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'''Advanced Satellite for Cosmology and Astrophysics''' ('''ASCA''', precedentemente denominato '''ASTRO-D''') è stata la quarta missione di astronomia cosmica a raggi X della [[JAXA]] e la seconda per la quale gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] hanno fornito parte del carico scientifico. Il satellite è stato lanciato con successo il 20 febbraio 1993. I primi otto mesi della missione ASCA sono stati dedicati alla verifica e controllo delle prestazioni del telescopio: dopo aver stabilito la qualità e l'integrità di tutti gli strumenti, la navicella ha fornito osservazioni scientifiche per il resto della missione. In questa fase il programma di osservazione era aperto agli [[Astronomo|astronomi]] con sede presso istituzioni giapponesi e statunitensi, nonché a quelli situati negli stati membri dell'[[Agenzia spaziale europea]] .<ref name="nasascimisTanaka">{{Cita webpubblicazione|urltitolo=https://science.nasa.gov/missions/asca}}</ref><refThe nameX-Ray Astronomy Satellite ASCA|autore1=" Yasuo Tanaka">{{Cita|autore2=Hajime pubblicazioneInoue|autore3=Stephen S. Holt|data=Giugno 1994|rivista=Publications of the Astronomical Society of Japan|volume=46|bibcodepp=37-41|lingua=en|url=https://ui.adsabs.harvard.edu/abs/1994PASJ...46L..37T/abstract|accesso=6 giugno 2024}}</ref>
 
== Missione di astronomia a raggi X ==
ASCA è stata la prima missione astronomica a raggi X a combinare capacità di imaging con un'ampia banda passante, una buona risoluzione spettrale e un'ampia area di effetto. La missione ha visto anche il primo satellite ad utilizzare i [[Dispositivo ad accoppiamento di carica|CCD]] per l'[[Astronomia a raggi X|astronomia a raggi X.]] Con queste proprietà, lo scopo scientifico primario di ASCA era la [[spettroscopia a raggi X]] del plasma astrofisico, in particolare l'analisi delle caratteristiche discrete come le [[Linea spettrale|linee spettrali]] e la [[spettroscopia di assorbimento]].
 
ASCA trasportava quattro telescopi a raggi X; al centro di due di questi era presente uno [[Gas imaging spectrometer|spettrometro per immagini di gas]] (GIS), mentre uno [[Solid-state imaging spectrometer|spettrometro per immagini a stato solido]] (SIS) era situato centro degli altri due.<ref name="nasascimis">{{Cita web|url=https://science.nasa.gov/missions/asca}}<cite class="citation web cs1" data-ve-ignore="true">[https://web.archive.org/web/20111007123952/https://science.nasa.gov/missions/asca "ASCA"]. </cite></ref><ref name="Tanaka">{{Cita pubblicazione|volume=46|bibcode=1994PASJ...46L..37T}}<cite class="citation journal cs1" data-ve-ignore="true" id="CITEREFTanakaInoueHolt1994">Tanaka, Yasuo; Inoue, Hajime; Holt, Stephen S. (June 1994). </cite></ref> Il GIS è un contatore proporzionale a scintillazione per l'imaging di gas e si basa sul GSPC, presente nella seconda missione astronomica a raggi X giapponese, [[Tenma]]. Le due telecamere identiche, equipaggiate di [[Dispositivo ad accoppiamento di carica|dispositivi ad accoppiamento di carica]] (CCD) sono state fornite per i due SIS da un team hardware del [[Massachusetts Institute of Technology]], dell'[[Università di Osaka]] e dell'ISAS.
 
== Contributi significativi ==
L'ASCA è stato lanciato dall'ISAS (Institute of Space and Astronautical Science), in Giappone.
 
La sensibilità degli strumenti dell'ASCA ha consentito di osservare i primi spettri dettagliati a banda larga di [[quasar]] molto distanti. Inoltre, la suite di strumenti dell'ASCA forniva all'epoca la migliore opportunità per identificare le sorgenti la cui emissione combinata costituisce il fondo cosmico di raggi X.<ref name="nasascimis">{{Cita web|titolo=Characterization of the Advanced Satellite for Cosmology and Astrophysics x-ray telescope: preflight calibration and ray tracing|lingua=en|url=https://science.nasa.gov/missions/asca}}<cite class="citation web cs1" data-ve-ignore="true">[https://web.archive.org/web/20111007123952/https://science.nasa.gov/missions/asca "ASCA"]. </cite></ref><ref name="Tsusaka">{{Cita pubblicazione|volumetitolo=34Characterization of the Advanced Satellite for Cosmology and Astrophysics x-ray telescope: preflight calibration and ray tracing|doiurl=10.1364https:/AO/ui.34adsabs.004848|bibcode=harvard.edu/abs/1995ApOpt..34.4848T/abstract|PMIDrivista=21052325}}</ref>
Applied Optics|volume=34|numero=22|data=1 agosto 1995|lingua=en|pp=4848-4856|doi=10.1364/AO.34.004848|bibcode=1995ApOpt..34.4848T|PMID=21052325|accesso=6 giugno 2024}}</ref>
 
Grazie alle sue immagini, sono state effettuate oltre 3.000 osservazioni e pubblicate oltre 1.000 pubblicazioni su riviste scientifiche. L'archivio ASCA contiene quantità significative di dati per analisi future. Inoltre, la missione è stata definita di grande successo se si riflette su ciò che gli scienziati di molti paesi hanno realizzato fino ad oggi utilizzando i dati ASCA.
 
Gli Stati Uniti hanno contribuito in modo significativo al carico scientifico dell'ASCA. In cambio, il 40% del tempo di osservazione ASCA è stato messo a disposizione degli scienziati statunitensi. Inoltre, tutti i dati ASCA sono stati resi di dominio pubblico dopo un periodo adeguato (1 anno per i dati statunitensi, 18 mesi per i dati giapponesi) e messi a disposizione degli scienziati di tutto il mondo. Il design di ASCA è stato ottimizzato per la spettroscopia a raggi X; ha integrato [[ROSAT]] (ottimizzato per l'imaging a raggi X) e [[Rossi X-ray Timing Explorer|RXTE]] (ottimizzato per studi sui tempi). Infine, i risultati ASCA coprono quasi l’intera gamma di oggetti, dalle stelle vicine agli oggetti più distanti nell’universo.<ref>{{Cita web|titolo=ASCA's Significant Contributions to Astrophysics|lingua=en|autore=[[Goddard Space Flight Center]]|ediore=[[NASA]]|url=http://heasarc.gsfc.nasa.gov/docs/asca/outreach/asca_asca.html|dataaccessoaccesso=186 Novembergiugno 20162024}}</ref>
 
== Fine della missione ==
La missione ha operato con successo per oltre 7 anni fino alla perdita del controllo dell'assetto il 14 luglio 2000 durante una [[Tempesta solare|tempesta geomagnetica]], dopo la quale non sono state effettuate osservazioni scientifiche. ASCA rientrò nell'atmosfera il 2 marzo 2001, dopo più di 8 anni in orbita.
 
La responsabilità principale del GOF ASCA statunitense era quella di consentire agli astronomi statunitensi di utilizzare al meglio la missione ASCA, in stretta collaborazione con il team ASCA giapponese.<ref name="misend">{{Cita web|titolo=The ASCA Mission (1993-2000)|lingua=en|autore=[[Goddard Space Flight Center]]|editore=[[NASA]]|url=http://heasarc.gsfc.nasa.gov/docs/asca/ascagof.html|dataaccessoaccesso=156 Septembergiugno 20112024}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
{{References}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Portali|astronomia}}
[[Categoria:Telescopi spaziali]]
[[Categoria:Astronautica in Giappone]]