Bicicletta: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
direi che qui non c'entra molto Etichetta: Annulla |
|||
Riga 182:
{{vedi anche|Bicicletta a pedalata assistita}}
[[File:A_mountain_bike_styled_e-bike,_Cyclotricity_Stealth.jpg|thumb|upright=1.2|[[Bicicletta a pedalata assistita]]]]
▲Nel 1989 la Yamaha ha depositato il brevetto della Pedal Assist System, che è la base delle moderne e-bike. Questo tipo di bicicletta è dotata di una [[batteria ricaricabile]], posta in un'apposita custodia che ne consente l'utilizzo e l'estrazione per la ricarica dalla rete elettrica domestica. La normativa prevede che il motore venga attivato dalla pedalata e si spenga allorché la pedalata viene sospesa, si attivi il freno o si raggiunga la velocità massima di 25 km/h. Il motore elettrico ausiliario non deve avere una potenza superiore a 0,25 kW. Queste biciclette sono esenti da omologazione (direttiva europea 2002/24/CE, art. 1, punto h<ref>{{cita web|url=http://www.ambike.it/direttiva-europea-2002-24-ce.html|titolo=Direttiva Europea 2002/24/CE}}</ref>) e, contrariamente ai ciclomotori, non richiedono il pagamento di una tassa di circolazione, né assicurazione, né uso obbligatorio del casco. Il motore può essere direttamente accoppiato a una [[ruota]] (spesso quella anteriore) mediante ruote in gomma che fanno attrito sul [[cerchione]], oppure collegato alla [[catena (meccanica)|catena]], oppure essere integrato nel mozzo della ruota stessa. Questi ausili possono essere usati più o meno occasionalmente per superare salite o per incrementare la velocità.
La bicicletta fotovoltaica è un sottotipo particolare che utilizza l'[[energia solare]] per ricaricare la batteria del motore elettrico, migliorando l'autonomia di viaggi. Il problema principale è il basso rendimento, generalmente dimezzato a causa dell'esposizione raramente perpendicolare ai raggi solari. Il pannello inoltre deve essere disposto in modo da non creare problemi aerodinamici che metterebbero in pericolo la sicurezza del ciclista. Simile a questa è la bicicletta a idrogeno<ref>{{Cita news|autore=Giovanni Caprara|url=http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_novembre_04/bici-idrogeno-caprara_8f4f05da-c960-11de-a52f-00144f02aabc.shtml|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|titolo=Ecco la bici superpulita a idrogeno|data=4 novembre 2009|accesso=13 febbraio 2015|urlarchivio=https://archive.today/20120724175610/http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_novembre_04/bici-idrogeno-caprara_8f4f05da-c960-11de-a52f-00144f02aabc.shtml|dataarchivio=24 luglio 2012|urlmorto=no}}</ref>: la pedalata viene assistita mediante un motore elettrico, caricato da una cella a combustibile che si aziona grazie alla combinazione di idrogeno, in forma «solida» di idruri metallici, con l'aria. Un apposito sensore regola la potenza da erogare ai pedali in base alla necessità rilevata. Il primo prototipo funzionante al mondo è stato realizzato dall'istituto per le tecnologie avanzate del CNR di Messina.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/scienze/09_novembre_04/bici-idrogeno-caprara_8f4f05da-c960-11de-a52f-00144f02aabc.shtml|titolo=Ecco la bici superpulita a idrogeno}}</ref>
|