Medea (Cherubini): differenze tra le versioni

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'''''Medea''''' (''Médée'') è un'[[opera]] in tre atti di [[Luigi Cherubini]], su libretto di [[François-Benoit Hoffmann|François-Benoît Hoffmann]], ispirato alla [[Medea (Euripide)|tragedia classica omonima]] di [[Euripide]] e/o alla [[Medea (Corneille)|versione seicentesca]] di [[Pierre Corneille|Corneille]], o anche alla [[Medea (Seneca)|tragedia]] di [[Seneca]] dallo stesso titolo. Ragione per cui potremmo porre l'opera sul filo continuo di una tradizione, forse annosa, di ricchi riferimenti al mito, che parte da Euripide e arriva fino al Novecento.<ref name="fonti lett" /> L'opera fu composta nella forma dell<nowiki>'</nowiki>''[[opéra-comique]]'', ed aveva quindi i dialoghi recitati. Andata in scena a Parigi nel 1797, ma presto dimenticata in Francia, l'opera riscosse un notevole successo nel corso dell'Ottocento soprattutto in Germania, fu tradotta sia in tedesco che in italiano, ed i [[Recitativo|recitativi]] furono musicati da [[Franz Lachner]] e da [[Luigi Arditi]]. L'opera è tornata a riscuotere successo sui palcoscenici di tutto il mondo a partire dalla seconda metà del XX secolo, nella versione [[Teatro alla Scala|scaligera]] del 1909 (traduzione italiana di [[Carlo Zangarini]] e recitativi di Lachner), grazie soprattutto all'interpretazione di [[Maria Callas]] del 1953.
 
== Vicenda storica ==
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La prima rappresentazione in [[Italia]] avvenne il 30 dicembre del [[1909]], al [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]] nella traduzione di [[Carlo Zangarini]]. Durante l'edizione scaligera del 1909 vestiva i panni di Medea una giovane e carismatica [[Ester Mazzoleni]] con [[Nazzareno De Angelis]].
Ci resta una bellissima foto d'epoca in cui la Mazzoleni è ritratta mentre si appoggia a un elemento scenico e osserva con sguardo cupo e folle -gli occhi sono fissi sull'osservatore- il vuoto, elemento questo rivelatore della lettura che di Medea Cherubini diede nella sua opera (collezione Aiello).
Tuttavia, l'opera in suolo italiano non ebbe lo stesso successo che aveva riportato il 13 marzo del 1797 a Parigi (dove era stata definita come "large, espressive, majesteuse et terrible").
 
In Italia il successo dell'opera, così come la sua fortuna, si deve a [[Maria Callas]], paradigmatica interprete del ruolo.