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Durante l'Ottocento però, sia per il bisogno di legna durante le rigide stagioni invernali, sia per le burrasche e per gli eventi bellici, la pineta si presentava incendiata e devastata. Inoltre nel 1825 si ebbe da parte del Comune di Cervia l'esigenza di incentivare le produzioni agricole, così nel 1843 la pineta si estinse. L'abbattimento venne motivato dall'esigenza di far fronte alla semidistruzione delle banchine del porto canale a seguito di violente burrasche, utilizzando gli alberi abbattuti per la ricostruzione e per ricavare risorse destinate a nuove opere pubbliche. Queste terre vennero quindi destinate ad attività agricole. La pineta verrà ripiantata nel Novecento, in una zona diversa dalla precedente.
Agli inizi del Novecento Pinarella era costituita da pochi nuclei familiari che vivevano in case sparse lungo il litorale, in uno scenario agricolo. In quel periodo non vi era distinzione tra Pinarella e Tagliata, ma si parlava di un'unica località che si estendeva da sud di Cervia fino ai confini col comune di Cesenatico.
Nel corso del Novecento si assiste ad uno sviluppo progressivo che porterà questa località alla grande trasformazione turistica nel secondo Dopoguerra, e in alcuni decenni la popolazione cresce sensibilmente, fino ai quasi {{formatnum:5000}} abitanti di oggi. In quel periodo sorgono colonie, alberghi e pensioni, case di vacanza, stabilimenti balneari, campeggi, attività commerciali.
[[File:L'alba sulla spiaggia di Pinarella.jpg|alt=La magia dell'alba sulla spiaggia di Pinarella|miniatura|Albe musicali sulla spiaggia di Pinarella]]
Oggi Pinarella è dotata di 65 alberghi e 3 campeggi estivi. Le colonie si trovano concentrate nelle estremità settentrionale e meridionale della località e oggi, mentre qualcuna ha mantenuto la sua vocazione classica di casa vacanza per bambini/ragazzi, altre sono centri sportivi ricreativi o case per ferie destinate ad anziani o disabili e sono attive quasi solo nel periodo estivo.
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[[File:Funala party.JPG|thumb|La pineta]]
La pineta si estende per circa 25 ettari e per la lunghezza di 3000 metri e una larghezza che varia dai {{M|70
È stata impiantata negli anni quaranta; negli anni cinquanta e nel [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]], con la formazione di cantieri di rimboschimento e la messa a dimora di nuovi pini, ha costituito uno sbocco occupazionale importante per le famiglie.
Le essenze arboree presenti sono prevalentemente [[pino marittimo]] (Pinus pinaster), nella fascia più vicina alla spiaggia, e [[pino domestico]] (Pinus pinea) nella parte interna, sono presenti anche alcuni esemplari di [[pino nero]]. Questa pineta è stata istituita Riserva Naturale con un decreto ministeriale del 1977.
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=== Eventi ===
La Fiera di San Giuseppe, con la tradizionale Sagra della Seppia, in marzo, segna l'inizio della stagione turistica e l'avvento della primavera. Vi si svolge la focarina e lo spettacolo di fuochi d'artificio.
Dal 2011 fra fine aprile e inizio maggio si svolge un festival internazionale di aquilonismo, sulla spiaggia, per circa 10 giorni (alcune edizioni si svolgono invece a fine settembre/inizio ottobre), in passato ospitato in località contigue (Cervia o Tagliata).
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