Coco (film 2017): differenze tra le versioni
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Durante la celebrazione del ''[[Giorno dei morti (America)|Día de los muertos]]'', Miguel intende partecipare a una gara di musica alla fiera di Santa Cecilia usando la chitarra che aveva sempre nascosto alla sua famiglia. Dopo aver accidentalmente rotto il ritratto di Imelda e del marito (il cui volto era stato strappato), Miguel nota un risvolto nella foto e scopre che su di esso è raffigurata la [[chitarra]] di Ernesto De La Cruz, e si convince di essere il suo pro-pronipote. Dopo aver annunciato la notizia alla sua famiglia, tuttavia, la nonna distrugge la sua chitarra per impedirgli di seguire le orme del trisavolo.
Miguel urla alla sua famiglia di non voler più avere a che fare con loro e, ancora convinto di voler partecipare alla gara, corre verso il cimitero e si intrufola nel [[mausoleo]] di Ernesto De La Cruz per "prendere in prestito" la sua chitarra. Appena la suona, tuttavia, si rende conto di non poter più essere visto né ascoltato dai vivi, con l'eccezione di un cane randagio di razza [[xoloitzcuintle]]
Nel cimitero Miguel incontra i suoi parenti defunti, sorpresi dal fatto che il ragazzo li possa vedere, e viene portato da loro per risolvere il problema nella Terra dei Morti, luogo abitato dagli spiriti dei morti che a ogni ''Día de los muertos'' entra in comunicazione con il mondo dei vivi. Un impiegato dell'aldilà spiega che Miguel è [[maledetto]] per aver sottratto un oggetto a un morto, e che rimarrà per sempre in quel luogo se non ritornerà nel mondo dei vivi entro l'[[alba]]. Miguel, che comincia a trasformarsi lentamente in uno scheletro, potrebbe però tornare immediatamente a casa grazie alla [[benedizione]] che un membro della famiglia gli può dare tramite un petalo
Nella sua fuga Miguel si imbatte in uno spirito, Héctor, il quale accetta di aiutarlo a rintracciare Ernesto in cambio della promessa di portare la sua foto sulla Terra, in modo che egli possa attraversare il [[ponte]] che collega l'[[aldilà]] con il mondo dei vivi. Héctor dipinge il viso di Miguel a forma di [[teschio]] in modo da farlo
Nel frattempo, Imelda e il resto dei parenti tentano di rintracciare Miguel con una guida spirituale, l'''[[alebrije]]'' Pepita, dall'aspetto di un grosso felino volante; la notizia della presenza di un umano vivente arriva tuttavia anche alla gara di musica. Appresa la situazione, Héctor litiga duramente con Miguel, poiché ritiene che il ragazzo avrebbe già potuto tornare nel mondo dei vivi ed esporre la sua foto con la benedizione di uno dei parenti che lo stanno cercando, senza dover andare per forza da Ernesto; Miguel cerca di spiegare che i parenti non vogliono che suoni, ma Héctor lo trascina dai suoi con la forza, quindi Miguel, indignato e credendo che Héctor lo stia sfruttando solo per avere a tutti i costi la sua foto nel mondo dei vivi, gliela restituisce e lo abbandona intrufolandosi alla festa di Ernesto. Presentatosi a lui come suo pronipote, i due passano diverso tempo insieme a divertirsi e a legare come parenti, e il musicista si convince a dargli la sua benedizione.
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Il cantante cerca di spiegare a Héctor che, dopo la sua morte, ha suonato le sue canzoni in suo onore perché meritavano di essere conosciute, ma Héctor apprende grazie ai parallelismi con una scena di uno dei suoi film che in realtà Ernesto lo ha ucciso avvelenandolo per appropriarsene, poiché questi voleva abbandonarlo per tornare dalla sua famiglia. Héctor si scaglia contro Ernesto, ma questi lo fa portare via dalle guardie di sicurezza e rimane con Miguel, che è scioccato dalla scoperta.
Il ragazzino chiede ugualmente a Ernesto la benedizione che stava per dargli, ma il cantante capisce di essere stato scoperto e, dopo aver preso la foto di Héctor, decide di chiamare la sicurezza per far gettare il ragazzino in un [[cenote]], una sorta di grotta carsica, dove viene raggiunto da Héctor.
Durante il concerto, gli antenati di Miguel lottano per la foto di Héctor. Dopo essere riusciti a recuperarla, Imelda sta per dare la sua benedizione a Miguel, quando Ernesto afferra il ragazzino e minaccia di ucciderlo. I parenti di Miguel, tuttavia, impostano le telecamere in modo tale che Ernesto venga visto dal pubblico mentre urla contro Miguel e lo scaraventa nel vuoto, dopo che il ragazzino lo aveva accusato di aver rubato le canzoni a Héctor. Miguel viene salvato da Pepita, mentre Ernesto deve affrontare la rabbia del pubblico che ora conosce la verità; infine la stessa Pepita lo afferra e lo scaraventa contro una pesante campana, che cade e lo schiaccia nello stesso modo in cui, nel mondo dei vivi, era morto. Nella concitazione del momento la foto di Héctor finisce in fondo a un lago. È quasi l'alba, e Imelda non ha altra scelta che rispedire Miguel a Santa Cecilia senza condizioni.
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