Sacconago: differenze tra le versioni

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|Didascalia mappa = Mappa dei confini dell'ex comune di Sacconago
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'''Sacconago''' (''Sinågu'' in [[dialetto bustocco]]) è un quartiere di {{formatnum:8639}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> del [[comune]] di [[Busto Arsizio]]. Fu un comune autonomo dal [[Medioevo]] al [[1928]], e [[parrocchia]] fin dal [[Rinascimento]].
 
==Storia==
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Nel Medioevo faceva parte della [[pieve]] di [[Olgiate Olona]], traslata nel [[1583]] da San Carlo Borromeo a Busto Arsizio. Nel [[1649]] il nobile Giuseppe Corio acquistò da [[Filippo IV di Spagna]] il feudo del borgo.<ref>{{cita web|url=http://web.tiscali.it/sacconago/notiziestoriche.swf|titolo=Brevi notizie storiche su Sacconago|accesso=10 maggio 2013}}</ref> Nel [[1730]] Sacconago inglobò l'allora comune autonomo di [[Cascina Brughetto]].
 
Sacconago fu unita una prima volta a [[Busto Arsizio]] dall'8 novembre [[1811]] al 12 febbraio 1816, e da allora fu comune autonomo per più di cent'anni. Nel [[1853]] contava {{formatnum:1658}} abitanti.<ref>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/sacconago_comune_storia.htm|titolo=Il comune di Sacconago e i primi documenti|accesso=10 maggio 2013}}</ref> Nel [[1869]] si vide aggregare il comune di [[Borsano]], al quale rimase unito fino al [[1912]]. L'anno precedente veniva fondato l'asilo san Cirillo.<ref>{{cita web|url=http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/235288_busto_i_100_anni_dellasilo_riconoscetevi_e_raccontateci/|titolo=Busto, i 100 anni dell'asilo. Riconoscetevi e raccontateci|accesso=28 settembre 2011}}</ref> Nel 1928 fu aggregato definitivamente a [[Busto Arsizio]],<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/gigi-stavamo-meglio-da-sinaghini-parola-di-famiglia-sinaghina-91250.html|titolo="Gigi, stavamo meglio da sinaghini". Parola di Famiglia sinaghina|accesso=10 maggio 2013}}</ref> insieme a Borsano.
 
L'allora parroco don [[Angelo Volontè]] fu attivo durante la Resistenza.<ref>{{cita web|url=http://www.assesempione.info/notizie-mainmenu-56/cultura/13956-ricorrenzeil-25-aprile-a-busto-arsizio.html|titolo=Il 25 aprile a Busto Arsizio|accesso=8 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140328135352/http://www.assesempione.info/notizie-mainmenu-56/cultura/13956-ricorrenzeil-25-aprile-a-busto-arsizio.html|dataarchivio=28 marzo 2014}}</ref> Sul retro del cimitero, nel febbraio [[1945]], avvennero delle fucilazioni di partigiani.<ref>{{cita web|url=http://www.ecoistitutoticino.org/resistenza/turbigo.htm|titolo=La Gasparotto a Turbigo|accesso=8 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019030706/http://www.ecoistitutoticino.org/resistenza/turbigo.htm|dataarchivio=19 ottobre 2013}}</ref>
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Verso la metà del Settecento, quando si rese inadeguato l'antico cimitero che si trovava accanto alla [[Chiesa vecchia dei Santi Apostoli Pietro e Paolo|vecchia chiesa parrocchiale dei santi apostoli Pietro e Paolo]], un nuovo cimitero venne costruito al di fuori del nucleo storico dell'ex-municipio di Sacconago, nell'area in cui dal [[1928]] sorge la nuova chiesa parrocchiale.
 
Alla fine dell'Ottocento si decise di spostare di nuovo il cimitero in un'area a sud-ovest del centro urbano, sulla via Bienate, che collega Sacconago con l'ex-comune autonomo di Bienate. Il nuovo cimitero fu progettato dall'ingegner Ercole Seves nel [[1898]], che qualche anno prima aveva già progettato il [[Cimitero monumentale di Busto Arsizio]]. La prima tumulazione avvenne nel [[1908]].
 
Tra i monumenti degni di nota, si trova la cappella Gagliardi, opera dell'architetto [[Silvio Gambini]]<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/silvio-gambini_(Dizionario-Biografico)/|titolo=Silvio Gambini - Enciclopedia Treccani|accesso=4 maggio 2018}}</ref>.