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==L'edificio==
La biblioteca fu realizzata dall'architetto Giovanni Battista Marchetti con l'aiuto del figlio Antonio ed è costituita da un ampio salone rettangolare, preceduto da due salette per la consultazione dei libri e seguito da altrettante.
Al salone e alle salette si accede salendo uno scalone marmoreo, che conduce all'atrio affrescato nel XVIII secolo da [[Pietro Scotti]] e [[Enrico Albrizzi
La Biblioteca Queriniana oggi si presenta come un edificio dall’aspetto nobile, ma modesto e austero. La parte della facciata esterna, quella che dà sulla strada e corrispondente al salone storico (secondo piano, parte centrale), è arricchita da finestroni, dei quali i laterali ciechi, racchiusi da coppie di lesene con capitelli di ispirazione ionica e aperture a lunetta nell’attico. Sulle cornici delle finestre sono incise le iniziali A.M.C.Q, ovvero Angelo Maria Cardinale Querini.▼
La facciata interna, che dà sul giardino vescovile, è nettamente più sontuosa e “compiuta”. L’edificio è diviso in due ordini ed è sormontato da una terrazza rettangolare ornata da statue realizzate da Antonio Ferretti, Giovanni Battista Robustelli e Alessandro Calegari. Le opere raffigurano Apollo Citaredo e le allegorie delle scienze e delle arti (Arte del Disegno o Geometria; Astronomia; Teologia; Filosofia; Medicina; Giurisprudenza; Geografia). ▼
==Decorazione==
'''Atrio storico'''
L’affresco del salone rappresenta tre oculi, quello centrale circolare mentre i due laterali sono rettangolari, aperti su un cielo azzurro con nuvole bianche. Vi è poi la presenza di mensoloni, volute e cornicioni finemente arricchiti da festoni di fiori e foglie. L’elemento naturalistico è inoltre riscontrabile anche nei due medaglioni, incorniciati da finti stucchi, raffiguranti due paesaggi monocromatici.▼
Le sfarzose decorazioni dell'atrio storico hanno come scopo quello di esaltare e raccontare la figura del cardinale Querini.
▲La Biblioteca Queriniana oggi si presenta come un edificio dall’aspetto nobile, ma modesto e austero. La parte della facciata esterna, quella che dà sulla strada e corrispondente al salone storico (secondo piano, parte centrale), è arricchita da finestroni, dei quali i laterali ciechi, racchiusi da coppie di lesene con capitelli di ispirazione ionica e aperture a lunetta nell’attico. Sulle cornici delle finestre sono incise le iniziali A.M.C.Q, ovvero Angelo Maria Cardinale Querini.
L’apparato pittorico è dovuto all’[[Albrizzi]]. Di notevole interesse è la figura di donna rappresentata come una statua tramite la tecnica del trompe l’oeil. Molto probabilmente si tratta della personificazione della sapienza del Querini, infatti con una mano sorregge il “De brixiana Literatura” (opera del Querini); con l’altra un cartiglio con un motto che riconosce Apollo come padre dei bresciani. Dietro alla figura sono raffigurati vari volumi scritti dallo stesso Cardinale.
▲La facciata interna, che dà sul giardino vescovile, è nettamente più sontuosa e “compiuta”. L’edificio è diviso in due ordini ed è sormontato da una terrazza rettangolare ornata da statue realizzate da Antonio Ferretti, Giovanni Battista Robustelli e Alessandro Calegari. Le opere raffigurano Apollo Citaredo e le allegorie delle scienze e delle arti (Arte del Disegno o Geometria; Astronomia; Teologia; Filosofia; Medicina; Giurisprudenza; Geografia).
Le pareti dell'atrio sono decorate con ventuno tondi monocromi (originariamente ventidue, uno rimosso per l'apertura della porta). Qui vi sono raffigurati i momenti salienti della vita del Cardinale e delle mappe raffiguranti i viaggi per lui più significativi.
Il soffitto, dipinto Pietro Gatti, il medaglione centrale, dipinto Pietro Gatti raffigurante Re Salomone che riceve La Sapienza, raffigurata come una donna tra le nubi con in mano un libro aperto. Altri due affreschi, uno rappresentante minerva (dea romana della sapienza), l’altro la Sapienza Cristiana.
Al cento della parete si può ammirare il busto in marmo del cardinale Querini realizzato dallo scultore [[Antonio Calegari (scultore)|Antonio Calegari]]. Quest'ultimo, in collaborazione con Antonio Ferretti, è l'autore anche delle statue delle muse poste all'esterno sulla sommità dell'edificio.
'''Salone storico'''
Gli interni comprendono un atrio e cinque ambienti, tutti adibiti a sale studio. Le prime due sale e il salone hanno soffitti a volta affrescati, le ultime due sale hanno invece soffitto piano con travi dipinte e un fregio nella parte alta delle pareti.▼
▲L’affresco del salone rappresenta tre oculi, quello centrale circolare mentre i due laterali sono rettangolari, aperti su un cielo azzurro con nuvole bianche. Vi è poi la presenza di mensoloni, volute e cornicioni finemente arricchiti da festoni di fiori e foglie. L’elemento naturalistico è inoltre riscontrabile anche nei due medaglioni, incorniciati da finti stucchi, raffiguranti due paesaggi monocromatici.
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==Patrimonio documentario==
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* {{cita testo|curatore=Antonio Fappani|voce=BIBLIOTECA Queriniana|enciclopedia=[[Enciclopedia bresciana]]|editore=[[La Voce del Popolo (settimanale di Brescia)|La Voce del Popolo]]|volume=1|città=Brescia|anno=1974|url=http://www.enciclopediabresciana.it/enciclopedia/index.php?title=BIBLIOTECA_Queriniana|cid=Fappani}}
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==Voci correlate==
* [[Palazzo Vescovile (Brescia)]]
* [[Angelo Maria Querini]]
== Altri progetti ==
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* {{cita web | 1 = http://catalogoqueriniana.comune.brescia.it/zetesis/zetesis.asp | 2 = OPAC Querinana | accesso = 27 ottobre 2007 | dataarchivio = 26 ottobre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20071026075754/http://catalogoqueriniana.comune.brescia.it/zetesis/zetesis.asp | urlmorto = sì }}
* {{Cita web|url=https://brixiana.medialibrary.it/home/index.aspx|titolo=Brixiana|data=2024-06-27}}
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