Liceo classico statale Giulio Cesare: differenze tra le versioni

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[[File:Foto di classe (Giulio Cesare).jpg|thumb|Una foto di classe d'epoca]]
[[File:Roma fratelli Finzi 1938.JPG|thumb|left|Lapide commemorativa dei fratelli Finzi espulsi nel 1938]]
Il liceo viene fondato il 1º ottobre [[1933]] col nome di ''Regio Liceo Ginnasio Giulio Cesare'', con sede centrale in [[piazza Indipendenza (Roma)|Piazzapiazza Indipendenza]], e una succursale in Viavia Cernaia. Primo [[preside]] fu nominato [[Guido Rispoli]], che nel [[Secondo dopoguerra italiano|dopoguerra]] andrà a dirigere l'[[Ente per le biblioteche popolari e scolastiche italiane]].
 
In seguito all'aumento della popolazione scolastica, venne edificata appositamente una nuova sede in Corso Trieste, inaugurata da [[Benito Mussolini]] e da [[Giuseppe Bottai]], allora [[Ministero dell'educazione nazionale|Ministro dell'educazione nazionale]], il 28 ottobre [[1936]] con una cerimonia solenne. L'edificio costituiva, oltre che un esempio dell'[[Razionalismo italiano|architettura razionalista]] del novecento, anche il meglio dell'edilizia scolastica dell'epoca.
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L'anno successivo un [[regio decreto]] permetteva l'istituzione di una [[borsa di studio]] dedicata ad [[Eva Luisa Forni]]<ref>Regio Decreto del 13 dicembre [[1937]], n. 2434 (pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia|Gazzetta Ufficiale]] n. 033, pag. 525 del 10 febbraio [[1938]]).</ref>, mentre la cassa scolastica si trasformava<ref>Regio Decreto dell'8 ottobre [[1936]], n. 2329 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 023, pag. 324 del 29 gennaio [[1937]]).</ref> in [[ente morale]]. Negli [[Anni 1930|anni trenta]], dato l'aumentare della popolazione studentesca, viene aperta anche una sede distaccata nel vicino quartiere di [[Monte Sacro (Roma)|Monte Sacro]], la quale oggi non è più attiva.
 
Durante la [[Secondaseconda guerra mondiale]] vari ex-alunni del Liceoliceo caddero in battaglia; furono poste in ogni classe, sotto il Crocifissocrocifisso, le loro fotografie, e alcuni di loro sono ancora oggi ricordati attraverso targhe esposte nell'Aulaaula Magnamagna dell'Istitutoistituto. Inoltre, il Liceoliceo si distinse per la solidarietà verso le Forzeforze Combattenticombattenti, attraverso il soccorso ai soldati presso le stazioni ferroviarie di [[Stazione di Roma Tiburtina|Tiburtina]] e di [[Stazione di Roma Termini|Termini]] e attraverso l'invio di somme di denaro, anche cospicue, destinate ai figli dei marinai caduti della [[nave da battaglia]] {{nave||Giulio Cesare|nave da battaglia|2}}.
 
Dopo l'[[armistizio]] nel [[1943]], l'istituto fu prima occupato da un reparto della [[10ª Divisione fanteria "Piave"]], seguito poi dalle truppe tedesche -le quali saccheggiarono la Scuolascuola, dagli arredi all'impianto di radiodiffusione- e, infine, dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]]. Al termine del conflitto furono organizzati, ad opera del Ministero dell'Assistenzaassistenza Postbellicapostbellica, dei ricoveri di fortuna per i senzatetto presso le palestre.
 
Nel [[1946]] la Scuolascuola, materialmente rimpicciolita dall'istituzione nello stesso edificio della Scuolascuola Mediamedia Statalestatale "Luigi Settembrini" -nata in seguito alla [[Riformariforma Bottai]] in sostituzione del Ginnasioginnasio Inferioreinferiore-, fu ampliata per sopperire alla carenza di spazi ad opera del Comunecomune di Roma. Gli interventi realizzati, che alterarono fortemente la linearità architettonica originaria dell'edificio, portarono alla costruzione di nuove aule sopraelevate nel porticato del cortile centrale.
 
Il 28 maggio del [[1980]], durante gli [[Annianni di piombo]], davanti al Liceo un commando terroristico appartenente ai [[Nuclei Armati Rivoluzionari]] (composto da [[Valerio Fioravanti]], [[Giorgio Vale]], [[Francesca Mambro]], [[Luigi Ciavardini]] e [[Gilberto Cavallini]]) farà un attentato che porterà alla morte dell'Appuntatoappuntato di Pubblicapubblica Sicurezzasicurezza [[Francesco Evangelista]], detto "Serpico", colpito da sette pallottole, e al ferimento del suo collega Giuseppe Manfreda, entrambi in servizio di pattuglia davanti alla Scuola con un altro collega.
 
Nel [[1997]] alcuni registi italiani hanno donato<ref>Giovanna Grassi, ''Antonioni al liceo Giulio Cesare'', [[Corriere della Sera]], 19/04/1997, pag. 49 ([http://archiviostorico.corriere.it/1997/aprile/19/Antonioni_liceo_Giulio_Cesare_co_10_970419562.shtml link]).</ref> al Liceo un cineproiettore per permettere la visione delle pellicole nell'Aula Magna. Il cineforum vede la partecipazione alle proiezioni degli stessi registi e attori. [[Federico Moccia]] vi ha ambientato e girato diverse scene del suo film ''[[Scusa ma ti chiamo amore (film)|Scusa ma ti chiamo amore]]'', uscito nelle sale italiane nel [[2008]]; nello stesso anno la giapponese [[Nippon Hōsō Kyōkai|NHK]], la televisione di Stato del [[Giappone]], durante le riprese per un documentario dedicato alla figura storica di [[Giulio Cesare]], ne ha dedicato una parte al liceo romano<ref>[http://www.liceogiuliocesare.it/pagina.asp?pagina=stampa Il Giulio in Giappone] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131227074010/http://www.liceogiuliocesare.it/pagina.asp?pagina=stampa |date=27 dicembre 2013 }} (dal sito dell'istituto scolastico).</ref>.
 
Nel [[2003]] è stata costituita l'Associazioneassociazione degli Exex Alunnialunni e dei Docentidocenti del Liceoliceo, avente sede presso l'Istitutoistituto, della quale fanno parte anche molti tra gli alunni celebri della Scuolascuola.
 
Nel [[2012]], tramite una cerimonia alla presenza della [[Presidepreside]] e del [[Andrea Riccardi|Ministroministro per la Cooperazionecooperazione Internazionaleinternazionale e per l'Integrazioneintegrazione (con delega alle Politichepolitiche Giovaniligiovanili) [[Andrea Riccardi]], è stata posta nel cortile principale del Liceo, vicino all'entrata dell'Istituto, una lapide in ricordo di Enrico e Luciana Finzi, fratelli vittime delle leggi razziali e studenti del Giulio Cesare, deportati ad [[Auschwitz]] il 16 ottobre del [[1943]] e mai più ritornati.
 
== L'edificio ==