Rigel: differenze tra le versioni
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The International Variable Star Index - beta Orionis|editore=[[AAVSO]]|accesso=28 ottobre 2014}}</ref>. Sia il periodo di variazione che l'ampiezza non sono infatti costanti. Secondo alcuni studiosi il semiperiodo medio di queste variazioni è 22 giorni<ref name=Hayes>{{cita pubblicazione | autore=D. P. Hayes | titolo=Rigel's circumstellar envelope structure | rivista=Astrophysical Journal | anno=1986 | volume=302 | pp=403-409 | url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1986ApJ...302..403H |accesso=10 maggio 2010 | doi=10.1086/163998}}</ref>. Tuttavia secondo altri studiosi, le variazioni di luminosità della stella non hanno alcuna regolarità<ref>{{cita pubblicazione | autore=N. Morrison | coautori=S. Rother | titolo=Long-term Spectroscopic Monitoring Of Rigel (Beta Ori, B8ia) | rivista=Bulletin of the American Astronomical Society | anno=2010 | volume=42 | p=344 | url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2010AAS...21542710M |accesso=17 maggio 2010 }}</ref>. In ogni caso la variabilità di Rigel resta piuttosto complessa; variazioni della [[velocità radiale]] della stella hanno individuato almeno 19 oscillazioni simultanee non radiali, con periodi che vanno da 1,2 a 74 giorni<ref name=Moravveji>{{cita pubblicazione|autore=Ehsan Moravveji ''et al.''|data= 2012 |titolo=Asteroseismology of the Nearby SN-II Progenitor: Rigel Part I. The MOST High Precision Photometry and Radial Velocity Monitoring|url=http://iopscience.iop.org/0004-637X/747/2/108/pdf/0004-637X_747_2_108.pdf|rivista=[[Astrophysical Journal]]|volume= 747 numero=2 |pagina=108 |doi=10.1088/0004-637X/747/2/108|accesso=27 ottobre 2014}}</ref>. L'intervallo di variabilità va da 0,03 a 0,3 magnitudini, cioè dal 3 al 30 percento. L'esatto meccanismo all'origine di queste variazioni non è ancora conosciuto e sono state fatte al proposito diverse ipotesi. Una prima è che la stella vada incontro a pulsazioni non radiali, che interessano larghe parti dell'[[atmosfera stellare]], in modo irregolare e non periodico. Queste pulsazioni sarebbero accompagnate da grandi perdite di massa, che renderebbero di forma irregolare l'involucro della stella<ref name=Hayes/>.
Sono state avanzate altre ipotesi. Poiché alcune osservazioni hanno rivelato la presenza non solo di gas che si allontana dalla stella, ma anche di gas che ricade su di essa, è stata proposta l'esistenza di fenomeni simili alle [[Protuberanza solare|protuberanze solari]] e ai [[Brillamento|flare]] a cui il Sole va soggetto. Tutto ciò suggerisce l'esistenza di una [[cromosfera]], per certi versi simile a quella del Sole<ref name=Israelian/>. Le protuberanze sarebbero più frequenti in corrispondenza dell'equatore stellare e sarebbero collegate con il [[magnetismo]] di Rigel<ref>{{cita libro|autore=Mike Yost|titolo=Remnants of Light|url=http://books.google.com.ec/books?id=7Dn5xIvED9MC&pg=PT12&lpg=PT12&dq=rigel+prominences++magnetic+field&source=bl&ots=a-_fvtX-E0&sig=WhdUvyH_btItorZCZZETM08ejG0&hl=it&sa=X&ei=B0tRVNO5C4qrgwSwjYGoAQ&redir_esc=y#v=onepage&q=rigel%20prominences%20%20magnetic%20field&f=false|editore=Whaley Digital Press|anno=2011|isbn=0-615-52853-8|urlmorto=sì}}</ref>. La sua superficie presenterebbe infatti delle [[Macchia stellare|macchie stellari]]. Nella zona interessate da esse si originerebbero vaste [[Brillamento|eruzioni]] di materiale confinato magneticamente che causerebbero loop molto estesi (decine di volte più grandi di quelli che interessano il Sole), che arriverebbero fino ad un'altezza pari a un quarto del raggio della stella. Le variazioni di luminosità di Rigel potrebbero essere associate a questi fenomeni, tuttavia, in un monitoraggio spettroscopico a lungo periodo pubblicato nel 2012, non è stato rilevato nessun [[campo magnetico]] attorno alla stella, come solitamente succede per le supergiganti di classe O e B. Le variazioni della luminosità di Rigel potrebbero dipendere da uno o più fenomeni associati tra loro, come presenza di macchie, perdite di massa, pulsazioni o dall'interazione tra diverse strutture esistenti in prossimità della fotosfera stellare<ref name=Schultz>{{cita conferenza|titolo=Searching for Weak or Complex Magnetic Fields in Polarized Spectra of Rigel|url=https://arxiv.org/pdf/1009.2516.pdf|autore=M. Shultz ''et al.''|data=13 settembre 2010|conferenza=Proceedings IAU Symposium|numero=272}}{{arxiv|1009.2516v1}}</ref>.
=== Stato evolutivo ===
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===Letteratura===
[[File:Kyle-cassidy-david-kyle.jpg|thumb|upright=1.2|[[David Kyle]], qui in una foto del 2009, descrisse un pianeta attorno a Rigel nel romanzo ''Lensman from Rigel'', scritto negli anni ottanta e sequel della [[Lensman|serie di romanzi]] di [[E. E. Smith]].]]
Nel ''[[Ciclo dell'Impero]]'' di [[Isaac Asimov]] viene descritto un mondo attorno a Rigel popolato da una civiltà pigra e decadente basata sulla robotica che cade presto vittima del signore della guerra Moray, mentre nel 1999, [[David Brin]] nell'ambito dell'universo fantascientifico di Asimov e del ''[[Ciclo della Fondazione]]'' in particolare, descrive un pianeta nei pressi di Rigel di nome "Pengia"<ref>{{cita web|titolo=la galactographie|url=http://monot.jc.pagesperso-orange.fr/themes/gaxnord.htm|lingua=fr|sito=monot.jc.pagesperso-orange.fr|accesso=3 novembre 2014}}</ref> in ''[[Ciclo della Fondazione#Fondazione.2C il trionfo|Fondazione, il trionfo]]'', sul quale si riunisce una commissione, in quello che sarà il capitolo finale della saga<ref>{{cita libro|url=http://books.google.com.ec/books?id=x2xkBAAAQBAJ&pg=PT89&dq=%22Pengia%22&hl=it&sa=X&ei=VgJXVIqrA4uYgwS9oIKoBw&redir_esc=y#v=onepage&q=%22Pengia%22&f=false|titolo=Foundation's Triumph|editore=Orion Press|autore=David Brin|lingua=en|anno=|urlmorto=sì}}</ref>.
In ''[[Lensman]]'', serie di romanzi di [[E. E. Smith]] scritti tra il 1948 e il 1960, viene descritto Rigel IV, in orbita attorno a Rigel, come popolato da una razza intelligente. Il pianeta attorno a Rigel viene maggiormente citato in un sequel della saga, scritto da [[David A. Kyle]] anni più tardi, in ''Lensman From Rigel'', dove viene descritto come un mondo incandescente a causa dell'alta [[radiazione ultravioletta]] emanata dalla calda stella blu, nonostante questa fosse 200 volte più lontana dal pianeta di quanto non lo sia il Sole dalla Terra<ref>{{cita libro|autore=David A. Kyle|titolo=Lensman From Rigel|editore=Red Jacket Press|url=http://books.google.com.ec/books?hl=it&id=q8RS522Yo7gC&dq=Lensman+rigel&q=%22Rigel%22#v=snippet&q=%22Rigel%22&f=false|pagina=19|anno=2004|lingua=en|isbn=0-9748895-6-3}}</ref>
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