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== Storia ==
La prima dichiarazione di voler creare una biblioteca pubblica a Brescia fu espressa dal Querini in una lettera indirizzata a papa Benedetto XIV datata 17 giugno 1745. Nel 1750 la biblioteca venne donata all'amministrazione cittadina e venne aperta al pubblico, diventando così una delle prime biblioteche pubbliche della Lombardia. Nel 1797 venne dichiarata Biblioteca nazionale della [[Repubblica Cisalpina]]e, in pochi anni, grazie alle soppressioni napoleoniche degli ordini religiosi, la biblioteca si arricchì di vari fondi provenienti da conventi e monasteri.<ref>{{Cita libro|titolo=Biblioteca Queriniana, Brescia|accesso=2024-06-27|collana=Le grandi biblioteche d'Italia|data=2000|editore=Nardini|ISBN=978-88-404-1027-2}}</ref>
La notizia dell’apertura della Biblioteca Queriniana arrivò in tutt’Europa diventando così, in poco tempo, meta di letterati e cultori dell’arte durante i [[Grand Tour]]. Nella Biblioteca infatti erano presenti non solo i 15000 volumi lasciati dal Querini, ma anche avori antichi, dittici , stampe, quadri, medaglie e globi.<ref>{{Cita libro|titolo=Biblioteca Queriniana, Brescia|accesso=2024-06-27|collana=Le grandi biblioteche d'Italia|data=2000|editore=Nardini|ISBN=978-88-404-1027-2}}</ref>
Le stanze al piano terra erano sede delle più alte Accademie della città: l’Accademia di belle arti, di fisica sperimentale, di storia naturale e di Agricoltura.
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Nel [[XX secolo]] sono confluiti in questa biblioteca numerosi lasciti e librerie private, tra queste quelle dei [[Martinengo (famiglia)|Martinengo da Barco]], [[Lechi (famiglia)|Lechi]], [[Giuseppe Zanardelli|Zanardelli]], Di Rosa, Alessandro Sina e [[Paolo Guerrini]].
Il 13 luglio 1944 a seguito di un bombardamento, la struttura viene danneggiata e con essa anche parte del patrimonio documentario. Quattro sale furono completamente sgretolate e circa un terzo dei 40000 volumi andarono distrutti. I bibliotecari e l'allora direttore Ugo Baroncelli, si mobilitarono fin da subito scavando tra le macerie per recuperare il recuperabile.<ref>{{Cita libro|titolo=Brescia sotto le bombe: 1940-1945|accesso=2024-06-27|data=2018|editore=Compagnia della stampa Massetti Rodella editori|ISBN=978-88-8486-765-0}}</ref>
Attualmente la Queriniana fa parte della Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese (RBBC) ed è biblioteca centro-sistema del Sistema Bibliotecario Urbano di Brescia, costituito anche da due biblioteche specialistiche, otto biblioteche di quartiere, una biblioteca per adolescenti, una emeroteca, una mediateca e tre sale di lettura.<ref>{{Cita web|url=https://queriniana.comune.brescia.it/|titolo=Home|sito=Biblioteca Queriniana|lingua=it|accesso=2024-06-27}}</ref>
Alla biblioteca Queriniana spetta per legge il deposito del terzo esemplare di ogni pubblicazione stampata od edita nella [[provincia di Brescia]].
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La biblioteca possiede una sezione storica dedicata al [[Risorgimento]], una sezione artistica e una di studi locali.
Ad oggi il suo patrimonio consta di oltre 500.000 opere, accessibili via [[OPAC]].<ref>{{Cita web|url=https://opac.provincia.brescia.it/library/queriniana|titolo=QUERINIANA|sito=Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese|lingua=it|accesso=2024-06-27}}</ref>
Il 17 dicembre 2023 alla biblioteca Queriniana di Brescia è stato apposto lo Scudo Blu, [https://www.scudoperlacultura.it/monumento/biblioteca-queriniana/ simbolo internazionale di protezione dei beni culturali dai conflitti armati, come previsto dalla Convenzione dell'Aja del 1954].
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Al cento della parete si può ammirare il busto in marmo del cardinale Querini realizzato dallo scultore [[Antonio Calegari (scultore)|Antonio Calegari]]. Quest'ultimo, in collaborazione con Antonio Ferretti, è l'autore anche delle statue delle muse poste all'esterno sulla sommità dell'edificio.
Il soffitto è decorato con medaglione centrale, dipinto da Pietro Gatti, in cui Re Salomone abbandona i beni terreni per seguire La Sapienza, rappresentata come una donna tra le nubi con in mano un libro aperto. Ai lati vi sono poi altri due affreschi, uno rappresentante minerva (dea romana della sapienza), l’altro la Sapienza Cristiana.<ref>{{Cita libro|curatore=Ennio Ferraglio|curatore2=Daniele Montanari|titolo=Dalla libreria del vescovo alla biblioteca della città: 250 anni di tradizione della cultura a Brescia : atti del Convegno per il 250. anniversario della Biblioteca Queriniana, Brescia, 1 dicembre 2000|editore=Grafo|città=Brescia|ISBN=88-7385-526-1}}</ref>
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L’affresco del salone è composto da tre oculi aperti su un cielo azzurro con nuvole bianche, quello centrale circolare mentre i due laterali rettangolari.
Vi è la presenza di mensoloni, volute e cornicioni finemente arricchiti da festoni di fiori e foglie. L’elemento naturalistico è inoltre riscontrabile anche nei due medaglioni, incorniciati da finti stucchi, raffiguranti due paesaggi monocromatici. Le prime due sale e il salone hanno soffitti a volta affrescati, le ultime due sale hanno invece soffitto piano con travi dipinte e un fregio nella parte alta delle pareti.<ref>{{Cita libro|nome=Aldo|cognome=Pirola|titolo=Biblioteca queriniana, Brescia|accesso=2024-06-27|collana=Le grandi biblioteche d'Italia|data=2000|editore=Nardini|ISBN=978-88-404-1027-2}}</ref>
Di notevole pregio sono i due lampadari di vetro di murano.
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==Patrimonio documentario==
Il fondo antico è costituito da circa 9700 manoscritti e da circa135.000 documenti a stampa; da segnalare la ricca collezione di manoscritti miniati, di pergamene, di manoscritti musicali, di incunaboli e di cinquecentine.<ref>{{Cita libro|titolo=I fondi speciali delle biblioteche lombarde: censimento descrittivo|accesso=2024-06-27|collana=Fonti e strumenti|data=1998|editore=Ed. Bibliografica|ISBN=978-88-7075-505-3}}</ref>
'''Fondi'''
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==Emeroteca Queriniana==
Dal 1995 i periodici, prima conservati in biblioteca, sono stati spostati in [[Emeroteca Queriniana]], situata nel complesso del [[Broletto (Brescia)|Broletto]], di fronte alla biblioteca. Qui vi si trovano e sono consultabili quotidiane e riviste antiche e di attualità, italiane e straniere. Il patrimonio comprende circa 6.900 testate di periodici correnti.<ref>{{Cita web|url=https://opac.provincia.brescia.it/library/emeroteca-queriniana|titolo=EMEROTECA QUERINIANA|sito=Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese|lingua=it|accesso=2024-06-27}}</ref>
==Bibliografia==
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