ASCA è stata la prima missione astronomica a raggi X a combinare capacità di imaging con un'ampia [[banda passante]], una buona risoluzione spettrale e un ampio campo di osservazione. La missione ha visto anche il primo satellite ad utilizzare i [[Dispositivo ad accoppiamento di carica|CCD]] per l'[[astronomia a raggi X]]. Con queste proprietà, lo scopo scientifico primario di ASCA era la [[spettroscopia a raggi X]] del plasma, in particolare l'analisi delle sue [[Linea spettrale|linee di emissione]] e di [[spettroscopia di assorbimento|assorbimento]].
ASCA trasportava quattro telescopi a raggi X; la radiazione catturata daii primi due passavaerano perequipaggiati con uno spettrometro per immagini di gas (GIS), mentre quella catturata dagligli altri due passava percon uno spettrometro per immagini a stato solido (SIS).<ref name="Tanaka"/><ref name="JAXA1">{{cita web|titolo=ASCA|url=https://www.isas.jaxa.jp/en/missions/spacecraft/past/asca.html|lingua=en|accesso=6 giugno 2024|editore=[[JAXA]]}}</ref> Il GIS è un contatore proporzionale a scintillazione per l'imaging di gas e si basa sul GSPC, presente nella seconda missione astronomica a raggi X giapponese, [[Tenma]]. Le due telecamere identiche, equipaggiate di [[Dispositivo ad accoppiamento di carica|dispositivi ad accoppiamento di carica]] (CCD) sono state fornite per i due SIS da un team con personale basato sul [[Massachusetts Institute of Technology]], sull'[[Università di Osaka]] e sul ISAS.<ref name="JAXA2">{{cita web|titolo=Japan World-Leading X-ray astronomy|url=https://global.jaxa.jp/article/special/xray/p3_3_e.html|lingua=en|accesso=6 giugno 2024|editore=[[JAXA]]}}</ref>