Programma atomico sovietico: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Fix
Riga 45:
{{Citazione|[[Vjačeslav Michajlovič Molotov|Vjačeslav Molotov]]: vogliono alzare il prezzo....[[Stalin]]: lo alzino pure...Bisogna parlare oggi stesso con Kurčatov per dirgli di accelerare il nostro lavoro...|Dialogo tra Stalin e Molotov durante la [[conferenza di Potsdam]] dopo aver appreso dal presidente [[Harry Truman]] del riuscito [[Trinity (test nucleare)|esperimento atomico americano]]<ref>{{Cita|Boffa 1990|p. 286}}.</ref>}}
 
[[File:Potsdam conference 1945-3.jpg|thumb|upright=1.2|Da sinistra a destra: [[Stalin]], [[Harry Truman]] e [[Winston Churchill]] durante la [[Conferenzaconferenza di Potsdam]].]]
 
Stalin era il capo supremo dell'Unione Sovietica e durante la [[seconda guerra mondiale]] svolse un enorme lavoro di supervisione, controllo e direzione di praticamente tutti gli aspetti economici, politici, diplomatici e militari dello sforzo bellico sovietico<ref>{{Cita|Boffa 1990|p. 195}}.</ref>; egli in particolare prendeva le decisioni finali e definitive anche sugli aspetti di programmazione e sviluppo dell'industria degli armamenti e quindi era informato dei programmi connessi con lo studio e la produzione di una "super-bomba". Sembra tuttavia che, dopo le prime decisioni operative del 1942-43, fino al 1945 egli non assegnasse ancora un'alta priorità a questi programmi; Kurčatov fu ricevuto dal dittatore per la prima volta solo nel gennaio 1945<ref name=GV224>{{Cita|Valdevit 2010|p. 224}}.</ref>.
 
La [[Conferenzaconferenza di Potsdam]] tra i [[Tre Grandi]] del luglio 1945 dopo la sconfitta totale della [[Germania nazista]] provocò cambiamenti decisivi della situazione politico-militare mondiale; il 16 luglio 1945 aveva avuto pieno successo l'[[Trinity (test nucleare)|esperimento atomico americano di Alamogordo]] e il 21 luglio il presidente [[Harry Truman]] venne informato della riuscita superiore alle aspettative del test nucleare<ref>{{Cita|Lattanzio 2009|p. 23}}.</ref>. Il presidente quindi il 24 luglio inaugurò la sua cosiddetta "diplomazia atomica"<ref>{{Cita|Alperovitz 1996|pp. 150-185}}.</ref>, dimostrando subito un atteggiamento di ferma superiorità e di rigidità politico-diplomatica verso i sovietici, dopo aver brevemente comunicato a Stalin la riuscita dell'esperimento e quindi il possesso da parte degli Stati Uniti di un'arma rivoluzionaria di straordinaria potenza<ref name="GV224"/>. Truman fu vago e misterioso; non pronunciò né la parola "atomica" né "nucleare" e non disse sinceramente a Stalin che si trattava di una bomba atomica<ref>{{Cita|Alperovitz 1996|pp. 159-160}}.</ref>; egli era convinto di aver ottenuto, con il suo annuncio, una superiorità decisiva sul suo interlocutore sovietico e ritenne possibile, grazie al possesso in esclusiva della nuova arma, iniziare finalmente una politica più aggressiva per contrastare l'espansionismo sovietico in Europa e in Asia<ref>{{Cita|Alperovitz 1996|pp. 195-220}}.</ref>.
 
Stalin replicò con apparente imperturbabilità al clamoroso annuncio di Truman e sul momento non fece domande, non chiese chiarimenti e si limitò ad augurare un "buon uso" della nuova arma, ma in realtà egli comprese subito la portata dell'evento e l'importanza potenzialmente decisiva di questa scoperta per l'equilibrio mondiale e per la sicurezza dell'Unione Sovietica che, nonostante la vittoria, usciva stremata e vulnerabile dalla seconda guerra mondiale di fronte alla straripante potenza economico-militare degli Stati Uniti<ref>{{Cita|Boffa 1990|pp. 286-287}}.</ref>. Il dittatore decise di accettare la sfida e di non sottomettersi alla supremazia americana; egli la sera stessa dell'annuncio di Truman parlò con Molotov e apparve ben deciso a potenziare la ricerca nucleare sovietica e iniziare una vera "corsa contro il tempo" per recuperare a tutti i costi lo svantaggio. Subito dopo l'impressionante dimostrazione di forza del [[bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki]] del 6 e 9 agosto 1945, Stalin creò seduta stante un "Comitato statale per il problema N. 1" (che era la bomba atomica), a cui sarebbe presto stato aggiunto un "Comitato statale per il problema N. 2", che riguardava la progettazione e la costruzione degli armamenti, bombardieri e missili, per poter impiegare concretamente la bomba contro gli Stati Uniti<ref name=AG51 />.