L'ultimo uomo della Terra: differenze tra le versioni

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Il dottor Robert Morgan è l'ultimo essere umano sopravvissuto ad una tremenda [[epidemia]] che ha trasformato gli altri uomini in [[vampiri]]. Da tre anni le sue giornate scorrono tutte uguali: di giorno, i vampiri, che temono la luce del sole, trovano riparo, mentre Morgan, armato di paletti di legno, gira per la città, individua i rifugi dei non-morti, deboli e goffi come zombi, e li elimina impalandoli e bruciandone i corpi. Di notte il dottore si rifugia in casa propria, appendendo alle porte specchi e [[aglio]], che i vampiri non possono sopportare. Di tanto in tanto Morgan cerca di comunicare con qualche eventuale sopravvissuto attraverso una radio, connettendosi ad un canale internazionale, ma sempre senza successo. Il suo riposo è accompagnato dal frastuono dei vampiri che si affollano alla porta di casa, assetati di sangue.
 
Morgan rievoca i tempi felici con la moglie Virge e un [[flashback]] mostra i primi passi dell'epidemia, che dall'Europa muove verso l'America: Morgan è uno scienziato, impegnato a cercare un [[vaccino]] che sconfigga il bacillo. Le autorità proibiscono alla popolazione di seppellire i corpi e impongono a tutti di consegnarli alle forze dell'ordine, in modo che i cadaveri vengano bruciati in una enorme fossa comune. SamBen Cortman, giovane assistente di Morgan, è convinto che le pire siano organizzate per evitare che i cadaveri tornino in vita, ma la sua teoria trova resistenza nello scetticismo di Morgan. Anche il corpo della figlia di questi viene sequestrato. Quando però anche la moglie si ammala e spira, Morgan decide di seppellirla di nascosto alle autorità. Poche ore dopo, però, VirgieVirge torna in casa, vampirizzata: la teoria di Cortman è corretta. Qui si conclude il flashback.
 
La monotonia dei giorni solitari di Morgan viene spezzata dal breve incontro con un cane. Ansioso di conquistare la sua compagnia, Morgan cerca di avvicinarlo, ma il cane scappa oltre una collina. Il dottore vaga per la città alla sua ricerca, senza successo, ma si imbatte in corpi impalati con lance di ferro, il che gli suggerisce che forse non è l'unico sopravvissuto. La sera stessa, il cane riappare alla porta del dottore: questi lo accoglie, lo medica, pregustando la sua compagnia dopo anni di totale solitudine. Ma l'analisi del sangue del cane gli mostra che anche la bestiola è infetta. Morgan è costretto a impalare anche il cane e a seppellirlo. È in quel frangente che scorge una donna: le si avvicina, ma questa fugge via, terrorizzata. Raggiuntala, Morgan la convince a seguirlo in casa.