Jason Aaron: differenze tra le versioni
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=== Affermazione e successo con Marvel Comics (2007-2015) ===
[[File:Thor-aaron.-1.jpg|thumb|left|Copertina della raccolta "Thor Dio del Tuono volume 1 - Il macellatore di Dei". Disegno di Esad Ribic. Il volume che raccoglie il primo arco narrativo di Jason Aaron ai testi di Thor. Edizione italiana © 2019 Panini SpA.]]
Il merito di offrirgli un contratto alla Marvel Comics è dell'editor-in-chief della Marvel [[Axel Alonso]], il quale gli commissione diverse serie quali: ''[[Ghost Rider (personaggio)|Ghost Rider]]'', ''Wolverine'', ''Punisher'' per l'etichetta [[MAX Comics]], l'Incredibile Hulk, ''X-Men'', fumetti che aprono definitivamente la strada di Aaron verso i top-writer della casa editrice. Ma il super eroe, che più di altri condiziona questa prima fase della sua carriera è il mutante ''Wolverine'', il personaggio sul quale aveva elaborato la sua prima sceneggiatura per una storia a fumetti, ovvero la short-story con cui aveva partecipato al concorso indetto dalla Marvel diversi anni prima. Alonso, nel 2009, gli affida il lancio della sua prima serie regolare (dall'albo d'esordio) incentrandola sul mutante con lo scheletro d'adamantio e si tratta di ''Wolverine Weapon X'', il titolo riprende inoltre la celebre storia ''Weapon X'' dell'autore/artista [[Barry Windsor-Smith]], uno dei landmark della storia del personaggio e del fumetto anni novanta. Ad Aaron viene anche data una notevole fiducia in quanto gli si permette di rimanere scollegato dalla continuity delle altre serie mutanti per avere quindi la possibilità di raccontare storie su Wolverine che godono di una certa autonomia narrativa e creativa. La serie riscontra i favori della Marvel che, chiude la serie con il n.16 l'opportunità di lanciare una nuova serie regolare sul personaggio (la terza e/o Vol.3 dedicata al personaggio). L'autore sfrutta l'opportunità per inserire il mutante canadese in nuovi contesti e di fatti il primo story-arc in 5 parti intitolato ''Wolverine goes to Hell'' (ovvero ''Wolverine va all'Inferno'') portante ''Wolverine'' direttamente agli inferi. Durante il suo run sul personaggio la Marvel decide di tornare alla numerazione originale (per aggregazione degli albi delle serie regolari) e quindi il n.21 esce come ''Wolverine (Vol.1)'' n.300, albo celebrativo che Jason ha modo di scrivere come parte dell'arco narrativo ''Back in Japan'' (in 4 parti) e il cui capitolo iniziale è pubblicato su ''Wolverine (Vol.3)'' n.20 Il buon riscontro ottenuto con questi personaggi lo porta a essere uno degli autori di punta in occasione del rilancio della casa delle idee e viene inserito in quel roster di autori definiti ''Marvel Architecs''. Sono quei giovani autori che, selezionati da Joe Quesada, Axel Alonso e Alan Fine hanno il compito di traghettare l'universo Marvel nel secondo decennio degli anni duemila. Aaron ha così un'altra grande opportunità quando gli viene affidata una serie regolare sui mutanti che, con riguardo al personaggio con il quale è stato più legato (al 2011), prende il titolo ''Wolverine & The X-Men''. Il prologo al progetto è la miniserie ''Schism'' con la quale l'autore modifica lo status quo degli ''X-Men''<ref name=wmen>{{cita news|url=https://www.fumettologica.it/2020/03/x-men-jason-aaron-fumetto-marvel/| titolo= Guida al binge-reading di Jason Aaron | autore= Andrea Fiamma |lingua=it | accesso= 11 febbraio 2023}}</ref>. In questa storia si arriva a uno scontro, ormai latente da tempo, tra Ciclope e Wolverine al quale si aggiunge la decisione di Charles Xavier di prendersi una pausa da maestro della Scuola per Giovani mutanti. Wolverine decide quindi, in quanto più esperto e anziano del gruppo, di prendere il ruolo del suo stesso mentore e rinomina la scuola ''Grey School for Higher Learning''<ref name=wmen/>. Ne nasce una serie che gode di una certa longevità (rispetto ad altre del periodo) e (nel 2011) esordisce ''Wolverine & The X-Men'' di cui Aaron ha la possibilità di gestirne le sceneggiature di tutti i 42 albi della serie regolare, a cui si aggiunge un annual e il numero speciale ''Wolverine and The X-Men'' n. 27 AU (per un totale di una run di 44 albi)<ref name=wmen/>. Wolverine è il personaggio a cui viene dedicata più attenzione ma che allo stesso tempo viene maggiormente stravolto a livello caratteriale, qui passa dall'essere un tipo schivo e solitario a quello di tutore amorevole di giovani mutanti<ref name=wmen/>. Le stesse storie sono tra le più fiabesche e bizzarre realizzate da Aaron (finora) con un Wolverine che finisce su un pianeta casinò per finanziare la scuola o i suoi rampolli che finiscono in una misteriosa giungla, vi è persino un circo che riesce a fargli il lavaggio del cervello. Chiaramente Aaron cerca di fondere umorismo, dramma, soap opera, amore e azione<ref name=wmen/>. L'esperimento (anomalo per la sua poetica) gli riesce in maniera convincente con la storia ''La Saga Infernale'' (nn.31-35) dove vi è lo scontro con il Club Infernale di Kilgore<ref name=wmen/>. L'approccio al ruolo di Wolverine e le storie spesso scanzonate e a sviluppo verticale fanno scemare i lettori che calano con il procedere dell'opera<ref name=wmen/>. Nonostante questo la serie ottiene un discreto successo e diviene il viatico per arrivare al super eroe che più di ogni altro caratterizza i suoi primi vent'anni di carriera. Tramite il progetto denominato [[Marvel NOW!]] gli viene affidata la serie ''Thor: God of Thunder'', disegnata da [[Esad Ribić]]. Il Dio del Tuono diventa il cardine
[[File:Star-wars-aaron.jpg|thumb|Copertina del volume "Star Wars di Jason Aaron - Collana Star Wars Omnibus". Riprende la cover originale di "Star Wars (seconda serie)" n.1, disegno di John Cassady. L'albo vende oltre un milione di copie stabilendo un record per quanto riguarda i primi due decenni degli anni duemila e si colloca tra i più venduti della Marvel Comics dai primi anni novanta. I testi sono di Jason Aaron, stabilendo un landmark per la carriera dell'autore che ora è tra i top-seller della storia dei comic book statunitensi. Edizione italiana © 2019 Panini SpA.]]
Con il ritorno alla Marvel (nel 2015) le aspettative poste sulla nuova serie sono molte e Aaron si ritrova a dover inserire le sue storie all'interno del nuovo canone della saga che non tiene più conto di quanto pubblicato come ''Universo Espanso'' dalla Dark Horse. L'autore deve però le caratteristiche peculiari che la saga aveva sviluppato nei film cinematografici da [[Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma|Star Wars: Episodio I]] a Episodio VI, con la prospettiva degli sviluppi previsti per la terza trilogia cinematografica (Episodio VI-IX)<ref name=starw>{{cita news|url=https://www.fumettologica.it/2020/03/star-wars-jason-aaron/| titolo= Lo Star Wars di Jason Aaron è un'epopea stellare|lingua=it | autore= Andrea Fiamma | accesso= 28 febbraio 2022}}</ref>. Il periodo temporale in cui sono ambientate quelle della nuova serie in comic book si collocano dopo il primo film cinematografico di George Lucas ([[Guerre Stellari|Star Wars Episodio IV - Una Nuova Speranza]])<ref name=starw/>. Le pressioni editoriali e del fandom che deve gestire Aaron nella nuova gestione sono quindi alte ma i risultati vanno oltre ogni aspettativa, replicando in parte lo stesso fenomeno editoriale degli anni settanta. La nuova serie regolare Marvel (o ''Vol.2''/Seconda serie) riparte dal n.1 e viene distribuita agli inizi del 2015<ref name=starw/>. L'albo diviene il più venduto all'interno del Mercato Diretto negli vent'anni e il più grande successo Marvel (fino ad allora) degli anni post-2000. Il fumetto vende oltre nove volte il suo diretto concorrente ovvero ''Batman'' n.38, al secondo posto della classifica di vendite di quel mese, e totalizza oltre un milione di copie vendute<ref name=swbe>{{cita news|url=https://www.comichron.com/monthlycomicssales/2015/2015-01.html| titolo= January 2015 Comic Book Sales to Comic Shops | lingua=en | autore=John Jackson Miller | accesso=1º febbraio 2022}}</ref><ref>{{cita news|url=https://www.comichron.com/monthlycomicssales/2015.html| autore= John Jackson Miller | lingua= en | titolo= 2015 Comic Book Sales to Comic Shops| accesso=1º febbraio 2022}}</ref>. ''Star Wars'' n.1 incassa una cifra che da sola copre l'11% dell'intero mercato fumettistico del mese di distribuzione<ref name=swbe/>. Jason Aaron diviene definitivamente un autore top-seller della storia recente dei comic book statunitensi e un autore tra i più apprezzati e considerati del settore. Rimane sulla serie di ''Guerre Stellari'' per un run di 37 numeri e conscio del fatto che gli episodi salienti di quel periodo sono ormai noti agli appassionati cerca di sviluppare delle storie più intimistiche puntando su una lettura religiosa delle vicende narrate andando quindi ad alimentare l'aura mitologica<ref name=starw/>. Si tratta di un tema a lui caro, già evidenziato nelle sua gestione di Thor e presente anche nella sua primissima storia a fumetti dove Wolverine incontra una donna fortemente credente e timorata di Dio<ref name=starw/>. Nonostante il professato ateismo dell'autore (da quando ha vent'anni) è comunque affascinato dal rapporto tra l'essere umano e la (presunta) presenza del Divino o di quell'aspetto metafisico dell'esistenza che trascende la realtà sensoriale<ref name=starw/>. In questo contesto i ''Jedi'' sono l'espressione fisica di un'energia quale la ''Forza'', realtà insondabile ma fondante dell'Universo e questo viene evidenziato nella sua gestione dei personaggi<ref name=starw/>. Tale tematica è particolarmente evidente nella figura di [[Obi-Wan Kenobi]], descritto come una sorta di via di mezzo tra Giovanni Battista e San Giuseppe, proteso ad errare nel deserto per proteggere l'arrivo di una figura messianica quale si presume essere Luke Skywalker<ref name=starw/>. Seguendo questa impostazione Aaron crea una serie di archi narrativi che cercano di dare maggiore spessore alla mitologia della saga mantenendo però compatta la nuova continuity (post-2015) dettata dai nuovi film e altri progetti cross-mediali<ref name=starw/>. Il successo della serie è anche dovuto al contributo a livello visivo dai grandi artisti che collaborano al progetto, di cui John Cassady (autore del primo story-arc) e Stuart Immonenen ne sono l'esempio più significativo<ref name=starw/>. Riescono infatti a mantenere intatta le loro caratteristiche stilistiche pur rispettando e valorizzando le peculiarità dei paesaggi, atmosfere e character design dei personaggi della prima trilogia di George Lucas<ref name=starw/>.
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