Arrigo Sacchi: differenze tra le versioni

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[[File:Italia vs Ucraina - 1995 - Bari - Arrigo Sacchi.jpg|thumb|left|Sacchi (a sinistra) sulla panchina della nazionale italiana nel 1995]]
 
Nell'ottobre del 1991 Sacchi viene assunto alla guida della [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]],<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,25/articleid,0883_01_1991_0252_0025_12300331/|titolo=Matarrese fa la rivoluzione per Sacchi|autore=Bruno Perucca|pubblicazione=La Stampa|data=19 ottobre 1991|p=25}}</ref> subentrando all'esonerato [[Azeglio Vicini]], che aveva mancato anticipatamente la qualificazione al {{EC|1992}}: Sacchi può quindi utilizzare le ultime partite di qualificazione per il campionato europeo come test. L'allenatore romagnolo guida la nazionale per la prima volta il 13 novembre 1991, debuttando con un pareggio per 1-1 contro la {{NazNB|CA|NOR}} a [[Genova]] e poi ottenendo una vittoria per 2-0 contro {{NazNB|CA|CYP}} a [[Foggia]]. La sua gestione del gruppo azzurro, nonostante buoni risultati, crea molte polemiche a causa delle diverse esclusioni eccellenti decise nel tempo – tra cui [[Roberto Mancini]], [[Walter Zenga]], [[Gianluca Vialli]], [[Giuseppe Bergomi]], [[Giuseppe Giannini (calciatore)|Giuseppe Giannini]], [[Luigi De Agostini]] e [[Salvatore Schillaci]] – e divide l'opinione pubblica tra i sostenitori della politica ''sacchiana'' e i detrattori, con questi ultimi che lo accusano di essere prettamente un accentratore.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1992/settembre/05/Sacchi_deciso_fuori_Zenga_co_0_92090511396.shtml|titolo=Sacchi ha deciso: fuori Zenga|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Fabio Monti|data=5 settembre 1992|accesso=17 gennaio 2015|urlmorto=sì|dataarchivio=21 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151121044546/http://archiviostorico.corriere.it/1992/settembre/05/Sacchi_deciso_fuori_Zenga_co_0_92090511396.shtml}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/settembre/09/Vialli_prima_ancora_arrivare_co_0_95090911174.shtml|titolo=Vialli se ne va prima ancora di arrivare|pubblicazione=Corriere della Sera|data=9 settembre 1995|p=37|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150117153204/http://archiviostorico.corriere.it/1995/settembre/09/Vialli_prima_ancora_arrivare_co_0_95090911174.shtml|dataarchivio=17 gennaio 2015|urlmorto=sì}}</ref>
 
La prima competizione a cui Sacchi prende parte con la nazionale azzurra è la [[U.S. Cup 1992]], torneo [[amichevole]] che dovrebbe servire alla [[federazione calcistica degli Stati Uniti|federcalcio statunitense]] come prova per il mondiale di {{WC2|1994}}. L'Italia pareggia a reti inviolate con il {{NazNB|CA|PRT}}, vince per 2-0 contro l'{{NazNB|CA|IRL}} e pareggia per 1-1 con i padroni di casa degli {{NazNB|CA|USA}}, consentendo a questi ultimi di vincere il trofeo.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1992/giugno/08/Sacchi_stavolta_gioca_difesa_co_0_92060819792.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150117153201/http://archiviostorico.corriere.it/1992/giugno/08/Sacchi_stavolta_gioca_difesa_co_0_92060819792.shtml|titolo=Sacchi stavolta gioca in difesa|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Franco Melli|data=8 giugno 1992|accesso=17 gennaio 2015|urlmorto=sì|dataarchivio=17 gennaio 2015}}</ref> Nell'ottobre del 1992 le qualificazioni al {{WC|1994}} iniziano con il 2-2 contro la {{NazNB|CA|CHE}} e proseguono con lo 0-0 contro la {{NazNB|CA|SCO}}, il 2-1 contro {{NazNB|CA|MLT}}, il 3-1 al Portogallo, con una goleada a [[Palermo]] contro Malta (6-1), il 2-0 all'{{NazNB|CA|EST}} e poi con la sconfitta contro la Svizzera per 0-1. Il 3-0 all'Estonia, seguito dalle vittorie per 3-1 sulla Scozia e per 1-0 sul Portogallo, garantiscono, nel novembre 1993, il ''pass'' per il mondiale statunitense. Nello stesso mese l'Italia raggiunge per la prima volta il primo posto nella [[classifica mondiale della FIFA]], istituita nell'agosto dello stesso anno.
 
Nel luglio 1994 l'Italia riesce a qualificarsi per la [[Finale del campionato mondiale di calcio 1994|finale del campionato mondiale]], dopo aver superato a fatica la fase a gironi, venendo ripescata fra le migliori terze, e dopo aver eliminato la {{NazNB|CA|NGA}} agli ottavi di finale, dopo i [[tempi supplementari]] e al termine di una partita molto tesa, giocata sotto un sole cocente e caratterizzata dalla rinascita calcistica di un [[Roberto Baggio]] fino a quel momento in difficoltà<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/luglio/06/all_ultimo_respiro_Baggio_trovo_co_0_9407062653.shtml|titolo=All'ultimo respiro Baggio trovò se stesso|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Luca Valdiserri, Gianfranco Teotino|p=2|data=6 luglio 1994|accesso=17 gennaio 2015}}</ref>, la {{NazNB|CA|ESP}} ai quarti, con un altro gol di Baggio allo scadere<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/luglio/10/resurrezione_dell_Arrigo_co_0_9407103435.shtml|titolo=La resurrezione dell'Arrigo|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Gianfranco Teotino|pp=1–3|data=10 luglio 1994|accesso=17 gennaio 2015}}</ref>, e la {{NazNB|CA|BGR}} in semifinale, con un'altra doppietta del numero dieci degli azzurri; tutte e tre le gare furono vinte per 2-1.<ref>{{cita news|autore=Giancarlo Padovan, Luca Valdiserri|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/luglio/14/Baggio_porta_paradiso_co_8_9407142134.shtml|titolo=Baggio ci porta in paradiso|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=14|mese=luglio|anno= 1994|p=3|accesso=17 gennaio 2015}}</ref> La finale contro il {{NazNB|CA|BRA}}, una partita bloccata tatticamente e avara di emozioni, si conclude sullo 0-0 dopo 120 minuti di gioco: ai [[tiri di rigore]] gli errori di BaggioBaresi, Massaro e BaresiRoberto Baggio consegnano la vittoria ai sudamericani.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/ottobre/31/Baggio_McEnroe_Schumi_Come_sbaglia_co_9_061031079.shtml|titolo=Da Baggio a McEnroe e Schumi: come si sbaglia un punto decisivo|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Tommaso Pellizzari|p=53|data=31 ottobre 2006|accesso=17 gennaio 2015}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/luglio/18/Baggio_sbaglia_tiro_della_sua_co_0_9407181835.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141215114950/http://archiviostorico.corriere.it/1994/luglio/18/Baggio_sbaglia_tiro_della_sua_co_0_9407181835.shtml|titolo=All'ultimo respiro Baggio trovò se stesso|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Luca Valdiserri, Gianfranco Teotino|p=2|data=6 luglio 1994|accesso=17 gennaio 2015|urlmorto=sì|dataarchivio=15 dicembre 2014}}</ref>
 
Nei mesi seguenti Sacchi comincia a formare un nuovo gruppo di giocatori. Dopo due anni di discreto livello, gli azzurri si qualificano per il {{EC|1996}} dove, con una vittoria, una sconfitta e un pari, vengono estromessi al primo turno, finendo terzi nel girone con Germania, {{NazNB|CA|CZE}} – che alla fine saranno [[Finale del campionato europeo di calcio 1996|le due finaliste]] del torneo – e {{NazNB|CA|RUS}}.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/giugno/20/Bye_bye_Italia_torna_casa_co_8_960620529.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150117153156/http://archiviostorico.corriere.it/1996/giugno/20/Bye_bye_Italia_torna_casa_co_8_960620529.shtml|titolo=Bye bye Italia: si torna a casa|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Giancarlo Padovan|p=3|data=20 giugno 1996|accesso=17 gennaio 2015|urlmorto=sì|dataarchivio=17 gennaio 2015}}</ref> Dopo questa manifestazione Sacchi, fortemente criticato per la precoce eliminazione<ref>{{cita news|autore=Marco Tarozzi|titolo=La storia degli Europei - 1996 Germania|pubblicazione=Calcio 2000|numero=29|data=aprile 2000|p=61}}</ref>, rimane CT ancora per qualche mese: il 6 novembre 1996 la sconfitta per 2-1 subìta in amichevole a [[Sarajevo]] contro la {{NazNB|CA|BIH}} pone simbolicamente fine all'esperienza azzurra del fusignanese, che si dimetterà dall'incarico poche settimane più tardi e verrà sostituito da [[Cesare Maldini]].
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[[File:Champions League 1996-97 - Milan vs Rosenborg - Carmignani, Sacchi, Ramaccioni.jpg|thumb|Sacchi nel dicembre 1996, al suo ritorno sulla panchina milanista, tra il suo vice [[Pietro Carmignani]] (a sinistra) e il ''team manager'' rossonero [[Silvano Ramaccioni]] (a destra).]]
 
Liberatosi dalla nazionale, il 2 dicembre 1996 Sacchi torna dopo un lustro al [[Associazione Calcio Milan|Milan]], subentrando al posto dell'esonerato [[Óscar Tabárez]].<ref>{{cita news|autore=Marco Ansaldo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,31/articleid,0670_01_1996_0332_0037_9108545/|titolo=Sacchi: «Sono ritornato dove mi ha portato il cuore»|pubblicazione=La Stampa|data=3 dicembre 1996|p=31}}</ref> Approdato alla guida di una squadra alla fine di un ciclo, l'allenatore non riuscirà a replicare i successi del passato. La sua seconda esperienza milanista si apre, dopo pochi giorni, con una clamorosa eliminazione dalla [[UEFA Champions League 1996-1997|UEFA Champions League]] per mano dell'assaidel meno quotato {{Calcio Rosenborg|N}}<ref>{{cita news|autore=Giancarlo Padovan|autore2=Giancarla Ghisi|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/dicembre/05/Effetto_Sacchi_Milan_fuori_dall_co_8_9612052574.shtml|titolo=Effetto Sacchi, Milan fuori dall'Europa|pubblicazione=Corriere della Sera|data=5 dicembre 1996|p=40|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131203015808/http://archiviostorico.corriere.it/1996/dicembre/05/Effetto_Sacchi_Milan_fuori_dall_co_8_9612052574.shtml}}</ref> e nel prosieguo dell'annata il tecnico non riesce a invertire la rotta, incappando tra l'altro in pesanti sconfitte come il 6-1 casalingo nella ''[[Rivalità calcistica Juventus-Milan|classica]]'' contro la {{Calcio Juventus|N}}<ref>{{cita news|autore=Gianni Mura|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/04/07/disastro-sacchi-una-sconfitta-storica.html|titolo=Disastro Sacchi & C., una sconfitta storica|pubblicazione=la Repubblica|data=7 aprile 1997}}</ref> e il 3-1 nel [[Derby di Milano|derby]] contro l'{{Calcio Inter|N}}. L'annata si chiude con un deludente undicesimo posto in [[Serie A 1996-1997|campionato]], che comporta l'esclusione dei rossoneri dalle [[Competizioni UEFA per club|coppe europee]]: sarà ''a posteriori'' il peggiore piazzamento del club nella cosiddetta ''era [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]]'' (1986-2017) oltreché tra i peggiori in assoluto dal [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]]. Al termine della stagione le strade di Sacchi e del Milan si separano definitivamente.
 
Dopo un [[Anno sabbatico (lavoro)|anno sabbatico]], il 16 giugno 1998 viene presentato come nuovo allenatore dell'{{Calcio Atletico Madrid|N}}, squadra della [[Primera División (Spagna)|massima serie spagnola]];<ref>{{cita web |url=http://www.repubblica.it/online/sport/sacchi/sacchi/sacchi.html |titolo=È ufficiale, Arrigo Sacchi allenerà l'Atletico Madrid|data=4 maggio 1998}}</ref><ref>{{cita web|url=https://elpais.com/m/diario/1998/06/17/deportes/898034428_850215.html|titolo=Sacchi no se pronuncia sobre el futuro de Kiko y Caminero|data=17 giugno 1998}}</ref> dopo sette mesi, il 14 febbraio 1999, viene esonerato senza avere conseguito nel frattempo risultati di rilievo.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/02/15/sacchi-esonero-da-17-miliardi.html?ref=search|titolo=Sacchi, esonero da 17 miliardi|pubblicazione=la Repubblica|data=15 febbraio 1999}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/02/16/jesus-gil-il-terribile-21-tecnici-in.html?ref=search|titolo=Jesus Gil il terribile 21 tecnici in 12 anni|pubblicazione=la Repubblica|data=16 febbraio 1999}}</ref>