Recoaro Terme: differenze tra le versioni

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{{citazione|Recoaro, come paesaggio, è una delle più belle esperienze; e questa sua bellezza io l'ho inseguita prodigandovi con zelo e fatica. La bellezza della natura, come ogni altra bellezza, è gelosa, e vuole che si serva lei sola|[[Friedrich Nietzsche]], dalla lettera a Peter Gast del 17 giugno [[1881]]}}
 
'''Recoaro Terme''' (''Recobör'', ''Rocabör'' o ''Ricaber'' in [[lingua cimbra|cimbro]], ''Recoaro'' in [[lingua veneta|veneto]]<ref name=dizionario>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 2006 | UTET | Torino |p= 627 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 6&nbsp;076{{formatnum:6076}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Vicenza]], situato nell'alta [[Valle dell'Agno]], sul fondo di una conca (nota anche come ''Conca di Smeraldo'') a 445 metri sul livello del mare, ai piedi delle [[Piccole Dolomiti]].
 
Recoaro è celebre per le proprie [[acqua minerale|acque minerali]]: l'oligominerale Lora è commercializzata, mentre le altre acque minerali sono utilizzate nelle [[terme]] delle Fonti Centrali dalla loro scoperta nel [[1689]].
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture civili ===
[[File:Villino Tonello.JPG|thumb|Villino Tonello]]Il villino Tonello (1863-1868) detto Villa Margherita perché vi soggiornò la regina d’Italia Margherita con l’erede al trono Vittorio Emanuele fu progettato dall’architetto vicentino [[Antonio Caregaro Negrin]]. La villa rappresenta un significativo esempio di edificio liberty: una torretta ottagonale svetta dal corpo centrale con funzione di belvedere e le facciate sono aperte da numerose finestre al paesaggio montano. L’arredamento interno in marmi pregiati e legno, oggi perduto, fu studiato nei minimi dettagli dal Caregaro Negrin. <ref> Bernardetta Ricatti Tavone, ''Le terme di Recoaro nell’Ottocento: dal Neoclassicismo al Protoliberty'',in “Stile e struttura delle città termali”, Bergamo 1985 pp.46-64</ref>.
 
[[File:Recoaro terme3.jpg|thumb|Stabilimento balneo-idroterapico]]
Lo stabilimento Balneo-idroterapico delle Fonti Centrali (1873-1876) fu progettato dall’architetto [[Antonio Caregaro Negrin]] secondo le migliori tecnologie dell’epoca per poter gareggiare con i centri termali più esclusivi d’Europa. Lo stabilimento, nato per esigenze di funzionalità, venne comunque curato dall’architetto con attenzione a dettagli di pura eleganza. L’edificio su più livelli ha verso il piazzale delle Terme un corpo allungato con una parte centrale più elevata come le ville rinascimentali. Tutto il parco all’intorno venne riprogettato con arredi d’epoca cosicché l’aspro paesaggio, illeggiadrito dalle forme della nuova architettura, assunse un carattere romantico. L'edificio fu gravemente danneggiato nel bombardamento del 1945 e poi ricostruito senza la parte elevata centrale. <ref>Bernardetta Ricatti, ''Antonio Caregaro Negrin e le terme di Recoaro'', in “Antichità viva” 18/5/ 1979, pp.48-58</ref>
 
La Sala Regina chiamata anche Teatro delle Marionette risale alla seconda metà dell’Ottocento. Presenta un’elegante facciata con portoncini abbelliti da decorazioni a stucco e motivi cromatici che richiamano quelli tipici del Caregaro Negrin. Fu uno dei pochi teatri stabili di marionette d’Italia e ospitò dal 1920 al 1960 la [[Primaria Compagnia Veneta Marionettistica Lazzarini]], diretta da [[Guglielmo Lazzarini]].
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{{Demografia/Recoaro Terme}}
 
Agli inizi del [[XIX secolo]] Recoaro sfiorava i {{formatnum:4000}} abitanti, tuttavia vi fu un continuo calo dopo il [[1808]] e solo nel [[1822]] si raggiunse tale cifra. Vi fu quindi uno sviluppo demografico che portò a raggiungere le {{formatnum:5000}} unità negli [[Anni 1840|anni quaranta]] dell'Ottocento. Negli ultimi decenni vi è stato uno spopolamento del territorio comunale, a causa della mancanza di posti di lavoro, con un'emigrazione verso la bassa valle.
 
Oggi la popolazione si concentra molto di più nel centro principale rispetto a quanto avvenisse fino alla prima metà del [[XX secolo|Novecento]], in cui vi era ancora una grossa fetta di popolazione rurale.
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=== Cucina ===
Il piatto tradizionale di Recoaro Terme sono gli '''"''gnocchi con la fioréta",''''' piatto creato dall'unione di fioréta, farina e sale e conditi con burro e formaggio di malga stagionato grattugiato.
 
La fioréta è un prodotto tipico e solitamente reperibile nelle zone di Recoaro Terme e Valdagno e consiste in una ricotta semiliquida dal contenuto del siero di cottura più alto rispetto alla tipica ricotta, rendendola così liquida ma con una consistenza comunque densa. A questa viene aggiuta e mescolata energicamente la farina e il sale, solitamente "''a ocio",'' che seguendo la regola locale sta a indicare quando il cucchiaio che si usa per mescolare l'impasto resta in piedi nell'impasto. Si procede con un cucchiaio a raccogliere un po' dell'impasto e ad accompagnarlo in abbondante acqua salata fino a cottura ultimata, che significa che lo gnocco non è crudo al suo interno. Si procede poi a cospargere di formaggio gli gnocchi e a versare sopra di essi il burro precedentemente portato a color nocciola.
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==== Rovegliana ====
{{vedi anche|Rovegliana}}
Nella frazione di Rovegliana (circa 1.280{{formatnum:1280}} abitanti) è situata la piccola e caratteristica contrada '''Camonda''' (etimologia: voce tedesca composta di ''kuh'', "mucca" + ''munde'', "passaggio"), costituita da due gruppi di case; il nucleo più grosso verso valle, Camonda di Sotto (640 [[m s.l.m.]]) e il gruppo di case più a monte, Costa ({{M|675&nbsp;|u=m}}).<br />
La strada comunale che porta, sempre in salita, alla contrada inizia poco dopo la curva della località Gardi sulla destra provenendo da Recoaro e arriva fino al passo della Camonda ({{M|693&nbsp;|u=m}}. [[s.l.m.]]) dove insiste il particolare capitello descritto nel paragrafo "Capitelli votivi". Poi la strada si dirama a sinistra verso il passo dei Branchi (728 [[m s.l.m.]]) seguendo il crinale delle Some di Rovegliana e a destra verso la Fonte Civillina o la Contrada Manfron (comune di [[Torrebelvicino]]). Da questo passo si può anche raggiungere il monte Civillina ({{M|962&nbsp;|u=m}}) lungo un ripido sentiero che si prende subito a destra.
 
==== Merendaore ====
Frazione presente lungo la S.P. 99 verso il Passo di Campogrosso e la frazione conta circa 700 abitanti (a {{M|731 |u=m s.l.m.}}). Il nome, di probabile derivazione cimbra originariamente secondo alcuni studiosi proviene dalla parola ''brand'' "incendio"; ad essa è associata la pratica di dissodamento delle terre incolte tramite la pratica dell'incendio, da cui il nome più moderno "''Bràndaore"''. La chiesa locale, intitolata a Santa Maria Madre della Chiesa è stata benedetta l'11 Settembre 1977, la quale assieme al campo da calcio in erba e la piastra polivalente di fronte all'edificio hanno sempre costituito un punto di ritrovo per tutte le generazioni della frazione.
 
Da Merendaore si può salire lungo la strada principale che porta al [[Passo di Campogrosso]] ({{M|1460 |u=m s.l.m.}}) oppure prendendo una strada secondaria al Colle di Santagiuliana, dov'è presente una delle chiese cristiane più antiche del territorio di Recoaro, con il suo campanile a scandire le ore per l'intera vallata.
 
== Economia ==