Marc Bloch: differenze tra le versioni

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mai visto un vecchio sedicenne
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Anche dopo aver perso l'accesso alla propria biblioteca personale continuò a scrivere per la rivista ''Annales'' (all'epoca ribattezzata ''Mélanges'' per sfuggire alla censura sulle pubblicazioni accademiche), firmandosi "M. Fougères". In quel periodo difficile, senza poter consultare documenti, scrisse la sopracitata ''Apologia della storia'', pubblicata postuma nel 1949 per iniziativa di Lucien Febvre.<ref name=mich/>
 
Quando i tedeschi [[Operazione Anton|invasero la zona libera]], sino ad allora controllata dal [[Governo di Vichy]], Bloch dovette tornare con la famiglia a Fougères; alla fine del 1942 o all'inizio del 1943 entrò nella [[Resistenza francese|Resistenza]]; scelse il nome fittizio di ''Narbonne''.<ref name=mich/><ref name=bloch1/> Si trasferì quindi a [[Lione]], dove, sotto lo pseudonimo di ''Blanchard'', contribuì in prima persona all'attività del movimento resistenziale ''[[Franc-Tireur]]'' di [[Georges Altman]]. Fu arrestato l'8 marzo 1944 dalla [[Gestapo]] e torturato per ben tre mesi. La notte del 16 giugno 1944, Bloch e altri 26 furono caricati su un camion. Secondo lo storico [[Eugen Weber]], seduto accanto a Bloch c'era un compagno sedicenne che piangeva, il quale fu rassicurato da Bloch dicendo: "Ci spareranno, non aver paura, non farà male. Accadrà in fretta".<ref>{{Cita web |titolo=Historiography: About Marc Bloch on JSTOR|titolotradotto=Storiografia: M. Bloch su Jstor|autore=Eugen Weber|wkautore=Eugen Weber|sito=jstor.org|url=https://www.jstor.org/stable/41210793 |accesso=26 aprile 2024|lingua=en}}</ref><ref>Una versione, leggermente diversa è quella riportata da George Altman: « Car on sait comme il est mort ; un gosse de seize ans tremblait près de lui : « Ça va faire mal. » Marc Bloch lui prit affectueusement le bras et dit seulement : « Mais non, petit, cela ne fait pas mal » (Sappiamo infatti come morì; accanto a lui tremava un ragazzino di sedici anni: "Farà male". Marc Bloch lo prese affettuosamente per il braccio e disse soltanto: "Ma no, piccolino, non fa male"). La citazione si trova nella prefazione di George Altman all'edizione originale di: {{Cita librocita|titolo=L'étrangeM. défaite|titolotradotto=LaBloch, strana disfatta|autore=Marc Bloch|editore=Gallimard|città=Parigi|anno=1990|lingua=fr1946}}.</ref> Fu fucilato, a gruppi di quattro alla volta, con gli altri 26 a [[Saint-Didier-de-Formans]].<ref>{{cita|M. Bloch, 1969|p. xxxvii.}}</ref> È sepolto presso il cimitero di [[Le Bourg-d'Hem]]. Sulla sua tomba vi sono incise le parole in latino: "Dilexit veritatem", ovvero "Ha amato la verità".
 
== Apporto alla storia del Medioevo ==
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** {{Cita libro|volume=vol. 2: ''Les Classes et le gouvernement des hommes''|città=Parigi|editore=Albin Michel|anno=1940}}
*** {{Cita libro|titolo=La società feudale|traduttore=Bianca Maria Cremonesi|collana=Biblioteca di Cultura Storica n.36|città=Torino|editore=Einaudi|anno=1949}}
* {{Cita libro|titolo=L'Etrange défaite|città=Parigi|editore=Société des Editionséditions "Le Franc-tireur"|anno=1946|lingua=fr|cid=M. Bloch, 1946}}
**{{Cita libro|titolo=La strana disfatta. Testimonianza scritta nel 1940, seguita da scritti della clandestinità. 1942-1944|città=Napoli|editore=Guida|anno=1970-2008}} - Res Gestae, 2014, ISBN 978-88-669-7081-1.
** {{Cita libro|titolo=La strana disfatta. Testimonianza del 1940|traduttore=R. Comaschi|altri=a cura di S. Lanaro|edizione=Collana Biblioteca studio|editore=Einaudi|città=Torino|anno=1997|isbn=978-88-06-13785-4}}