Matematica greco-ellenistica: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 43:
La società romana mostra in generale poco interesse verso la [[matematica]] e le speculazioni scientifiche. Si interessa solo della capacità di sviluppare calcoli utili ad attività come i rilevamenti [[Geodetica|geodetici]]. Susseguirino guerre di conquista anche in altre città importanti per la cultura ellenistica, come la conquista di [[Siracusa (città antica)|Siracusa]] del [[212 a.C.]] e nel [[146 a.C.]] la distruzione di Cartagine e Corinto.
La fase di guerra ebbe fine nel [[30 a.C.]] con la conquista di Alessandria, evento che realizzò la totale conquista romana del bacino del Mediterraneo<ref name=":5" />.
 
Gli eruditi romani, anche nel periodo imperiale, non furono veramente mai in grado di comprendere le teorie della scienza e della matematica ellenistica, che erano basate su metodi e sviluppo scientifico che i romani non raggiunsero mai, permanendo durante tutta la storia dell'impero sempre ad un livello pre-scientifico. La conseguenza della mancata comprensione della scienza dei popoli assoggettati fu l'interpretazione delle conquiste e dei risultati scientifici raggiunti dalla civiltà ellenistica solo a un livello superficiale, e a lungo andare una perdita di fiducia nella conquista scientifica e nella crescita della scienza; l'idea stessa di scienza divenne sempre più confusa e con il progredire dei primi secoli della nostra era si trovò sempre più assimilata ad altre pseudoscienze come l'astrologia.
 
Mentre per vari secoli potranno fiorire attività umanistiche ed artistiche, la cultura matematica sarà sempre più emarginata e si avranno pochissime figure dotate di qualche autonomia. Nel mondo romano va ricordato solo [[Vitruvio]], architetto e poligrafo, che scrisse un trattato in dieci libri intitolato "[[De architectura]]".