Saverio Lodato: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Riga 16:
 
== Biografia ==
Saverio Lodato è di padre siciliano (di [[Canicattì]]) e di madre milanese. I genitori, dipendenti statali, furono sottoposti a trasferimenti continui per essere simpatizzanti del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] [senza fonte]; così Lodato, prima di trasferirsi a [[Palermo]] ad otto anni, ha abitato a [[Reggio Emilia]], [[Modena]], [[Pisa]] e [[Livorno]].<ref name="Principe">Saverio Lodato e [[Roberto Scarpinato]], ''[[Il ritorno del principe]]'', [[Chiarelettere]], Milano, 2008.</ref>.
 
Laureato in Filosofia, ha iniziato a scrivere nel 1979 sul quotidiano ''[[L'Ora]]''. Dal 1980 scrive su ''[[l'Unità]]'' come corrispondente da [[Palermo]].<ref>[{{Cita web|url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1980_03/19800309_0020%2Farchivio%2Funi_1980_03%2F19800309_0020.pdf ''|titolo=A convivere con la morte in un sottoscala di Zisa|autore=Saverio Lodato|sito=[[l''Unità]]|data=9 {{webarchivemarzo 1980|urlp= 11|accesso=25 maggio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304124705/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1980_03%2F19800309_0020.pdf |dataurlmorto=4 marzo 2016 }}</ref>. Fu arrestato nel [[1988]] insieme al collega [[Attilio Bolzoni]] di [[la Repubblica (quotidiano)|''Repubblica'']] per aver pubblicato le rivelazioni del pentito [[Antonino Calderone]], violando il [[segreto istruttorio]].<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/03/17/due-cronisti-arrestati-per-lo-scoop-sulla.html |titolo=Due Cronisti Arrestati Per Lo Scoop Sulla Mafia - la Repubblica<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=28 luglio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160306202702/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/03/17/due-cronisti-arrestati-per-lo-scoop-sulla.html |dataarchivio=6 marzo 2016 |urlmorto=no }}</ref>. Furono entrambi assolti nel 1991 dall'accusa di peculato e amnistiati per quella di rivelazioni del segreto istruttorio.<ref>{{Cita web |url=http://www.errorigiudiziari.com/?vittime=un-errore-larresto-di-bolzoni-e-lodato |titolo=Un errore l'arresto di Bolzoni e Lodato — ErroriGiudiziari.com<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=28 luglio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304112039/http://www.errorigiudiziari.com/?vittime=un-errore-larresto-di-bolzoni-e-lodato |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlmorto=no }}</ref>.
 
Nei suoi articoli e nei suoi saggi, Lodato affronta e sviluppa i temi e le connessioni della politica e della giustizia italiane, con particolare attenzione alla [[mafia]] italiana. A proposito della criminalità organizzata, è autore di una cronaca del fenomeno mafioso, un longseller aggiornato costantemente. La prima edizione, apparsa nel 1990, era ''Dieci anni di mafia''. L'ultima edizione, intitolata ''Cinquant'anni di mafia'', è uscita nel maggio 2024, sempre per l'editore Rizzoli.
Riga 24:
In altre opere ha incontrato i protagonisti della lotta alla mafia (i Pubblici ministeri [[Piero Grasso]]<ref>Saverio Lodato e [[Piero Grasso]], ''La mafia invisibile. La nuova strategia di Cosa Nostra'', [[Arnoldo Mondadori Editore]], Milano, 2001</ref> e [[Roberto Scarpinato]])<ref name="Principe"/> e i pentiti [[Tommaso Buscetta]]<ref>Saverio Lodato e [[Tommaso Buscetta]], ''La mafia ha vinto'', [[Arnoldo Mondadori Editore]], Milano, 1999.</ref> e [[Giovanni Brusca]].<ref>Saverio Lodato e [[Giovanni Brusca]], ''Ho ucciso Giovanni Falcone'', [[Arnoldo Mondadori Editore]]), Milano, 1999.</ref>
 
Nel 2012, dopo più di trent'anni di collaborazione, Lodato lascia ''l'Unità'' e inizia a collaborare con il sito ''Antimafiaduemila.com''.<ref>{{Cita web|url=http://www.antimafiaduemila.com/rubriche/saverio-lodato.html|titolo=Saverio Lodato|sito=Antimafia Duemila|accesso=14 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181227191017/http://www.antimafiaduemila.com/rubriche/saverio-lodato.html|dataarchivio=27 dicembre 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
A dicembre 2012 ha aderito al manifesto del comitato promotore “Io ci sto”, il cui primo firmatario è il magistrato [[Antonio Ingroia]], quale candidato premier del movimento [[Rivoluzione Civile (lista elettorale)|Rivoluzione Civile]].<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/politica/2012/12/20/news/gino_strada_con_ingroia_e_gli_arancioni-49162832 |titolo=Io ci sto, anche Gino Strada e Sabina Guzzanti con Ingroia, Repubblica.it, 20 dicembre 2012. |accesso=30 dicembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121224002413/http://www.repubblica.it/politica/2012/12/20/news/gino_strada_con_ingroia_e_gli_arancioni-49162832/ |dataarchivio=24 dicembre 2012 |urlmorto=no }}</ref>