L'ultimo papa re: differenze tra le versioni
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I patrioti animati dallo spirito garibaldino si preparano a sferrare il loro attacco contro il potere papale. Siamo a Roma, è il 1867, e il cardinale Colombo, capo della polizia papale, cerca di arginare ciò che in realtà pare inevitabile. In particolare, tre giovani (Cesare Costa, [[Giuseppe Monti (rivoluzionario)|Giuseppe Monti]] e [[Gaetano Tognetti]]) si offrono volontari per compiere un attentato dinamitardo contro la caserma degli [[zuavi pontifici]]. I tre amici, dopo essersi promessi aiuto reciproco e di non tradirsi mai, fanno saltare in aria la caserma, uccidendo 25 zuavi del Papa un passante e la sua piccola figlioletta (la madre della bimba sebbene ferita si salvò).
Mentre Colombo con i suoi collaboratori indaga per scoprire i colpevoli di questo
o, il ‘Papa Nero’ [[Pierre-Jean Beckx|Beckx]], capo dei Gesuiti col quale non corre buon sangue, scopre dove si trovano i sovversivi, facendoli attaccare dai soldati. Gli zuavi irrompono quindi nel [[Giuditta Tavani Arquati|lanificio Ajani]], sede dei cospiratori, dove si trovavano una quarantina di persone armate, dopo un conflitto a fuoco (del quale restano ancora i segni sull'edificio). Alcuni congiurati riuscirono a fuggire, mentre altri furono catturati. Sotto il fuoco rimasero uccise 9 persone, tra cui Giuditta Tavani Arquati, incinta del quarto figlio, il marito e il loro giovane figlio. Il cardinal Colombo, arrivato subito dopo, ne rimane sconvolto e capisce che è stato Beckx ad ordinare l'attacco. Decide di affrontarlo, ma il papa nero nega. Intanto si scopre che Cesare Costa e Gaetano Tognetti, coetanei e grandi amici, sono innamorati della stessa donna, Teresa Ferri, che però, pur stando con Gaetano, ama Cesare. I due ragazzi finiscono col diventare amanti all'insaputa dell'altro. Si scopre anche che Cesare, cresciuto con la famiglia di Gaetano, è in realtà il figlio illegittimo della contessa Flaminia Ricci e che la donna lo ha avuto niente poco di meno che dal cardinale Colombo, ignaro di tutto.
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