoluzionaria, in cui sono presenti, dal punto di vista dei libretti, influenze della tradizione della [[mitologia norrena]], [[Mitologia germanica|germanica]] e dei [[poemi cavallereschi]], nonché quelle della [[filosofia]] di [[Arthur Schopenhauer]], e dal punto di vista musicale influssi dell'intera storia della musica classica, scatenò reazioni contrastanti nel mondo artistico e divise critici e appassionati in "wagneriani" ([[Richard Strauss]], [[Anton Bruckner]] e [[Gustav Mahler]]) e "antiwagneriani" (tra i secondi, [[Johannes Brahms|Brahms]] o [[Robert Schumann|Robert]] e [[Clara Schumann]]): fu anche per questo che il compositore conobbe il successo solo negli ultimi anni della sua vita.
 
Il filosofo [[Friedrich Nietzsche]], durante il periodo di amicizia con il compositore, considerò la musica delle sue opere fino alla [[tetralogia]] ''[[L'anello del Nibelungo]]'' come la rinascita dell'arte tragica in [[Europa]], rappresentando il massimo esempio dello [[spirito dionisiaco]] nella storia della musica stessa, ossia il suo aspetto istintuale. In seguito, dopo una rottura umana e intellettuale che proseguirà anche dopo la morte di Wagner, lo stesso Nietzsche ritrattò le proprie idee definendo, al contrario, l'opera wagneriana come espressione di una civiltà decadente. Paradossalmente le argomentazioni del filosofo, nei due periodi contrastanti, sono fra le più citate sia dagli ammiratori che dai critici del compositore tedesco.<ref>Friedrich Nietzsche, ''La nascita della tragedia dallo spirito della musica ovvero grecità e pessimismo''. Si noti che nel "tentativo di autocritica" (prefazione scritta da Nietzsche stesso in occasione della riedizione dell'opera) e nel capitolo dedicato a questo libro nell'''Ecce homo'', il filosofo dichiara che tali affermazioni erano dovute a una sua giovanile avventatezza. Nietzsche si allontanò molto da Wagner negli anni della maturità, come si può leggere in ''[[Nietzsche contra Wagner]]'' e ''[[Il caso Wagner]]''.</ref>