Utente:Matilde Cioni/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ampliamento influenza culturale
ampliamento influenza culturale
Riga 21:
 
== Storia editoriale ==
La stesura della prima redazione è coeva al periodo di ambientazione del romanzo e, dunque, risale a molti anni prima della pubblicazione<ref> OPERE SCELTE</ref>, tra gli anni [[1955]] e [[1956]]. Alcune notizie della stesura del testo si hanno poco dopo la scrittura di [[Le libere donne di Magliano]]<ref> Tobino medico di manicomio attraverso il diario, Primo De Vecchis</ref>, pubblicato nel [[1953]], ma nessun estratto di questo diario romanzato emerge in pubblicazioni successive<ref>Giuseppe Emiliano Bonura, Paola Italia e Giacomo Contiero, Mario Tobino: bibliografia testuale e critica (1931-2009), collana Notiziario bibliografico toscano, Bibliografia e informazione, 2010, ISBN 978-88-902523-3-4.</ref>.
 
Il proposito originario di scrittura era probabilmente quello di proseguire la narrazione del diario dall'[[Ospedale psichiatrico di Maggiano|ospedale di Maggiano]] contenuta in [[Le libere donne di Magliano]], che aveva da subito riscontrato una buona accoglienza da parte del pubblico.
Riga 72:
I cambiamenti maggiori apportati all'ospedale riguardano l'assetto degli spazi del manicomio. L'interesse principale per Tobino è quello verso la quotidianità dei malati, del decoro e dell'apertura nei confronti della comunità circostante, della campagna lucchese.
 
Il volume segna dunque una tappa importante per comprendere la maturazione del pensiero psichiatrico di Tobino, sistematizzato anche attraverso la pagina letteraria.
La psichiatria di Tobino e l'operazione da lui compiuta soprattutto nei volumi ''Le libere donne di Magliano'' e ''Il manicomio di Pechino'' deve essere ascritta alla branca [[Psichiatria fenomenologica|fenomenologica]]. Pur non essendosi mai dichiarato afferente a nessuna scuola medica, infatti, nell'approccio alla malattia e soprattutto al malato, dichiarato nella sua tesi di specializzazione, nel diario, nei romanzi, [[Eugenio Borgna]] ha per primo dichiarato Mario Tobino uno psichiatra "fenomenologo"<ref> Opere scelte, Borgna</ref>.
 
La psichiatria di Tobino e l'operazione da lui compiuta soprattutto nei volumi ''Le libere donne di Magliano'' e ''Il manicomio di Pechino'' deve essere ascritta alla branca [[Psichiatria fenomenologica|fenomenologica]]. Pur non essendosi mai dichiarato afferente a nessuna scuola medica, infatti, nell'approccio alla malattia e soprattutto al malato, dichiarato nella sua tesi di specializzazione, nel diario, nei romanzi, [[Eugenio Borgna]] ha per primo dichiarato Mario Tobino uno psichiatra "fenomenologo"<ref> Opere scelte, Borgna</ref>.:
{{Citazione|Fra le due psichiatrie possibili, quella biologica e quella
ermeneutica, è stata quest’ultima a sigillare il suo modo di
vivere la follia: nella sua umanità e nella sua fragilità, nella sua originalità e nella sua creatività. Nella storia della psichiatria italiana, divorata costantemente dall’assimilazione alla neurologia, solo i lavori di Ferdinando Barison,
di Danilo Cargnello e di G.E. Morselli si possono accompagnare a quelli di Tobino nell’intravedere e nel descrivere
i mondi della follia nella loro connotazione umana e fenomenologica.<ref>Brogna in Opere scelte</ref>
}}
 
Pochi anni prima dell'uscita del volume, Mario Tobino e il suo libro ''Gli ultimi giorni di Magliano'', erano stati al centro del dibattito sulla [[Legge Basaglia]], del [[1978]], che avrebbe visto la progressiva chiusura di tutti gli ospedali psichiatrici.
La polemica e il dibattito tra [[Franco Basaglia]] e Mario Tobino si esplicita in numerosi articoli apparsi sui quotidiani nazionali da metà degli anni '6070. AncheEgli, dopo la promulgazione della leggeinfatti:
{{Citazione|ha paura che i malati, in teoria beneficiari della nuova legge libertaria, finiscano in realtà per essere abbandonati a se stessi o ritornino in seno alle famiglie, spesso impreparate ad affrontare l'imprevedibilità del disagio psichico<ref>De Vecchis p. LXXI</ref>.}}
 
Anche dopo la promulgazione della legge e la morte di Basaglia, Tobino continua a denunciare le sorti dei pazienti, e le problematiche sorte all'indomani delle prime applicazioni nelle comunità locali<ref> Primo De Vecchis, Gli ultimi giorni di Magliano </ref>.
 
== Edizioni ==