Metrosessualità: differenze tra le versioni
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La '''metrosessualità''' è, nel linguaggio giornalistico, il termine che viene usato per indicare una specifica condizione psicologica in rapporto alla propria identità sessuale. Si riferisce alla parola inglese ''metrosexual'': si tratta di un incrocio linguistico tra le parole ''metro'' e "eterosessuale". La parola ''metrosexual'' è utilizzata per indicare una nuova generazione di uomini, [[eterosessualità|eterosessuali]], tendenzialmente metropolitani (''metro''-), consumatori di cosmetica avanzata, curatissimi nell'aspetto (tra i vezzi più diffusi: l'ossessione per il [[fitness]], l'abbronzatura a raggi UVA, la depilazione parziale o totale del corpo). Gli interessati sono appassionati
Il termine "Metrosexual" risale al [[1994]] ad opera di [[Mark Simpson]] in riferimento al telefilm "[[Sex and the city]]". In [[Italia]] è ancora poco diffuso e il fenomeno poco compreso e guardato con diffidenza [http://www.repubblica.it/2003/i/sezioni/cronaca/metrosexuals/metrosexuals/metrosexuals.html] anche grazie a un solido ideale di virilità. Così, mentre anche nelle nostre città i metrosexual affollano palestre, solarium, centri estetici e boutique, in pochissimi si dichiarano tali. Tra le rare eccezioni Luca Bartoli pubblicitario, blogger e autore di "Io, (neo)narciso", manifesto del metrosexual made in italy, apparso sull'edizione italiana di Numerò beauté.
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