Lerici: differenze tra le versioni
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{{Citazione|.
…contraque sedei fortisimus Eryx|[[Francesco Petrarca|Petrarca]], ''[[Africa (Petrarca)|Africa]]''}}
===L'antichità===
Le prime tracce storiche del borgo di Lerici risalgono all'[[Etruschi|epoca etrusca]], quando con tutta probabilità fu insediato un villaggio, intorno al VII secolo a.C.<ref name="TurismoSP">{{cita web|url=http://www.turismoprovincia.laspezia.it/it/localita/golfo-dei-poeti/lerici/cenni-storici|titolo=Fonte dal sito turistico della Provincia della Spezia|accesso=2 marzo 2022|urlarchivio=https://archive.today/20130413043106/http://www.turismoprovincia.laspezia.it/it/localita/golfo-dei-poeti/lerici/cenni-storici|dataarchivio=13 aprile 2013}}</ref>, prima della fondazione della futura città romana di [[Luna (colonia romana)|Luni]]<ref name="TurismoSP"/>.
[[File:19032 Lerici, Province of La Spezia, Italy - panoramio (2).jpg|thumb|right|Scorcio della marina e del [[castello di Lerici]]]]
Nel tempo la particolare posizione geografica fece di Lerici un porto naturale, prima per i [[Liguri]]<ref name="TurismoSP"/>, poi per i [[Civiltà romana|Romani]]<ref name="TurismoSP"/>.
===Il Medioevo===
Nel [[medioevo]] la sua baia servì come importante approdo e scalo commerciale degli [[Obertenghi]].
<br>Lerici acquisì la sua importanza a motivo dell'itinerario dei pellegrini, dei viandanti e dei mercanti medievali che, per evitare le impervie contrade dell'estrema Riviera di Levante, s'imbarcavano da Genova per riprendere a Lerici la via di terraferma e viceversa.
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[[File:Tellaro-panorama.jpg|thumb|Panorama della frazione di [[Tellaro (Lerici)|Tellaro]]]]
La Repubblica genovese aveva ceduto la sovranità su Lerici alla [[Banco di San Giorgio|Casa di San Giorgio]] nello stesso 1479.
===Età moderna=== Poiché, però, l'amministrazione di questo, come degli altri possedimenti si era rivelata antieconomica, la Casa di San Giorgio restituì alla Repubblica tutti i territori che le rimanevano in sovranità, fra cui Lerici, nel 1562<ref name="ReferenceC">{{Cita web |url=http://www.lacasadisangiorgio.it/main.php?do=node&tag=6_33 |titolo=sito La Casa di San Giorgio |accesso=11 aprile 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170817034450/http://www.lacasadisangiorgio.it/main.php?do=node&tag=6_33 |dataarchivio=17 agosto 2017 |urlmorto=sì }}</ref>. Nel XVI secolo Lerici e il suo castello furono particolarmente legati alla figura di [[Andrea Doria]]. Nel 1528 l'ammiraglio si rifugiò nel castello per sfuggire ai sicari di [[Francesco I di Francia|Francesco I]] che [[Svolta filoasburgica di Andrea Doria|rifiutava di mantenere i suoi impegni]]. Più tardi, il 9 settembre, riunita una flotta di tredici galee, imbarcò le sue truppe alla [[La Spezia|Spezia]] da cui salpò per andare alla riconquista di Genova occupata dai francesi.
===Età contemporanea===
Alla fine del XVIII secolo, con la caduta della Repubblica di Genova e con la nuova dominazione francese di [[Napoleone Bonaparte]] Lerici entrò nella [[Repubblica Ligure]] dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Golfo di Venere, con capoluogo [[La Spezia]]. Dal 28 aprile 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Lerici (o "Lerice", come appare nei documenti antichi) rientrò nel IV cantone, come capoluogo, della Giurisdizione di Lunigiana e dal 1803 centro principale del II cantone del Carpione nella Giurisdizione del Golfo di Venere. Infine, con tutta la regione ligure fu annessa all'[[Primo Impero francese|Impero francese]] dal 13 giugno 1805 al 1814 e venne inserita nel [[Dipartimento degli Appennini]]. Il 25 marzo 1814 Lerici fu conquistata dai [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|britannici]], al termine di una [[Battaglia di Lerici|prolungata battaglia]] contro una guarnigione francese che aveva tentato di riconquistare il castello.<ref name=Contesto>{{cita pubblicazione|titolo= La battaglia del golfo|rivista = La Gazzetta della Spezia|numero= 4|editore = |città= La Spezia |anno= 2014|mese= marzo|pp= 19-31|lingua= it|cid= |url= https://www.gazzettadellaspezia.it/Magazine/Pdf/0249.pdf|formato = PDF|accesso= 24 dicembre 2021}}</ref>
Caduto Napoleone, dopo il [[Congresso di Vienna]] del 1814, nel 1815 Lerici fu inclusa nella [[provincia di Levante]] del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] e quindi nel [[Regno d'Italia (1861-1946)
Tre abitanti di Lerici, di cui due nativi della frazione di San Terenzo, partirono co[[i Mille]]: [[Luigi Andreotti]], [[Onesto Faccini]] e [[Giovanni Battista Monteverde]].
Dal 1859 al 1927 il territorio era compreso nel II mandamento di Lerici del [[circondario di Levante]] che faceva parte della [[provincia di Genova]] prima e, con la sua istituzione nel 1923, della [[provincia della Spezia]] poi.
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