Il pap'occhio: differenze tra le versioni

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===Politica===
Varie le allusioni al mondo politico italiano dell'epoca. L'ultima cena avviene al ristorante "da Bettino" — il cui proprietario è molto somigliante a [[Bettino Craxi]] — sulle note de [[L'Internazionale (inno)|L'Internazionale]]. Sulla scrivania di Benigni c'è una copia de ''[[il manifesto]]'', noto quotidiano comunista, e la foto di [[Antonio Gramsci]] (raffigurato anche in un poster a casa di Benigni), vicino a quella di [[Bobby Solo]]. Nella [[Cappella Sistina]] Benigni fa una personale rivisitazione del ''[[Giudizio universale (Michelangelo)|Giudizio universale]]'', parlando di [[Karl Marx]]<ref name=":0" /> e dipingendo un [[pugno chiuso]] al [[Cristo]]; durante la confessione con Richelieu nella quale "tradisce" Arbore, Benigni cita Craxi e i [[Partito Radicale (Italia)|radicali]]. Mentre il papa è in giardino a prendere lezioni di italiano, viene chiamato per un'udienza con [[Giulio Andreotti]]. Alla fine del film, la trasmissione realizzata da Arbore comincia al suono de ''[[Inno dei lavoratori|Il Canto dei Lavoratorilavoratori]]'' in adattamento cattolico e lo stesso Arbore lancerà lo slogan ''"Fedeli di tutto il mondo, unitevi!"'' con chiaro riferimento al [[Manifesto del Partito Comunista]] del citato Marx e [[Friedrich Engels]]. Tra il pubblico, un personaggio con occhiali e pipa interpreta l'allora [[presidente della repubblica]] [[Sandro Pertini]], già citato da Benigni nella telefonata con Arbore.
 
===Passione di Cristo===