Autonomia Operaia: differenze tra le versioni
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{{N|storia contemporanea|novembre 2020|Quasi totale mancanza di note da quasi 20 anni. Non si riesce quindi a capire se i testi inseriti in Bibliografia siano stati effettivamente utilizzati nella scrittura della voce o se essa è frutto di Ricerca originale}}
{{Partito politico
|nome = Autonomia Operaia
|stato = ITA
|fondazione = 1973
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}}
[[File:Anni di piombo3.jpg|thumb|upright=1.4|Manifestazione di militanti dell'Autonomia Operaia "con le tre dita della mano alzate" a forma di pistola]]
'''Autonomia Operaia''' è stato un movimento della [[sinistra extraparlamentare]] [[Italia|italiana]] attivo fra il
Nacque intorno all'inizio degli
== Storia ==
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=== Origini ===
[[File:Autonomia op.jpg|thumb|upright=2.7|Manifestazione di Autonomia Operaia di [[Genova]] a [[Milano]]]]
Dopo lo scioglimento di due gruppi politici della sinistra extraparlamentare, nati dalle esperienze legate agli eventi comunemente e sommariamente noti come [[Movimento del Sessantotto in Italia|Sessantotto]], [[Potere Operaio]], scioltosi nel
Con la nascita delle [[radio libere]], i neomilitanti autonomi si aggregarono intorno ad alcune di esse, le più famose delle quali furono [[Radio Onda Rossa]] di [[Roma]], [[Radio Alice]] di [[Bologna]], [[Controradio (Firenze)|Controradio]] di [[Firenze]], [[Radio Sherwood]] di [[Padova]] e altre diffuse in quasi tutte le regioni italiane.
Autonomia Operaia fondava le sue basi ideologiche sul pensiero [[operaismo|operaista]], ovvero una rilettura in chiave moderna del pensiero [[marxismo|marxista]], insistendo sul concetto dell'autonomia di classe e sull'[[antiautoritarismo]]. Questa linea di pensiero era già stata sviluppata in
L'ala operaista faceva riferimento al quindicinale ''[[Rosso (giornale)|Rosso]]'' e al mensile ''Controinformazione'', l'ala creativa si raccoglieva attorno ad ''[[A/traverso]]'', organo del trasversalismo bolognese, e alle riviste ''Zut'', ''[[Il Male]]'' e ''[[Cannibale (rivista)|Cannibale]]'' palestra per scrittori e poeti come [[Pier Vittorio Tondelli]], [[
Alcuni leader di Potere Operaio furono considerati le menti pensanti del movimento autonomo. Fra loro vanno citati [[Oreste Scalzone]], [[Franco Piperno]] professore all'[[Università della Calabria]], [[Toni Negri]] dell'[[Università di Padova]] e [[Franco Berardi]] detto ''"Bifo"'' redattore della bolognese [[Radio Alice]].
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Ciò che fece crescere notevolmente il numero dei militanti autonomi furono le lotte del [[movimento del Settantasette]].
Nel marzo del
In seguito ci furono grandi proteste anche da parte di personalità della politica e della cultura. Va citato un durissimo ''Manifesto contro la repressione'' degli intellettuali francesi riuniti attorno alla figura dello scrittore [[Jean-Paul Sartre]], fra i quali spiccavano i nomi dei filosofi [[Gilles Deleuze]], [[Michel Foucault]] e [[Roland Barthes]], nonché dello psicologo [[Félix Guattari]] che, con Deleuze, aveva scritto quello che diventò uno dei saggi fondamentali per il Movimento del '77: ''[[L'Anti-Edipo]]''.
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A dieci anni dal [[Sessantotto]] il Movimento, egemonizzato oramai da Autonomia segna il passo. Gli organi d'informazione si interessano a lungo di un'iniziativa, vera o presunta, partita da dei giovani di un liceo romano, atta a rivendicare un voto di sufficienza garantito per tutti gli studenti, divenuto noto come "''Sei Politico''"{{citazione necessaria}}, istanza giudicata assurda e bollata come "falso problema" dal mondo politico. Nonostante ciò il movimento subiva una crescente impopolarità per la recrudescenza del fenomeno terroristico, culminante con il sequestro e l'uccisione di [[Aldo Moro]] da parte delle [[Brigate Rosse]], e gli episodi di guerriglia urbana che puntualmente scaturivano durante le manifestazioni per le uccisioni di militanti extraparlamentari o le loro ricorrenze.
Autonomia Operaia fu di fatto decapitata nella propria leadership con l'ondata di carcerazioni di numerosi attivisti e delle sue figure più note, che culminò nel [[processo 7 aprile]] del
[[File:Aut Operaia.JPG|thumb|Scritta comparsa sui muri di [[Torino]] nel 1977]]
=== Anni ottanta ===
Nei primi anni Ottanta alcuni militanti rientrarono nei movimenti della [[sinistra extraparlamentare]] o si unirono a [[Democrazia Proletaria]], partito che si era già presentato alle [[Elezioni politiche in Italia del 1976|elezioni politiche del 1976]] volendo raccogliere le istanze dei movimenti a sinistra del PCI. L'autonomia tornò a costituirsi in varie città italiane in Collettivi Autonomi, attorno a [[Centro sociale autogestito|centri sociali]], case occupate e radio libere. A Milano, collettivi autonomi nascono intorno alla casa occupata di via dei Transiti 28 e al periodico ''Autonomen''; a [[Padova]] il [[centro di documentazione]] [[Movimento anti-nucleare|antinucleare]] [[Anti-imperialismo|antimperialista]] fa riferimento a [[Radio Sherwood]] e a Roma continua l'esperienza della sede storica di Via dei Volsci e di [[Radio Onda Rossa]]. A Milano in particolare il collettivo autonomo di via dei Transiti continuò ad allargare la sua influenza e a "decentrarsi" fino a creare un coordinamento di collettivi autonomi di quartiere e studenteschi.
Tutte queste realtà, sparse per il territorio italiano, erano tra loro collegate come parte del ''Coordinamento nazionale Liberare tutti'' e del ''Coordinamento nazionale antinucleare-antimperialista'' (Cnaa), costituitosi nel 1983.
I blocchi e le manifestazioni del Cnaa, che si svolsero durante gli anni ottanta, furono spesso caricate duramente dalla polizia.
Riguardo ai blocchi antinucleari, ad esempio, i parlamentari Ronchi, Tamino e Russo chiesero in una [[interrogazione parlamentare]] sui fatti del 9 dicembre
{{Citazione|premesso che il 9 dicembre 1986 era stata indetta una manifestazione con presidio del cantiere della centrale elettronucleare di [[Montalto di Castro]], da parte del Coordinamento Antinucleare e antimperialista, struttura alla quale si riferiscono settori di militanti e simpatizzanti dell'area dell'Autonomia Operaia; da quanto risulta dai primi resoconti le forze di polizia e carabinieri affluite in gran numero hanno caricato a freddo i manifestanti, facendo uso anche di armi da fuoco (un manifestante risulterebbe ferito ad una gamba da un colpo d'arma da fuoco) e tirando candelotti lacrimogeni ad altezza d'uomo (un altro ragazzo è stato ricoverato all'ospedale di Tarquinia a causa di un trauma provocato da un candelotto in pieno petto), ferendo numerosi partecipanti a questa manifestazione - : quali siano state le direttive, se vi siano state, impartite alle forze dell'ordine, per quali ragioni esse si siano accanite con tanta durezza contro questa manifestazione antinucleare; se non ritenga che si debba garantire a tutti il diritto di manifestare e se sia legittimo utilizzare l'immagine violenta e anche rilevanti errori politici dell'Autonomia Operaia per togliere a quest'area politica e sociale, nei fatti , questo diritto, consentendo una dura e spropositata repressione di ogni sua iniziativa politica.(4-18951 )"}}
Il 9 marzo
Sul finire degli anni ottanta, l'autonomia veneta, facente riferimento a [[Radio Sherwood]], intraprese occupazioni che diedero vita a diversi
== Autonomia nel XXI secolo ==
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Sono presenti anche riviste e blog vicine al pensiero operaista e post-operaista; fra queste Euronomade ed Effimera.
Inoltre, il patrimonio teorico dell'Autonomia Operaia è stato ispiratore della critica alla [[globalizzazione]], promossa dal [[movimento no-global]], con particolare riferimento alle teorie esposte da Toni Negri a partire dalla pubblicazione di ''Impero''.
== Note ==
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== Bibliografia ==
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== Voci correlate ==
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*[[Lotta Continua]]
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*[[Movimento del Settantasette]]
* [[Radio Alice]]▼
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▲* [[Leoncavallo (centro sociale)]]
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== Collegamenti esterni ==
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{{Anni di piombo}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|comunismo|politica|storia d'Italia}}
[[Categoria:Movimenti attivi durante gli anni di piombo]]
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