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Morfologicamente l'area si configura come un altopiano allungato in direzione ovest/nord-ovest - est/sud-est, parallelo alla linea di costa, e raggiunge nella parte più interna, quota 3/5 m, degradando verso il mare con una serie di ampi terrazzi. Il territorio è modellato da [[lama (corso d'acqua)|lame]] dal fondo piatto e con pareti scoscese, che convogliano le acque meteoriche verso il mare. Per loro natura furono un'importante via di comunicazione attraverso cui si svilupparono e consolidarono i rapporti tra gli insediamenti costieri e quelli più interni.
 
Si sono avvicendati in questo contesto vari tipi di abitati, da quello dell'[[età del bronzo]] ([[XVI secolo a.C.]]), che poggia sulla piattaforma rocciosa di base, sino alle opere edilizie classiche e medievali. Le ricerche archeologiche del 1965 e del 1966 di [[Franco Biancofiore]], che consentono di attribuire 4 m della stratigrafia a fasi ben precise. Il villaggio più antico, del [[XVI secolo|XVI secolo a.C.]] era protetto da un muraglione difensivo largo alla base 2,90 m e alto in origine 2,20 m costituito da blocchi [[calcare]]i irregolarmente squadrati che facevano da paramento a un riempimento di pietre e terra. Le capanne avevano probabilmente forma ovale, con pavimento in [[argilla]] pressata e definita da un muretto di pietrame con andamento curvilineo. Un periodo di abbandono è attestato da un livello [[carbone|carbonioso]] d'incendio a cui segue la costruzione di un nuovo villaggio. Le numerose forme ceramiche ricostruite sono per lo più scodelle, spesso prese forate per consentirne la sospensione. Allo stato attuale delle ricerche appaiono incerte le caratteristiche dell'insediamento per quanto riguarda le fasi successive relative alla tarda [[età del bronzo]].
 
==== Età del ferro: gli [[Iapigi]] ====