Massimo Girotti: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Ultimo di tre figli maschi, nato dal farmacista Giuseppe Girotti e da Maria Maraviglia, Massimo Girotti trascorse i primi anni nelle [[Marche]], ma nel 1921 il padre, per permettere al figlio maggiore la frequenza del ginnasio, si trasferì a [[Roma]] con la famiglia prendendo casa nel [[Trieste (Roma)|
Iscritto al [[Liceo ginnasio Torquato Tasso (Roma)|
=== Attività sportiva ===
Studente della [[Facoltà universitaria|
=== Gli inizi ===
[[File:Girotti.jpg|thumb|Massimo Girotti ne ''[[La corona di ferro]]'' ([[1941]])]]
Il suo allenatore di nuoto [[Fulvio Jacchia]], che lavorava come scenografo a [[Cinecittà]], gli consigliò di sottoporsi a un provino per [[Mario Soldati]], che cercava un volto per il suo nuovo film ''[[Dora Nelson]]''. Girotti accettò di recarsi a [[Cinecittà]] senza immaginare di poter essere scelto ma Soldati, colpito dalla sua prestanza fisica ma anche dalla sua aria semplice e disinvolta, gli assegnò la parte senza nessun provino. Girotti rassicurò i genitori, preoccupati per il suo avvenire, che questa esperienza non avrebbe avuto seguito e che il suo obiettivo era la laurea e il matrimonio con la fidanzata Marcella Amadio, studentessa di [[
''[[Dora Nelson]]'' uscì sugli schermi a dicembre 1939, ma quello che diede popolarità al giovane attore fu una serie di servizi fotografici apparsi subito dopo sui rotocalchi dell'epoca, che lo paragonavano a [[Gary Cooper]] e che sottolineavano la sua perfetta incarnazione nell'ideale di gioventù sana e sportiva, così gradita alla propaganda di regime. Il suo nome divenne familiare non solo tra le lettrici delle riviste, ma anche tra i cineasti in cerca di nuove leve. Per non interferire con gli studi (ma nel frattempo era passato da Ingegneria a [[Giurisprudenza]]), nel periodo seguente interpretò solo due piccole parti (senza neppure il nome nei titoli), rispettivamente in ''[[Una romantica avventura]]'' e ''[[Tosca (film 1941)|Tosca]]''. La realizzazione di ''Tosca'' era stata progettata da [[Jean Renoir]], ma con l'entrata in guerra dell'[[Italia]] contro la [[Francia]], Renoir dovette abbandonare il suo soggiorno romano e passò la mano al suo assistente [[Carl Koch]]. Secondo assistente era [[Luchino Visconti]], che stava a sua volta progettando il suo esordio come regista. La serietà e la professionalità con cui Visconti preparava il suo primo film gli fecero riconsiderare il suo atteggiamento verso il cinema: fu così che Girotti decise di abbandonare gli studi e di affrontare i dubbi della famiglia, che avrebbe preferito una professione "rispettabile" come quella di farmacista, verso cui si erano ormai avviati i due fratelli maggiori Filippo e Franco. Appoggiato da molti amici, ma soprattutto da Visconti, il giovane volle concentrare i propri sforzi su una adeguata preparazione professionale, piuttosto che sulle doti fisiche, e cominciò a prendere lezioni di dizione e recitazione con [[Teresa Franchini]].
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