Benjamin Constant: differenze tra le versioni

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Dopo le continue e consuete esitazioni, Constant si abbandona in ottobre alla dolce e materna Charlotte, molto diversa dalla baronessa De Staël: «Il contrasto tra la sua impetuosità, il suo egoismo e la costante ossessione di sé [tutto riferito alla de Staël], e i modi pacati, dolci, modesti e schivi di Charlotte mi rendono quest'ultima mille volte più cara»,<ref>B. Constant, ''Journaux intimes'', 26 octobre [1806], OCBC, t. VI, cit., pp. 468-469.</ref> scrive il 26 ottobre 1806, aggiungendo 4 giorni più tardi: «Iniziato un romanzo sulla nostra storia. Ogni altro lavoro mi sarebbe impossibile».<ref>B. Constant, ''Journaux intimes'', 30 [octobre 1806], OCBC, t. VI, cit., pp. 470-471.</ref>
 
Immediatamente, Constant attende alla stesura di un romanzo che procede velocemente, ma di cui si ignora il contenuto preciso. L'idea originaria mira senza dubbio a narrare l'amore con Charlotte, ma le righe che Constant verga contemporaneamente nei diari lasciano pensare che presto si inserisca nella trama la rottura del protagonista, a cui non è noto se Constant avesse assegnato un nome, con una certa Ellénore. L'«episodio di Ellénore» dovrebbe fungere da premessa ma finisce verosimilmente - i diari coevi lo testimoniano - col costituire l'argomento centrale di questo primo abbozzo letterario, a cui l'autore lavorò circa un mese, dandone poi diverse pubbliche letture, la prima davanti a Stanislas de Boufflers (1738-1815), membro dell'[[Académie française|Académie]], e alla presenza della de Stael.<ref>P. Delbouille, cit., pp. 241-245.</ref>
 
=== Altri scritti e ''Adolphe'' ===