Castra: differenze tra le versioni
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l '''''castra''''' (al singolare anche '''castrum''', in italiano '''castro''') erano gli [[accampamento|accampamenti]] fortificati nei quali risiedevano, in forma stabile o provvisoria, le unità dell'[[
==Etimologia di ''castra''==
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[[File:Porta Praetoria Kastell Pfünz.jpg|thumb|La porta praetoria del forte di [[Pfünz]] in [[Germania]], lungo il [[limes germanico-retico]].]]
Le fortezze in questione erano costruite durante la [[dinastia dei giulio-claudi
Il muro di cinta esterno (che poteva raggiungere spessori compresi tra i 2 e i 3,5 metri<ref name="Le Bohec211"/>) era simile a quello già visto sopra del ''castra aestiva'', dove troviamo una ''[[fossato (architettura)|fossa]]'' (a volte anche due o tre<ref name="Le Bohec210"/>), un ''[[aggere|agger]]'' e un ''[[vallum]]'', dietro il quale si trovava un importante spazio libero: l{{'}}''[[Intervallo (architettura)|intervallum]]''<ref name="Le Bohec210"/> abolito però durante il [[basso Impero romano|basso Impero]].<ref name="Le Bohec211"/> Lungo le mura o la palizzata, vi erano poi le porte, accanto alle quali sorgevano due torri, la cui forma era quadrata o rettangolare nel [[II secolo]]; da [[Marco Aurelio]] in poi con forma arrotondata o [[pentagono|pentagonale]].<ref name="Le Bohec211"/> Le torri di avvistamento erano poi presenti lungo l'intero perimetro della fortezza (normalmente di 500x400 metri circa), distanziate le une dalle altre ad intervalli regolari (con misure variabili), mentre le prime torri ad angolo esterne al tracciato delle mura fecero la loro prima apparizione dopo le [[guerre marcomanniche]], non in tutti i settori del ''[[limes romano|limes]]''.<ref name="Le Bohec211"/> Solo nel [[II secolo]] cominciarono ad essere un metodo di costruzione generalizzato in tutto l'[[Impero romano|Impero]].<ref name="Le Bohec212">{{Cita|Le Bohec 1992|p. 212}}.</ref>
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