Editto di Nantes: differenze tra le versioni
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{{leggi il testo|sezione=s|[[:fr:s:Édit de Nantes|Édit de Nantes]] (in [[lingua francese|lingua originale]])}}
[[File:HenriIV.jpg|thumb|Enrico IV di Francia]]
L'[[editto]]
* riconosceva la [[libertà di coscienza]], cioè la libertà di avere convinzioni interiori e di comportarsi di conseguenza, in tutto il territorio francese;
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{{Citazione|Diremo che si deve permettere la libertà di coscienza? Per nulla al mondo! Si tratta di consentire la libertà di adorare Dio a ciascuno a proprio modo. È un regime diabolico!|Teodoro di Beza|}} Nel 1586 [[Caterina de' Medici]] così si rivolgeva al visconte di Turenne (protestante):
{{Citazione|Il re vuole una sola religione nel suo Stato.|Caterina de' Medici|}} A cui il Turenne rispose:
{{Citazione|Noi anche, ma che sia la nostra!|Visconte di Turenne|}} tratto da Danilo Breschi ''Le guerre civili di religione''
L'editto pose fine alle cosiddette [[guerre di religione francesi]].
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I provvedimenti contenuti nell'editto non furono mai pienamente posti in atto e si assistette a un'abrogazione progressiva. La concessione ai protestanti di mantenere piazzeforti militari fu revocata da [[Luigi XIII di Francia|Luigi XIII]] con la promulgazione dell'[[Pace di Alais|editto di Alès]] (28 giugno 1629). <ref>[https://www.ales.fr/wp-content/uploads/2018/01/exposition-la-paix-d-alais-ou-edit-de-grace-de-1629.pdf La Paix d'Alais ou Édit de Grâce de 1629]</ref> L'editto, che seguì l'inizio dell'assedio di La Rochelle (iniziato nel 1628), vietò le assemblee politiche e soppresse le posizioni militari protestanti, ma mantenne la libertà di culto nel regno (sempre esclusa Parigi).
Nel 1660 [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]] iniziò una politica di conversione dei protestanti al cattolicesimo associata a forme di persecuzioni, fra le quali le ''[[
Con l'[[editto di Fontainebleau]] del 18 ottobre 1685, controfirmato dal cancelliere [[Michel Le Tellier]], Luigi XIV revocava definitivamente l'editto di Nantes e riprendevano le persecuzioni contro i protestanti. Ciò comportò una forte emigrazione di questi ultimi verso l'Inghilterra e le sue colonie della [[Virginia]] e della [[Carolina del Sud]], la [[Germania]], la [[Svizzera]] e i [[Paesi Bassi]], in particolare verso le sue colonie nordamericane degli attuali stati di [[New York]] e [[New Jersey]]. Si trattava prevalentemente di artigiani o di membri della borghesia (si parla di una cifra intorno ai 200.000), il che favorì l'economia dei paesi accoglienti a scapito di quella francese.<ref>Olivier Christin, '' Mais pourquoi Louis XIV a-t-il révoqué l’édit de Nantes ? '' Le Temps, 2 ottobre 2015</ref>
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